Ducati Multistrada 1000 DS
Multi-strada Molto-divertente
Come va
Sulla nuova Ducati Multistrada 1000
DS la Casa di Borgo Panigale punta molto, sia per conquistare nuovi
motociclisti sia per offrire agli appassionati del marchio nuove
emozioni.
Eccitante. E’ la prima cosa che
si pensa dopo aver percorso qualche chilometro sulle tortuose strade
sarde scelte da Ducati per il test della stampa. Manubrio
dritto,
“vita” strettissima, sella un po’ dura.
Vedendola da ferma si immagina una buona
maneggevolezza ma una volta in movimento “sbatterla” da una
piega
all’altra è di una facilità disarmante. Il DNA è Ducati fino in
fondo, il motore anche se non potentissimo in termini assoluti, appaga
nella guida perché ricco di coppia, è elastico e comunque capace di
divorare i rettilinei tra una curva e l’altra in pochi secondi. Sul dritto
poi non è difficile vedere i 200 km/h.
A convincere meno è l’estetica
ma come spesso accade va vista dal vero, le fotografie non le rendono
giustizia.
Al di là del giudizio estetico va guidata per capire di cosa sono
andati alla ricerca i progettisti Ducati.
Hanno detto di averla sviluppata sul Passo della Futa, beh, non
importa su quale Passo andiate a divertirvi, qualsiasi esso sia
scoprirete
con sorpresa che “quel vostro amico” che vi lasciava sempre indietro
non è più così lontano…
I freni sono buoni, potenti il giusto
hanno nella modulabilità il loro forte. Per la taratura di base
delle sospensioni si è cercato più il piacere di guida che
il comfort ma la completa regolabilità delle stesse permette di “cucirsela
addosso”.Il più “incompreso” dei cupolini
dell’ultimo decennio
(la parte superiore ruota insieme al manubrio) ha il pregio di permettere
alla Multistrada un’ottimo angolo di sterzo, cosa graditissima
a chi si muove molto in città, per sgusciare tra le auto e fare inversioni
in un fazzoletto. Per il resto, le dimensioni generali sono contenute,
non sembra assolutamente una 1000 cc.
Da sottolineare la dotazione di pneumatici
di primo equipaggiamento. Pirelli ha creato delle nuove gomme
per la Multistrada: si chiamano Scorpion Sync ed hanno misure
da moto stradale (120-70 ZR17 e 180/55 ZR17); il disegno
è ripreso dallo Scorpion S/T dedicato alle maxienduro ma il rendimento
su strada è ben altro, soprattutto alle inclinazioni da ginocchio a
terra di cui è capace la Multistrada.
Brava Ducati dunque, ci ha convinti, e
per convincere più acquirenti possibile la Multistrada sarà disponibile
in due versioni, una più sportiva ed una più turistica.
Per acquistarla occorrono 11.500 euro.
Com'è fatta
Della nuova Multistrada si è detto di tutto. A convincere meno
è
stato il design ma per esperienza siamo sicuri che saranno in
molti
a ricredersi sull'efficacia dell'impatto estetico della nuova
creatura
Ducati.
Basti pensare che la 999, criticata per l'estetica dalla
maggior
parte degli appassionati, ha vinto il nostro concorso "La moto
dell'anno", e a votare non erano gli addetti ai lavori ma i
lettori
di Motociclismo. Sarà forse una sorta di "effetto
Terblanche"...
bisogna "farci l'occhio".
Dal punto di vista tecnico non c'è da preoccuparsi, è una Ducati al
100%: telaio a traliccio, nuovo motore 1000 DS a doppia
accensione da 992 cc e 84 CV, sospensoni Showa completamente
regolabili e freni Brembo. I dischi freno anteriori, da 320 mm
con pinze a 4 pistoncini, sono montati direttamente su mozzi maggiorati
per "alleggerire" la vista evitando le consuete flange portadisco.
Obiettivo dei progettisti Ducati era creare una moto sportiva ma
con i vantaggi delle moto meno esasperate, quindi praticità, comfort
e versatilità, senza rinunciare all'appeal "tecnico"
garantito dallo scenografico forcellone monobraccio con cerchi
di nuovo disegno e pneumatici stradali di larga sezione (120/70
ZR 17 e 180/55 ZR17).
Per rispondere alle esigenze degli utenti meno sportivi, la linea di accessori
prevede borse laterali, portapacchi posteriore e navigatore
satellitare. Chi volesse invece "liberare" il sound del
bicilindrico
di Borgo Panigale potrà acquistare il kit di scarico racing.
Scheda tecnica
MOTORE
|
Tipo
|
Bicilindrico a L, distribuzione
Desmodromica 2 valvole, raffreddamento ad aria
|
Cilindrata
|
992 cc
|
Alesaggio x Corsa
|
94 x 71,5 mm
|
Rapporto di compressione
|
'10:1
|
Potenza
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62 kW - 84 CV @ 8000 giri/min
|
Coppia
|
984 Nm - 8,5 kgm @ 5000 giri/min
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Alimentazione
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Iniezione elettronica Marelli,
corpo farfallato 45 mm
|
Scarico
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Monosilenziatore in acciaio
e presilenziatore con catalizzatore
|
Trasmissione
|
Cambio
|
6 marce
|
Rapporti
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1a 37/15, 2a 30/17, 3a 27/20,
4a 24/22, 5a 23/24, 6a 24/28
|
Trasmissione primaria
|
Ingranaggi a denti dritti,
rapporto 1,84
|
Trasmissione secondaria
|
Catena; Pignone 15; Corona
42
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Frizione
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Multidisco a secco con comando
idraulico |
CICLISTICA
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Telaio
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Traliccio in tubi di acciaio
|
Interasse
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1462 mm
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Inclinazione cannotto
|
24°
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Sospensione anteriore
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Forcella Showa a steli rovesciati
da 43 mm completamente regolabile
|
Escursione ruota anteriore
|
165 mm
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Freno anteriore
|
2 dischi semiflottanti da
320 mm, pinza a 4 pistoncini e 2 pastiglie
|
Ruota anteriore
|
Lega leggera a 6 razze di
nuovo disegno 3,50 x 17
|
Pneumatico anteriore
|
120/70 ZR 17
|
Sospensione posteriore
|
Progressiva con monoammortizzatore
Showa completamente regolabile; regolazione idraulica remota del precarico
|
Escursione ruota posteriore
|
141 mm
|
Freno posteriore
|
Disco da 245 mm, pinza a
2 pistoncini
|
Ruota posteriore
|
Lega leggera a 5 razze 5,50
x 17
|
Pneumatico posteriore
|
180/55 ZR 17
|
Capacità serbatoio benzina
|
20 l
|
Peso
|
200 kg
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Altezza sella
|
850 mm
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Strumentazione
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Contachilometri, contagiri,
orologio, intervalli manutenzione, livello benzina, temperatura olio, spia
pressione olio, spia riserva, spia frecce, spia folle, vel. media, cons.
medio, autonomia residua, diagnostica impianto iniezione, immobilizer
|
Garanzia
|
2 anni chilometraggio illimitato
|
Colori Serbatoio e Carena
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Grigio bicolore, rosso
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Colori Telaio e Ruote
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nero su moto grigia, rosso
su moto rossa
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Colori Ruote
|
Grigio scuro metallizzato
(rosso fluo con serbatoio grigio scuro metalizzato; bianco con serbatoio
blu-bianco |
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