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11 July 2017

I familiari di Hayden chiedono i danni all’investitore

Dopo l’incidente in cui ha perso la vita Nicky Hayden, i familiari del pilota americano chiedono un risarcimento al ragazzo che guidava l’automobile nello scontro mortale. Nicky non avrebbe dato la precedenza, ma l’automobilista forse era sopra al limite di velocità. Si aspettano gli esiti della perizia della Procura di Rimini
1/30 Nicky Hayden in sella alla Ducati MotoGP in livrea "USA" in occasione del test del 2009

Ancora da stabilire le colpe dell’incidente

Dopo l’incidente che è costato la vita a Nicky Hayden, il ragazzo che guidava la vettura che ha investito il pilota americano è stato indagato, secondo prassi, per omicidio stradale. Inoltre, stando a quanto riporta il “Resto del Carlino”, pochi giorni fa l’avvocato della famiglia di Hayden, Moreno Maresi, avrebbe inviato al 30enne di Morciano (RN) una lettera attraverso la quale gli viene chiesto un risarcimento dei danni. Anche se le voci di una richiesta di questo tipo erano nell’aria già da un po’, la richiesta effettiva di risarcimento è piombata come un macigno addosso al giovane che, ancora molto scosso dall’accaduto, aveva ripreso a lavorare solo pochi giorni fa ed è attualmente seguito da uno psicologo, che lo aiuta a superare il trauma. Il giovane e i suoi legali, Pierluigi Autunno e Francesco Pisciotti, stanno decidendo sul da farsi.

Determinanti ora per stabilire le colpe dell’incidente che ha causato la morte di Nicky Hayden saranno gli esiti della perizia che la Procura di Rimini ha affidato a Orlando Omicini. Fondamentale sarà stabilire se il pilota americano, in sella alla sua bici da corsa, abbia o meno dato la precedenza all'incrocio tra via Ca' Raffaelli e via Tavoleto, nella frazione di Casette a Misano. Stando alle informazioni circolanti sembrerebbe che il pilota americano non abbia dato la precedenza all’incrocio e abbia tirato dritto immettendosi sulla strada principale. L’automobilista, che arrivava da sinistra, non sarebbe riuscito ad evitare l’impatto. Ad avvalorare questa ipotesi ci sarebbero i filmati di alcune telecamere della zona, che confermerebbero la dinamica. Gli stessi filmati però dimostrerebbero che il 30enne sopraggiungeva sul luogo dell’incidente ad una velocità vicina agli 80 km/h, là dove il limite è 50. Potrebbe quindi delinearsi una situazione di concorso di colpa.
Nicky Hayden
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