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30 July 2012

Valentino Rossi: tra Ducati e Yamaha è ora di decidere

Cosa farà, dove andrà, quanto guadagnerà… Tra qualche settimana sapremo, per ora possiamo ancora divertirci ad immaginare il futuro di Valentino Rossi. Le sue parole, le nostre considerazioni

Valentino rossi: tra ducati e yamaha è ora di decidere

Rossi/Ducati: sono 2 anni che il pilota, gli ingegneri, i tecnici e la squadra in pista cercano di trovare il bandolo della matassa, ma alla fine Valentino sembra arrendersi all’evidenza dell’incompatibilità tra lui e la Desmo16, confermata anche dalla gara di Laguna Seca: “questa moto mi soffre, forse per come sono fatto. Per esempio a me si impenna di più rispetto a Hayden e lui riesce a entrare più forte in curva, anche perché abbiamo due stili di guida molto diversi”. C’è poi il fattore esperienza, sia del pilota che della squadra: “Con questa moto conta molto anche il fatto che una squadra abbia esperienza. Per un capomeccanico e un pilota che arrivano da una giapponese è difficile adattarsi. Nicky ha ovviamente avuto più tempo, io invece ho fatto fatica fin da subito e continuo a farne”.

LA SCOMMESSA DUCATI
Sono argomenti molto forti e importanti per uno che deve decidere se continuare un’avventura oppure troncarla. Ormai anche i più convinti sostenitori di Valentino pensano che con la Ducati debba finire. Eppure, nonostante alcune reazioni un po’ scomposte del pesarese durante la stagione, Rossi dopo la gara di Laguna Seca è sembrato più possibilista. Ha mostrato un atteggiamento non polemico, non ha tirato frecciatine o mandato messaggi subliminali. Ha ragionato sul fatto che restare in Ducati sarebbe una “scommessa a lungo termine” con stimolanti pro e concretissimi contro. Ai pro Valentino pensa quando immagina che colpaccio e che goduria sarebbe vincere con la Ducati: “il fascino di migliorare la Ducati e vincere è più alto che qualunque altra cosa. E poi  nessuno nella della classe regina ha vinto con tre moto diverse”. L’arrivo dell’Audi dà a Rossi qualche certezza in più: “sembra che cambieranno molte cose, bisogna però capire quanto Audi sarà motivata e come deciderà di intervenire, come  funzionerà il reparto corse e quanto sarà importante la MotoGP per la nuova proprietà. Di gente brava in Ducati ce n’è e certamente Preziosi rimarrà”.

NON (SOLO) PER SOLDI
Di certo i tedeschi non hanno fatto leva sul fattore economico per trattenere Valentino, anzi hanno fatto una proposta al ribasso rispetto alla situazione attuale. “Lo capisco, i tempi sono difficili e da un paio d’anni non vado benissimo - dice Rossi -, fortunatamente i soldi non sono un problema, e comunque rimanendo guadagnerei di più che ad andarmene”. Quindi Gabriele Del Torchio, che si è incontrato con Rossi a Laguna Seca, deve aver più che altro usato l’argomento tecnico, assicurando a Rossi l’impegno della Ducati e la voglia di tutti di dargli un mezzo vincente. Il problema è quel senso di salto nel buio che un pilota di 33 anni che vuole ancora vincere non sa se può permettersi. e poi c’è il fatto che in due anni “non siamo riusciti a migliorare niente, è frustante e i problemi sono sempre gli stessi. Il più grande è che l’anteriore non appoggia abbastanza per terra, è una cosa talmente importante che se riuscissimo a risolverla la moto potrebbe diventare competitiva in poco tempo”.

YAMAHA: UN RIPIEGO DI GRAN LUSSO
L’alternativa è la certezza della Yamaha. Si sa che la Casa di Iwata ha proposto a Valentino il team ufficiale, riformando con Lorenzo la coppia stellare che tanto ha dato al marchio. Per Valentino sarebbe probabilmente un’ottima soluzione: la M1 è quasi perfetta, parente (forse non troppo stretta) di quella con cui Rossi ha vinto tanto, una moto che permetterebbe a Vale di concentrarsi solo sulla guida, tirando fuori quel mezzo secondo che molti ormai si chiedono se abbia davvero nel polso. Certo, sarebbe un po’ ammettere il fallimento sul versante Ducati, poi c’è il rischio di non riuscire a battere Lorenzo, che ultimamente sfoggia una sicurezza e una calma da leader assoluto. Contrariamente a quanto si possa pensare, però, da Valentino e Jorge partono parole di stima reciproca. Lo spagnolo ha più volte ripetuto che non gli dispiacerebbe riformare il dream team, mentre l’italiano di Jorge dice: “è sempre stato molto bravo con me in questi anni difficili, fra tutti è quello che ha mostrato più rispetto. Lo posso solo ringraziare, altri invece hanno creato aspettative e poi mi hanno massacrato. Comunque le trattative con Yamaha sono molto avanti”.

“PENSA SE NON CI AVESSI PROVATO” VALE ANCHE PER DUCATI?
Ecco, appunto. Nonostante Valentino faccia intendere che ancora lo intriga rimanere in Ducati, da più parti ormai si dà per certo il suo passaggio alla Yamaha, tanto che Dovizioso è molto frustrato perché la sua ottima stagione quasi certamente non basterà a fargli conquistare il posto in Yamaha ufficiale. Però, lo ripetiamo, abbiamo visto Valentino più possibilista del solito sul rimanere in Ducati, nonostante il pessimo week end. I soldi saranno meno che in passato ma sempre una vagonata; la proprietà ha promesso che fornirà tutto il necessario per vincere e, se non dovesse andare bene in MotoGP, c’è l’alternativa SBK o in auto con l’Audi. Secondo noi la soluzione migliore sarebbe andare in Yamaha, ma ci sembra che a Vale tornino in mente i tempi in cui il suo motto era “pensa se non ci avessi provato”. Vabbé, lui ci ha già provato e non è andata bene, ma l’arrivo dell’Audi è come se avesse dato un colpo di spugna: si ricomincia da capo. Come se Rossi avere (ri)cominciato a pensare: “La cosa mi attira”.

La decisione probabilmente verrà presa da Valentino anche prima di Indianapolis. Presto sapremo tutto.

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