PAESE BALCONE Ritornati sull’itinerario al bivio Lupotto, prenderemo la SS 118 per Corleone. Inizia qui la sequenza di paesi che hanno dato spunti innumerevoli alla cinematografia nostrana e mondiale, collegati ad una società arcaica e violenta. Chi si aspetta avventure ai confini della legge rimarrà deluso. Anzi, l’antica Kurljun, dominata da due scenografici speroni rocciosi, è città assai gradevole. E che dire della splendida Prizzi, aerea, armoniosa e prossima meta del nostro viaggio? Un vero paese balcone, ma non dimentichiamo la strada che unisce i due centri, immersa in un paesaggio ampio e selvaggio, tra brevi tratti alberati di ulivi, eucalipti e mandorli, alternati a vasti spazi silenziosi, coltivati a grano. Siamo nella Sicilia dei melanconici, silenziosi, appassionati spazi, quella che Tommasi di Lampedusa nel Gattopardo descrive così: “…riappare l’aspetto della vera Sicilia, quello nei cui riguardi città barocche ed aranceti non sono che fronzoli trascurabili: l’aspetto di un’aridità ondulante all’infinito, in groppe sopra groppe, sconfortate ed irrazionali, delle quali la mente non poteva afferrare le linee principali, concepite in un momento delirante della creazione: un mare che si fosse ad un tratto pietrificato nell’attimo in cui, un cambiamento di onde avesse reso dementi le onde…”.