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Motociclismo Adventure Tour in Sardegna: giorno 1 (prima gallery)

Partiti da Milano, siamo ora sul traghetto Moby Wonder verso Olbia. Ecco il racconto della nostra prima giornata con le nove crossover. Le prime immagini, le foto delle protagoniste

Motociclismo adventure tour in sardegna: giorno 1 (prima gallery)

Foto della partenza dalla sede di Edisport Editoriale

 

Milano - Livorno - Olbia

 

Siamo sulla nave Moby, caricate le moto, abbiamo preso le nostre cabine e siamo qui, nel lounge bar a scrivere le prime impressioni di come se la sono cavata le nostre 9 moto nel viaggio in autostrada. Ognuno di noi le ha guidate tutte, perché ogni 30 km circa ci siamo fermati per scambiarcele. Giù da una moto, in sella a un'altra: solo così le differenze si avvertono chiaramente e i pregi e i difetti saltano subito all'occhio. Al distributore, Fabio si è segnato litri e km di ogni moto, per calcolare i consumi e già si è visto che, in autostrada, la più assetata è la Benelli Tre-K e la più parsimoniosa la BMW R 1200 GS.

 

Riassumento i commenti più frequenti dei 9 tester, tutti i diversa estrazione motociclistica ed esperienza, possiamo già dire che Kawasaki è piaciuta per la ciclistica a punto e il motore fluido e potente, sebbene vibri un po', Honda ha diviso i commenti, chi la adora per il suo V4 e la ciclistica sincera e chi non ha gradito la posizione di guida con gambe avanti e manubrio lontano, della BMW è piaciuta la coppia del boxer e il riparo aerodinamico, ma a livello di motore, in questa comparativa c'è chi le ha dato una bella lezione, come la Ducati Multistrada, che in mezzo a queste moto fa la parte del leone, con quel suo motore davvero esagerato. Con il cupolino maggiorato che monta il riparo è buono e la ciclistica è talmente a punto che non fa avvertire le (alte…) velocità alle quali la spinge il suo bicilindrico. Difetti avvertiti oggi? La posizione di guida è attiva e, se si vuole viaggiare comodi, ci sono moto più "poltrone", come la Yamaha Super Ténéré, che ripara dall'aria e ha una sella da re, ma ha un gioco del gas davvero eccessivo. La Benelli protegge poco dall'aria, ma il suo motore spinge forte e piace.

 

La grande novità del 2012 è la Triumph, che ci è sembrata un'astronave, ricca di mille diavolerie, tra cui il cruise control: chi ha capito come farlo funzionare lo ha trovato comodissimo. Il motore tre cilindri è fluido, vibra poco e spinge: davvero ottimo. La ciclistica, invece, forse a causa delle larghe valigie, si muove un po' sul veloce, ma niente di preoccupante. KTM è apparsa fin da subito la moto più umana: sali e ritrovi la moto, semplice e dotata di quello che serve, senza eccessi: è stretta tra le gambe e il motore esalta per la spinta (e il suono, con il suo Akrapovic…). Sul veloce non è però il massimo, perché le colleghe riparano quasi tutte di più dall'aria e anche lei accusa movimenti dovuti alla spinta dell'ariasulle valigie. La Stelvio, infine, è una delle più comode come posizione di guida e riparo, ma non ama correre sui curvoni troppo veloce. Domani saremo in Sardegna… iniziano le curve!

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