L’ultima novità Ghezzi-Brian è una moto che non c’era (come sempre, quando si tratta del marchio brianzolo): una motardona su base Moto Guzzi, che nasce per essere esclusiva, tecnologicamente all’avanguardia e, ovviamente, efficace e divertente nella guida. Una moto di sostanza, insomma, non solo di tendenza.
BEL VESTITO DI FAMIGLIA
La Motard V-Twinè una Griso. Motore e telaio, s’intende, perché per il resto cambia tutto. Il design è perfettamente in linea coi tipici concetti Ghezzi-Brian. Le sovrastrutture monoscocca ne sono un esempio lampante, ma ha un deciso family feeling anche il doppio faro anteriore, inserito in un abbondante cupolino (che si prevede quindi protettivo, con plexiglass più ampio optional). Qualcosa ci ricorda la vecchia Quota 1000, ma con profili più snelli, tesi e meno spigolosi, mentre non manca il motivo del becco, tanto in voga negli ultimi anni. Anche in basso si è cercato qualcosa di distintivo e inusuale: il puntale spinto in avanti e disegnato per ricordare la V dei cilindri.
I colori sono a contrasto nelle varie parti della carrozzeria, e cromaticamente la moto è personalizzabile anche cambiando vari componenti dei cerchi a raggi Kineo (cerchio, mozzi e nippli). Nelle grafiche compare orgogliosamente il tricolore. Sellone in stile motard (ma alto solo 830 mm e con vano porta oggetti) e codone rastremato ma con maniglie e portapacchi, completano il tutto.
TECNICA: SOTTO SOTTO C’È LA GRISO
A rendere la moto unica esteticamente è il connubio tra la carrozzeria innovativa e la tecnica tradizionale Moto Guzzi, chiaramente ben visibile ma rivista e corretta da Gezzi-Brian. Il motore, personale e possente, è valorizzato con un nuovo sistema di scarico QD a doppio terminale tronco conico in titanio e fondello in magnesio: due aggressivi cannoni sparati verso l’alto. Non solo estetica, comunque, la cura G-B (scarico, centralina e filtro) regala al V90 3,5 CV in più, nonché un aumento di 3 Nm nella coppia, ma a 6.000 giri invece di 6.400.
CICLISTICA INNOVATIVA
Al telaio di serie della Griso si abbinano soluzioni molto avanzate per le sospensioni e le ruote. Partendo da queste ultime, la Motard V-Twin monta cerchi a raggi Kineo realizzati in alluminio forgiato, con successiva lavorazione dal pieno a CNC. La particolare progettazione (canale non forato e raggi non passanti) consentono l’utilizzo di pneumatici tubeless. Queste ruote, belle ma soprattutto leggere, determinano una consistente riduzione delle masse non sospese, tutto a favore dell’agilità e della precisione in curva.
Le sospensioni vertono su una forcella interamente regolabile e, soprattutto, sul futuristico sistema Dynamic Damping Action, praticamente un monoammortizzatore in grado di auto regolarsi elettronicamente in base alle condizioni della strada e allo stile di guida del pilota.
SOSPENSIONI ATTIVE
Il sistema Dynamic Damping Action consta di un ammortizzatore dotato di una speciale valvola che, sotto il controllo di una centralina, regola l’idraulica (compressione ed estensione): fino a 10.000 newton di damping in 10 millisecondi. Il sensore SPS (Smart Position Sensor) fornisce alla centralina misurazioni accurate sullo stato dinamico dell’ammortizzatore alla frequenza di 25.000 rilevazioni al secondo. Sulla centralina al manubrio vengono settate dal pilota solo le impostazioni di base, stile di guida desiderato e carico a bordo; a moto in movimento il sistema automaticamente si adegua in tempo reale alle condizioni del percorso e del manto stradale, ogni singola sollecitazione viene “elaborata” in modo personalizzato ed adeguato alla velocità, alla direzione e all'intensità della oscillazione.
Lo scopo di questa innovazione tecnica è quello di far percepire al pilota maggior sicurezza e confort, quindi piacere di guida, ovviamente senza che si accorga delle modifiche che il sistema apporta alla regolazione dell’idraulica (il tutto avviene in pochi millisecondi, una velocità superiore alla soglia percettiva).
DAI PADRI DELL’ESA
Il “Dynamic Damping Action” è realizzato in collaborazione con l’azienda olandese Tractive Suspension, costituita da un gruppo di progettisti di lunga e diversificata esperienza nel campo dello sviluppo di ammortizzatori e di sistemi automatici di controllo, anche in campo agonistico (MotoGP, GPMX, Enduro, Supermono, Formula 1). È il gruppo a cui si deve la progettazione di quello che attualmente è il più noto sistema di regolazione elettronica delle sospensioni: l’ESA 1 e 2 montato sulle BMW.
PER DIVERTIRSI, PER VIAGGIARE
Le caratteristiche tecniche e le soluzioni stilistico funzionali scelte da Ghezzi-Brian, rendono la Motard V-Twin una moto molto versatile nelle intenzioni dei progettisti, adatta alla guida sportiva come ai viaggi in coppia. Un nuovo tipo di crossover, che prende il meglio di due concetti molto diversi tra loro (divertimento/sportività e comfort/turismo) e li riunisce in una moto con una personalità unica.
DISPONIBILITÀ E PREZZO
La Motard V-Twin arriverà a settembre. Il prezzo non è ancora stato comunicato ma sembra che sarà molto concorrenziale rispetto a certe rivali con cui la Ghezzi-Brian si andrà a scontrare. Il fatto che la moto sia interamente personalizzabile fa poi sì che la cifra da spendere possa variare molto a seconda degli equipaggiamenti scelti.
Vi terremo informati appena avremo notizie certe.
P.S.: Motard V-Twin è disponibile anche come kit di facile installazione, sia estetico che tecnico, per i possessori di Griso. La modifica è reversibile e si può apportare sia su modelli nuovi che usati. Potete portare la vostra Griso alla G-B per la trasformazione o potete prendere il kit e fare tutto a casa: il risultato non cambia, la Motard V-Twin prenderà forma.
www.motard-v-twin.com
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