AVVENTURA A SETTE IN ASIA Siamo abituati a pensare il turismo su due ruote in sella a moto confortevoli, con valigie rigide e capienti, un parabrezza alto e un motore potente che consenta di viaggiare a velocità sostenute, ma anche di tenere un’andatura di crociera con un filo di gas. Niente di tutto questo avevano in mente i sette italiani che sono partiti alla scoperta dell’Asia (per la seconda volta) su altrettanti scooter Modenas GT 128. Su Motociclismo.it vi racconteranno le tappe del loro viaggio, ogni giorno o ogni due a seconda di quando riescano a trovare una connessione Internet. Ora, a pochi giorni dalla loro partenza, ecco le prime quattro tappe. Oltre al viaggio in sé stesso, la spedizione ha scopi umanitari: l’obiettivo è raccogliere aiuti economici per la fondazione “Aiutare i bambini” e sul sito http://www.dyms.com.my/ trovate tutte le informazioni per sostenere questo scopo.
PRIMO GIORNO È mattina presto, abbiamo dormito poco, siamo pronti : dopo mesi passati ad organizzare e sognare questo momento, accendiamo i sette scooter e diamo il via a questa nuova avventura. Facciamo il pieno ed entriamo in autostrada. Direzione: Singapore.
SECONDO GIORNO Nonostante i tanti chilometri, riusciamo ad arrivare alla frontiera ed entriamo nella città stato. Grande efficienza generale, ordine e pulizia, rispetto delle regole da parte di tutti (pena pesanti sanzioni). Passiamo due giorni in giro per la città e i locali notturni: la gente viene da tutto il mondo, forse è la città più cosmopolita della terra. Merita di esser visitata se si è nel sud est asiatico.
TERZO GIORNO Il terzo giorno partiamo da “Sing Sing” in mattinata. Varcato il ponte che la collega con la Malesia, il contrasto con Johor Bahru è subito evidente: passiamo istantaneamente dall’estrema modernità singaporiana alle strade di provincia malesi. Palme da olio e giungla fitta sono ovunque, le abitazioni e gli edifici che incrociamo sono più vecchie e meno curate, e non è difficile scorgere delle scimmiette al lato della strada. Prendiamo due stanze in un albergo in riva al mare. I nostri mezzi, pieni di adesivi, suscitano la curiosità dello staff. A un certo momento, durante la cena, il proprietario viene da noi e ci mostra un giornale locale: c’è un articolo su di noi con la fotografia della partenza e ne siamo orgogliosi!
QUARTO GIORNO Ripartiamo da Mersing, imbocchiamo la statale e puntiamo verso Nord. Il paesaggio è sempre simile, gli incontri con le scimmiette pure; facciamo i soliti stop rifornimento/riposo/cibo. Iniziano finalmente le curve, non ne potevamo più di strade unicamente dritte. I motorini vanno alla grande, sono il mezzo ideale per gli spostamenti in terra asiatica: la velocità è quella giusta che ci permette la sicurezza e di ammirare e vivere il paesaggio; non da meno suscitano sorrisi e ammirazione tra la popolazione locale: ospitale, gentile, cordiale. Ciò che mi colpisce di più durante il viaggio è la condizione del manto stradale, ottima, a differenza di quello sulle strade italiane. Teniamo una buona media e arriviamo nel primo pomeriggio a Cherating, località incredibile dal punto di vista paesaggistico: le spiagge sono le classiche, infinite e ricche di vegetazione, che si vedono nei documentari e sulle cartoline della regione, un paradiso dove rigenerarsi un po’. A cena ci accolgono anche i ragazzi del club locale di appassionati del marchio Modenas: persone di tutte le età, qualcuno accompagnato da amici o dalla moglie; ognuno è speciale e ci da il benvenuto nel suo modo migliore: è un piacere trovare tanta ospitalità e constatare che le persone più semplici sono sempre le migliori. Come possiamo contraccambiare? Sono sufficienti i sorrisi che nascono spontanei, le strette di mano e le discussioni che intavoliamo, ma, come ciliegina sulla torta, nasce uno scambio di adesivi tra “riders” (noi abbiamo ricevuto quelli del loro club e loro i nostri del DIMS – Did I miss Saigon) e le fotografie dei presenti insieme ai nostri mezzi. Un’altra serata che si conclude col sorriso, un po’ stanchi, ma col cuore pieno di gioia. Semplicità, onestà e animo buono, gli ingredienti.
Il viaggio continua…