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MV Agusta F3: test

Siamo a Le Castellet, in Francia, sul circuito di Paul Ricard, per la prova della nuova MV Agusta F3. La media supersportiva di Schiranna colpisce subito per la ciclistica svelta e per la precisione di guida che sa offrire. Il motore è da lode

Mv agusta f3: test

Le Castellet (FRANCIA) - MV Agusta F3: la media sportiva varesina si distingue per il motore tre cilindri di 675 cc fortemente superquadro, con albero motore controrotante ed elettronica evoluta, che offre quattro mappature (tre di base e una modificabile a seconda dei gusti del pilota) e il controllo di trazione regolabile su otto livelli, utile per tenere a bada i 128 CV di cui è accreditato.

La ciclistica è realizzata sul classico schema MV: telaio a traliccio chiuso posteriormente con una piastra in lega leggera; è completato da una forcella Marzocchi e dal monobraccio in lega, cha agisce sul monoammortizzatore Sachs; entrambe le sospensioni sono completamente regolabili. Completa la dotazione un impianto frenante racing con pinze Brembo Monoblocco e coperture Pirelli Diablo.
In pista, ciò che colpisce prima di tutto è la ciclistica: la F3 è straordinariamente rapida in ingresso di curva e nelle reazioni, capace di bersi le chicane in un attimo e senza alcuno sforzo. Dove volgi lo sguardo lei corre, rapidissima ma anche bilanciata, con una sorprendente capacità di chiudere le traiettorie. Qualità utilissime in questa pista, veloce e molto tecnica, così articolata da costringere, nei primi giri, a continue correzioni, che la F3 esegue come un fulmine.

La ciclistica è così piacevole da mettere in secondo piano il motore, che dal canto suo, invece, merita altrettante lodi. Irregolare ai regimi più bassi, fino a 4.000 giri, spinge poi con grinta, diventando rabbioso e cattivo da 10.000 giri in poi, regalando 5.000 giri di pura adrenalina. Ottimo il cambio nella guida brillante, ma se si spinge al limitatore le cambiate richiedono maggiore concentrazione.
 

Il difetto vero però è che quest'anno ne realizzeranno solo 2.500 unità.

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