a cura della redazione - 19 December 2016

Ammiraglia matura

Prova della Yamaha FJR1300 2016 in versione AE con cambio tradizionale e sospensioni elettroniche. Pregi e difetti della maxi turistica di Iwata, rinnovata per i suoi 15 anni: non ha la verve delle più giovani concorrenti, ma il motore è esemplare per potenza e trattabilità mentre la ciclista è perfettamente a punto

Quindici anni portati egregiamente

TRE VERSIONI: ecco le differenze per dotazioni e prezzi

La FJR1300 ha una ricca dotazione di serie già a partite dalla versione base (siglata A: 16.590 euro c.i.m.): cambio e sospensioni tradizionali, controllo di trazione (disattivabile), ABS con UBS, cruise control, ride by wire, mappature motore, borse laterali rigide, sella e manubrio regolabili, altezza plexiglas regolabile elettricamente con memoria, presa di corrente 12V, manopole riscaldabili.
La versione AE (19.590 euro) offre in più le luci adattive e le sospensioni a controllo elettronico regolabili in 84 combinazioni.
La versione AS (20.590 euro) ha lo stesso equipaggiamento della precedente con l'aggiunta del cambio servoassistito (YCC-S). Rispetto alle precedenti versioni, la strumentazione cambia il font dei caratteri dei display a cristalli liquidi: si legge tutto bene, solo il contagiri resta analogico con zona rossa a 9.000 giri. Sotto e ai lati del cruscotto ci sono i registri per regolare l’inclinazione dei proiettori; sulla sinistra un piccolo vano, apribile solo con chiave di contatto inserita, offre spazio sufficiente per piccoli oggetti e contiene la presa 12V. Il parabrezza, regolabile elettricamente, ha la memoria: quando si spegne la moto non ritorna a zero come la precedente versione ma rimane nella posizione voluta
 

tenuto il buono, aggiunto il meglio

Piena luce sulle curve

Dal punto di vista estetico, l'anteriore acquista maggiore personalità grazie al gruppo ottico sdoppiato full led impreziosito dalle cornering lights (sulle versioni AE e AS), ovvero 3 luci adattive supplementari posizionate sopra ad ognuno dei fari per illuminare l'interno curva quando si scende in piega: grazie ad una piattaforma inerziale (IMU) posta sotto la sella, dopo 5 gradi di inclinazione si accende il led più interno; aumentando la piega si accende anche il centrale ed infine il più esterno per le pieghe più accentuate. Anche posteriormente il gruppo ottico e gli indicatori di direzione sono a LED. Le strade dell’Andalusia, nei dintorni di Malaga, ci hanno permesso di saggiare le migliorie apportate alla rinnovata FJR1300 nella versione AE, con sospensioni a controllo elettronico e luci adattive. Queste ultime meriterebbero un test notturno per valutarne appieno i vantaggi: il primo contatto, in condizioni di luce molto scarsa, ci ha permesso comunque di apprezzare la funzionalità che amplifica certamente i margini di sicurezza. 

Posizione perfetta, comandi da… studiare

Gran bel motore, ottima stabilità e pure un po’ di verve sportiva

Alle basse velocità la FJR1300 non è propriamente agilissima: peso e interasse importante si fanno sentire, ma il baricentro particolarmente basso e la posizione di guida naturale aiutano molto nel traffico e nelle manovre di parcheggio. Il quattro cilindri è silenzioso ma pimpante più che mai: non è un  fulmine fino a 3.000 giri, ma offre una coppia e una elasticità esemplari, ideali per il turismo disimpegnato senza un frenetico uso del cambio. Otre questa soglia inizia a spingere forte e sopra quota 4.000 esprime tutta l’anima sportiva dei suoi 145 CV, con un allungo davvero prepotente, senza vibrazioni di alcun tipo se non modestissime al manubrio. Se si vuole più prontezza all’acceleratore, basta selezionare la modalità Sport (qui un approfondimento sul funzionamento delle varie mappe sul modello precedente). La protezione aerodinamica è davvero efficace, l’escursione del parabrezza offre riparo anche a piloti di statura sopra la media; ci sono anche dei deflettori laterali alla carena che possono essere estratti per dare maggiore copertura alle gambe. La stabilità in autostrada in velocità è perfetta, come lo è sui curvoni veloci: al comportamento dinamico della sport-tourer in questa configurazione concorre senz’altro la possibilità di una regolazione quasi micrometrica delle sospensioni, sia che si viaggi singoli, con passeggero, con bagaglio o senza. Sul misto la moto non è da meno: la prontezza nei cambi di direzione veloci risente del peso e delle dimensioni ma con un certo impegno fisico si riesce a buttare la FJR dentro le curve con decisione, pennellando traiettorie sicure e potendo contare su una luce a terra da vera sportiva. Sarà merito di queste sospensioni, ma la FJR1300AE non dimostra quella tendenza sottosterzante (cioè ad allargare le curve) delle versioni precedenti; e dovendo ricorrere al freno anteriore in curva, non c’è una sensibile tendenza all’autoraddrizzamento. 

I più e i meno della trasmissione

15 ANNI DI STORIA E 5 STEP EVOLUTIVI

dati tecnici dichiarati

Motore: 4 cilindri frontemarcia
Cilindrata 1.298 cc
Alesaggio per corsa: 79,0 x 66,2 mm
Raffreddamento: a liquido
Distribuzione: bialbero in testa comandato da catena
Potenza max: 145 CV a 8.000 giri/min
Coppia max: 138 Nm a 7.000 giri/min
Alimentazione: iniezione
Capacità serbatoio: 25 litri
Avviamento: elettrico
Trasmissione primaria: a ingranaggi a denti dritti, rapporto 1,563
Trasmissione finale: a cardano, rapporto 2,698
Frizione: multidisco in bagno d'olio
Cambio: a 6 marce
Telaio: a diamante in alluminio
Avancorsa: 109 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 26°
Sospensione anteriore: forcella rovesciata pluriregolabile con steli da 48 mm di diametro
Escursione ruota anteriore: 135 mm
Sospensione posteriore: monoammortizzatore pluriregolabile con leveraggi progressivi
Escursione ruota posteriore: 125 mm
Freno anteriore: doppio disco da 320 mm, pinze a 4 pistoncini
Freno posteriore: disco singolo da 220 mm, pinza a 2 pistoncini
Lunghezza: 2.230 mm
Larghezza: 750 mm
Interasse: 1.545 mm
Altezza sella: 805/825 mm
Peso in ordine di marcia: 289 kg 

© RIPRODUZIONE RISERVATA