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Test interfono SENA SC10U + Schuberth C3 PRO

Test interfono SENA SC10U integrato nel casco Schuberth C3 Pro. La nostra prova valuta qualità audio, autonomia, pesi e potenza di ricezione. Ecco i risultati
1/7 Interfono moto SENA SC10U + Schuberth C3 PRO: test in laboratorio per valutare la qualità audio
Abbiamo messo a confronto i più conosciuti sistemi interfono integrati, ospitati in altrettanti rinomati caschi touring (LS2, Nolan, Schuberth, Shark). Il cuore della prova è la verifica della qualità audio, rilevata tramite test effettuato in galleria del vento, per testare la quale ci siamo rivolti ad un laboratorio specializzato in test di omologazione, la Newton di Mazzo di Rho (MI), dove vengono provati anche i caschi da Formula1. Abbiamo voluto però dare un punteggio anche ad autonomia, pesi, potenza di ricezione e qualità audio, (in fondo all'articolo vi spieghiamo nel dettagli i test effettuati, cliccate qui per le foto). Oggi vi parliamo del test del sistema di comunicazione SENA SC10U integrato nel casco Schuberth SC3 Pro.
Il sistema di comunicazione SENA SC10U è completamente integrato nel casco Schuberth C3 PRO

Com'è fatto

il sistema è completamente nascosto, tutto integrato nella linea del casco, ma i due tasti di comando restano all’interno della visiera
Il Bluetooth 4.1 assicura una connessione efficiente, soprattutto dal punto di vista del risparmio energetico verso i dispositivi associati (e le batterie durano più a lungo). Per il resto, troviamo la classica (e complicata) interfaccia SENA per gestire le tante funzioni, molto evolute. L’accensione e il collegamento rapido verso il secondo casco non è molto semplice. Ci può venire in aiuto il comando da manubrio opzionale, perché, per agire sui tasti fisici, occorre avere la visiera o la mentoniera aperta (o usare i comandi vocali, solo per alcune funzioni, come rispondere ad una chiamata). La app SENA consente di impostare e gestire facilmente tutte le funzioni, ma non funge da comando remoto vero e proprio. Non si possono sentire le indicazioni del navigatore da smartphone durante la conversazione interfono.

Il sistema è completamente nascosto: tutto integrato nella linea del casco, ma i due tasti di comando restano all’interno della visiera: bisogna aprirla tutte le volte, o usare il comando remoto in opzione (Lo consigliamo vivamente, anche se è una spesa in più). Il microfono è compattissimo, non dà mai fastidio quando si apre e si chiude il casco. Sotto l’imbottitura del collo si nasconde la centralina con batteria e antenna.
Sotto l’imbottitura del collo si nasconde la centralina con batteria e antenna
DATI DICHIARATI
  • Materiali: Fibra di vetro
  • Chiusura: Micrometrica
  • Taglie: Da XXS a 3XL
  • Funzioni: interfono fino a 4 utenti, comandi vocali, abbinamento con due dispositivi Bluetooth, condivisione musica, A2DPe AVRCP, Bluetooth 4.1, interfono universale, chiamata rapida, radio FM (anche in sottofondo durante conversazione interfono), riduzione del rumore di fondo, comandi vocali, interfono universale, App (SENA) per regolazione impostazioni, ingresso audio esterno riduzione del rumore di fondo, comando remoto al manubrio opzionale.

DATI RILEVATI
  • Distanza di ricezione (in condizioni reali): 480 m
  • Autonomia: 14 ore 45 minuti
  • Peso interfono: 90 g
  • Peso Casco Completo: taglia M 1.650 g, taglia L 1.633 g

LA NOSTRA PAGELLA
  • Qualità audio: 3/5
  • Funzionalità: 4/5
  • Facilità d'uso: 2,5/5
  • Autonomia: 4/5

Prezzo casco + interfono: da 788 euro
Prezzo interfono: da 239 euro

Pregio: microfono compattissimo
Difetto: comandi all'interno della visiera

I nostri cinque test

Durante il nostro test abbiamo valutato anche la distanza di ricezione
Qualità audio: per valutare la qualità dell'audio degli interfoni integrati ci siamo affidati ai laboratori della Newton, che dispone di una galleria del vento a ciclo chiuso. Qui è stata utilizzata una testa bineurale in taglia 60 secondo la norma EN960, dove sono installati due microfoni in corrispondenza del meato uditivo. Sono stati quindi fatti “ascoltare” alla testa 17 fonemi semplici, scelti in una tabella che prevede per ogni riga tre opzioni di fonemi similari e facilmente confondibili tra loro. Abbiamo poi personalizzato il test mettendo in galleria una coppia di caschi (sempre gli stessi) con installati gli interfoni (2 per ogni marchio): una persona fisica pronuncia la serie di fonemi, prima in condizioni statiche, poi con un vento alla velocità di 110 km/h.
Prova d'ascolto: alla fine della prova in galleria abbiamo ottenuto un file audio che abbiamo fatto ascoltare ad una giuria campione. Quest'ultima ha dovuto indovinare i fonemi pronunciati tra quelli a scelta e dare un giudizio complessivo all'ascolto di ogni file.
Autonomia: per verificare l'autonomia degli interfoni li abbiamo messi in comunicazione tra loro, carichi al massimo. Ciascuno “parlava” agli altri dispositivi, sparsi per la stanza, ascoltando la voce e la musica proveniente da una radio sempre accesa.
Misurazioni: abbiamo pesato l'intero sistema che viene installato sul casco: centralina, staffa di base (adesiva), altoparlanti e microfono ad asta.
Distanza di ricezione: abbiamo scelto una strada isolata senza traffico, abitazioni e linee elettriche, per ridurre le variabili al minimo, ma con ostacoli fissi come alberi o leggere curve sul percorso. Non devono stupire i dati lontani da quelli dichiarati: non esiste una normativa in questo senso, ogni produttore può fare i test come vuole, anche in mezzo al deserto senza installare le centraline su un casco indossato da una persona fisica. Il primo motociclista resta fermo, gli altri tre si allontanano fino a quando la comunicazione inizia ad essere disturbata, ma ancora buona. A quel punto si ferma il secondo motociclista, a fare da ponte, e proseguono gli altri due, fino a ripetere la procedura. Quando la comunicazione inizia ad essere disturbata, si ferma il terzo e prosegue il quarto da solo. Ogni volta che si “perde” una pedina, viene segnato un punto con il GPS, che alla fine ci darà la distanza.
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