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Gilera a teatro, che storia!

Gilera a teatro, che storia!

L'epopea della fabbrica brianzola sarà raccontata attraverso le parole di chi ci ha lavorato, con l’aiuto di fitografie e video. Appuntamento per il 22 settembre, ovviamente ad Arcore

Il mio nome è Schorsch... E sono "dannatamente veloce"

Il mio nome è Schorsch... E sono "dannatamente veloce"

È stato il primo pilota non inglese a vincere il Senior TT con una moto nata fuori dal Regno Unito, una BMW. Una stagione di gare iniziata nel fuoristrada e continuata in sella alla 500 Kompressor, più una divagazione, eccellente, a quattro ruote con le ”frecce d’argento” della Auto Union

Max Friz: l'uomo che "ruotò" il boxer per creare la prima moto BMW

Max Friz: l'uomo che "ruotò" il boxer per creare la prima moto BMW

Una vita nei motori, prima automobilistici e da Gran Premio, poi aeronautici e da record di altitudine, quindi l’approccio di successo alla prima moto costruita dalla Casa bavarese, la R 32. Nel 1923 il progettista tedesco ha rivoluzionato il mondo delle due ruote con un motore dallo schema - e dai concetti di base - ancora validi ai nostri giorni. E tutto questo con l’aiuto di una stufa

Ernst Henne: l’uomo dei record BMW

Ernst Henne: l’uomo dei record BMW

Tra il 1929 e il 1937 Henne conquistò 76 primati, spostando sempre più in alto l'asticella della velocità massima raggiunta in moto. La sua storia è legata a quella di BMW Motorrad

Rudolf Schleicher – Il progettista pilota

Rudolf Schleicher – Il progettista pilota

Personaggio fondamentale per lo sviluppo tecnico delle prime BMW, oltre che dei record mondiali conquistati da Jacob Henne. Grande appassionato di moto, è stato anche il primo pilota a vincere con una BMW. Ha lavorato sulle moto di produzione, ma anche sui mezzi da Gran Premio. Vi raccontiamo la sua storia

BMW Futuro... mancato

BMW Futuro... mancato

Alla fine del 1980 la BMW presentò una concept-bike sviluppata attorno al bicilindrico boxer raffreddato ad aria. Si chiamava Futuro ed era stato realizzato da uno staff di specialisti in design, aerodinamica e motoristica, la maggior parte dei quali provenienti dal settore auto

1923: nasce BMW Motorrad ed è subito boxer

1923: nasce BMW Motorrad ed è subito boxer

Cent’anni fa nasceva la Casa motociclistica bavarese e la filosofia dell’azienda fu chiara sin dal principio: realizzare moto di qualità con soluzioni tecniche fuori dal coro. Questo è il primo di una serie di articoli con cui ne raccontiamo la storia, partendo dalla R 32, che stupisce il pubblico con quel bicilindrico boxer trasversale. Un’eredità divenuta simbolo noto in tutto il mondo

Honda CBX 1000: la grande compagna di strada

Honda CBX 1000: la grande compagna di strada

Con questo slogan la Honda nel 1979 presenta in Italia la splendida CBX1000 sei cilindri. Nata con velleità sportive e per ribadire la supremazia tecnica della Casa giapponese nel mercato motociclistico di quegli anni, la CBX trova la sua dimensione ideale come maxi-tourer veloce. Prodotta in due versioni, per cinque anni e in oltre 41.000 esemplari, dal 1981 viene dotata dell’esclusiva sospensione posteriore monoammortizzatore Pro-Link

Honda NS125F: ho fatto boom

Honda NS125F: ho fatto boom

Debutta a sorpresa alla fine del 1984, costruita e sviluppata nella fabbrica di Atessa. In pochi giorni la NS125F diventa la 125 stradale più venduta in Italia, prima della grande crisi. Ecco tutta la storia e la prova di Motociclismo del 1985

Honda CB350 Four: piccolo è bello!

Honda CB350 Four: piccolo è bello!

La Four più piccola è la prima quattro cilindri di 350 cc a essere vista su strada. Deriva strettamente dalle sorelle Honda CB di 750 e 500 cc, ma non ha la stessa diffusione e successo. In Italia arriva dal 1973 al 1975 e soffre della concorrenza a due tempi, ma piace per la sua eleganza, le finiture e l’affidabilità

Suzuki Titan 500: classicamente bella

Suzuki Titan 500: classicamente bella

La Titan 500 era convincente per la presenza del grosso (anche in termini di volumi) motore bicilindrico a due tempi, ma non ebbe un grande successo sul mercato italiano; le veniva preferita la più potente Kawasaki 500 tre cilindri, dal prezzo non così distante: per la Titan occorreva sborsare 830.000 lire, per la Kawa 50.000 lire in più

Da Arcore a Saturno, passando per Sanremo

Da Arcore a Saturno, passando per Sanremo

Siamo davanti a una delle Gilera 500 più famose e di successo (anche sportivo), una poderosa monocilindrica capace di vincere anche un GP delle Nazioni nel 1947 davanti alle pluricilindriche. Nata dalla matita dell’ingegner Giuseppe Salmaggi è stata una delle moto da competizione più amate. Questo è il modello “Sanremo”, la racing costruita in maggior numero di esemplari

Norton Commando 750 “PR”: il massimo per un “privato”

Norton Commando 750 “PR”: il massimo per un “privato”

Tanto desiderata ieri come oggi, questa Norton nasce nel 1970 per le gare delle “derivate di serie”. Dalla sua parte un motore sempre pieno dai bassi regimi, l’assenza di brutali vibrazioni e una ciclistica ottima per i percorsi medi-veloci. Più adatta alle gare corte che alle lunghe maratone, non è il massimo per affidabilità del suo bicilindrico, ma sa dare tante soddisfazioni in fatto di guida. Oggi, se ne trovate una, occorrono almeno 30.000 euro per portarsela a casa

Un museo BMW per festeggiare 100 anni su due ruote

Un museo BMW per festeggiare 100 anni su due ruote

A Monaco è stata inaugurata una speciale mostra che dà il via alle celebrazioni del centenario delle moto bavaresi, ospitata in una “bolla” che custodisce i veicoli a due e quattro ruote di BMW. Un percorso mirato che, con l’aiuto di 55 esemplari e cinque installazioni, racconta la storia del Marchio tedesco

Ducati Apollo: la quattro prima della quattro

Ducati Apollo: la quattro prima della quattro

La supersportiva Panigale non è stata la prima Ducati ad accettare un motore a V di quattro cilindri. È stata preceduta nel 1963 dalla Apollo 1260. Disegnata dall’ingegner Taglioni non è andata in produzione sostanzialmente per ragioni di costi. Dei due prototipi costruiti ne è rimasto uno solo, che è anche stato esposto al Museo Ducati. La genesi, l’evoluzione del progetto e le parole del suo progettista

Walter Kaaden: l'uomo che fece vincere le MZ

Walter Kaaden: l'uomo che fece vincere le MZ

Straordinario tecnico ha perfezionato l’espansione di scarico, l’ammissione a valvola rotante e vincenti soluzioni che hanno permesso il dominio del motore 2T sul 4T. Non ha mai ceduto alle lusinghe delle aziende occidentali, restando fedele alla DDR, e ha permesso alle MZ di sopravanzare i piloti e le moto italiane nelle piccole e medie cilindrate

Bruno Ruffo il primo iridato del Mondiale Velocità 250

Bruno Ruffo il primo iridato del Mondiale Velocità 250

È stato un grande pilota: tre volte campione del mondo, due con la Moto Guzzi 250 (1949 e 1951) e con la Mondial 125 (1950). Sapeva dosare le vittorie (ne ha conseguite 33), i piazzamenti ed era pure generoso con i compagni di squadra, oltre ad essere rispettoso degli ordini di scuderia. Il ritiro dalle gare motociclistiche a 33 anni dopo un incidente al Tourist Trophy nel 1953. Morirà a 86 anni

Che bel mestiere fare il lattoniere!

Che bel mestiere fare il lattoniere!

Ci sono abilissimi artigiani, uomini dalle mani d’oro (o di alluminio o di electron, fate voi) che sanno trovare, in lisci fogli di lamiera, forme di incredibile bellezza e d’intrinseca utilità. Sono i battilastra, una categoria di tecnici eccelsi che non trova più nuova linfa. Più che semplici martellatori di un pezzo di metallo, sono veri artisti. Eccone due, diametralmente opposti nei risultati, tra funzionalità, tecnica e arte

Moto Guzzi 8V 500 e la Stornello 125; l'ultima fatica dell'ing. Carcano, pt. 3

Moto Guzzi 8V 500 e la Stornello 125; l'ultima fatica dell'ing. Carcano, pt. 3

La 8V 500 non è certo “faticosa” per l’ingegnere milanese, ma sicuramente è la summa di tutte le sue certezze e intuizioni tecniche. In questo articolo la celebriamo, così come ricordiamo la sua ultima “fatica”, altrettanto impressionante per essere diventata una 125 di grande successo commerciale, la Stornello

L’ingegner Carcano e le sue Guzzi; parte 1

L’ingegner Carcano e le sue Guzzi; parte 1

La centenaria Casa di Mandello del Lario ha sempre avuto grandi progettisti nei suoi uffici tecnici, a cominciare da Carlo Guzzi. Ma un ingegnere si è imposto su tutti, stravolgendo, letteralmente, le regole delle moto di serie e di quelle da competizione: Giulio Cesare Carcano, l’uomo che ha ideato la 8 cilindri 500, la più sconvolgente racer che è stata mai costruita, e ha disegnato la V7, ancora oggi in produzione dopo quasi 60 anni. Vi raccontiamo le sue moto in tre puntate, ecco la prima

Il primo della classe. E pure la prima

Il primo della classe. E pure la prima

Alla fine del mese parte il Motomondiale, che quest’anno si disputerà su ventun tornate. Ripercorriamo la storia del primo titolo iridato – e contestato - della 500, quello vinto dall’inglese Leslie Graham con la bicilindrica AJS. Una vittoria che poteva essere tutta italiana

Proteste Reali - Kenny Roberts e il Re di Spagna: “The King sono io!”

Proteste Reali - Kenny Roberts e il Re di Spagna: “The King sono io!”

Kenny Roberts alle premiazioni del GP di Spagna 1979, classe 500, era furibondo perché il premio per la vittoria era, a suo parere, ridicolo. Era tanto nervoso che mise le cose ben in chiaro anche con Juan Carlos di Borbone, il Re di Spagna

200 miglia di Daytona 1973: la vittoria di Saarinen

200 miglia di Daytona 1973: la vittoria di Saarinen

Quando la dimensione non è tutto e conta di più l'affidabilità meccanica, la giostrabilità e l'abilità del pilota nel saper sfruttare fino in fondo l'attrezzo. Ce lo insegna Saarinen nel lontano 1973 alla 200 miglia di Daytona

BSA Rocket 3 Daytona, tre numero perfetto (quasi)

BSA Rocket 3 Daytona, tre numero perfetto (quasi)

Senza dubbio la BSA Rocket 3 Daytona è una delle moto da competizione più famose, rimasta nella mente degli appassionati per le sue prestazioni sulla pista americana più impegnativa per motori, telai e pneumatici. Usata in gara, senza fortuna, pure da Mike “The Bike” Hailwood

Long test Ducati Multistrada 950: il punto dopo 26.000 km

Long test Ducati Multistrada 950: il punto dopo 26.000 km

Continua la nostra maratona in sella alla Ducati Multistrada 950. Il tagliando dei 30.000 km è stato anticipato per affrontare al meglio le nuove mete (e ben 11.000 km) nei Paesi dell’Est. Tutto a posto nella verifica e cresce pure la potenza massima