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Colin Edwards lascia a fine anno: ripercorriamo la sua carriera

Il pilota americano ha annunciato che la stagione 2014 sarà l’ultima per lui. E allora attraversiamo con tante immagini i suoi oltre 20 anni di corse, durante i quali ha guadagnato due mondiali SBK, molti podi MotoGP e la stima di innumerevoli tifosi

Colin edwards lascia a fine anno: ripercorriamo la sua carriera

Colin Edwards - in realtà Colin Edwards II, in quanto omonimo di suo papà - nasce il 27 febbraio 1974 a Houston. La parte della sua vita che interessa a noi (e che abbiamo riassunto anche con una gallery completa) inizia durante la sua gioventù, quando il giovane texano sale in moto, una moto da fuoristrada, e inizia a girare il Paese gareggiando sulle piste da cross, con ottimi risultati e vari record nelle classi amatoriali. La passione per l’asfalto nasce in lui all’inizio degli anni Novanta, e nel giro di poco, nel 1992 per essere precisi, diventa un professionista.

 

SUBITO VINCENTE

Inizia fortissimo: nella sua prima stagione vince il campionato AMA 250 cc in sella a una Yamaha TZR, mettendosi alle spalle Kenny Roberts Jr. Il biennio successivo lo vede alle prese con la impegnativa e prestigiosa classe SBK, in sella a una Yamaha YZF 750 curata dal team Vance&Hines, con la quale conquista podi, vittorie e il 6° e 5° posto nella classifica finale, rispettivamente nel ’93 e nel ’94. Risultati che gli valgono per il 1995 un biglietto di sola andata per il mondiale SBK, nel quale corre fino al 2002. Sono gli anni in cui Edwards diventa famoso al mondo come Texas Tornado, e non a caso. Nella stagione d’esordio, su piste a lui sconosciute, centra un terzo e un secondo posto, per poi migliorare continuamente. L’apice, o meglio, gli apici di questo periodo sono i due titoli di Campione del Mondo SBK conquistati nel 2000 e nel 2002, dei quali sono indimenticabili i duelli con piloti del calibro di Troy Corser, Noriyuki Haga, Troy Bayliss. Soprattutto sono leggendarie le due manche di Imola del 2002, ultima tappa della stagione, nelle quali Edwards e Bayliss tengono col fiato sospeso e il cuore in gola l’intera platea del Mondiale, e che finiscono con due vittorie dell’americano (che completa così una striscia ininterrotta di vittorie lunga ben 9 gare!). Non si possono poi dimenticare le tre vittorie alla prestigiosa 8 ore di Suzuka: 1996 in squadra con Noriyuki Haga, 2001 con Valentino Rossi e 2002 con Daijiro Kato.

 

BENVENUTO IN MOTOGP

Nel 2003 inizia l’avventura del tornado del Texas nel Motomondiale, un’avventura che, come ha lui stesso annunciato nella conferenza stampa della sua gara di casa, ad Austin, in Texas, terminerà con la bandiera a scacchi della gara di Valencia, l’ultima della stagione 2014 (voci dicono però che lascerà prima). È Aprilia la prima a dargli una sella, ripagata da un ottimo sesto posto nella gara di esordio, anche se poi il resto del Campionato scorrerà tra alti e bassi - la RS Cube non è poi così competitiva. Nel 2004 è in sella a una Honda, e con la RC211V arrivano anche i primi podi, due secondi posti, in Gran Bretagna e in Qatar. Ma è nel 2005 che Colin approda alla Yamaha, Casa con la quale rimane sette stagioni ottenendo le sue maggiori soddisfazioni, sia da pilota ufficiale che da “satellite”: il quarto posto nel Mondiale (proprio nel 2005), una vittoria sfumata dopo una caduta all’ultima curva ad Assen nel 2006, e, nel corso degli anni, diversi podi (12 in totale, più 3 pole position e 3 giri veloci in gara). Nel 2012 finisce il rapporto tra Edwards e Yamaha, e con lui i risultati importanti. Le stagioni corse con Suter (2012), FTR-Kawasaki (2014) e Forwards (2014) sono avare di soddisfazioni, anche se, almeno per quanto riguarda quest’anno, non è ancora detta l’ultima parola. Comunque dovesse andare, per noi, così come per tutti gli appassionati di corse, Edwards avrà per sempre un posto fisso nel nostro cuore “motociclistico”.

 

LE SUE PASSIONI: NON SOLO MOTO

Cosa farà dopo? Continuerà a coltivare le sue passioni, ovviamente. Pare che farà il collaudatore MotoGP per Michelin, e di sicuro manderà avanti con ancora maggiore entusiasmo il Texas Tornado Boot Camp, la scuola di guida che si è costruito, potremmo dire, a sua immagine e somiglianza. È radicata nel Texas, e, frequentandola, si impara a guidare di traverso e… a sparareb (alcune foto della gallery sono molto significative…). Esattamente quello che adora fare il grande Colin.

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