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11 May 2012

Piaggio inizia abbastanza bene il 2012

La prima trimestrale 2012 del Gruppo di Colaninno evidenzia conti in linea con lo stesso periodo del 2011 nonostante le minori vendite dei 3 e 4 ruote commerciali. Il futuro sempre più internazionale e la crescita nel settore moto.

Piaggio inizia abbastanza bene il 2012

La relazione sull’andamento del gruppo Piaggio nel primo trimestre del 2012, esaminata e approvata dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 8 maggio, presenta elementi contrastanti. Il gruppo italiano deve come tutti fare i conti con il calo della domanda in Europa causato dalla crisi economica globale, ma sconta in particolare la flessione che il settore dei veicoli commerciali leggeri ha registrato sui principali mercati di riferimento del Gruppo (EMEA: Europa, Medio Oriente e Africa). Nonostante questo, i conti sono in linea coi risultati dello stesso periodo nel 2011.

Ricavi consolidati € 343,1 milioni (351,7 mln nel 1° trimestre 2011)
Margine lordo industriale € 101,0 milioni (-1,6 milioni rispetto al 1° trimestre 2011; +0,2% in rapporto al fatturato)
Ebitda € 33,0 milioni (33,7 mln nel 1° trimestre 2011: al netto dell’effetto cambio c’è un incremento del 3,3%)
Spese operative € 87,9 milioni (-2,5 milioni di euro rispetto al 2011)
Risultato operativo € 13,0 milioni (12,2 mln nel 1° trimestre 2011)
Risultato ante imposte € 5,8 milioni (5,6 mln nel 1° trimestre 2011; le imposte di periodo sono pari a 2,6 milioni di euro, il 45% sul risultato ante imposte.)
Utile netto € 3,2 milioni (3,0 mln nel 1° trimestre 2011)

L’indebitamento netto al 31 marzo 2012 risulta pari a 422,4 milioni di euro. A commento di questo dato la relazione trimestrale recita che “nel raffronto con il primo trimestre 2011 si registra una crescita di circa 16 milioni di euro, principalmente legata all’incremento degli investimenti (+38%) realizzati per lo sviluppo internazionale delle operazioni industriali e commerciali. Nel raffronto con il dato al 31 dicembre 2011, l’incremento – pari a circa 86,5 milioni di euro – è  in linea con l’andamento nei precedenti esercizi ed è dovuto all’effetto della stagionalità tipica del business due ruote che assorbe risorse finanziarie nella prima parte dell’anno e ne genera nella seconda parte”.

Nei primi tre mesi del 2012 il Gruppo Piaggio ha venduto nel mondo 142.300 veicoli, rispetto a 149.000 veicoli venduti nel primo trimestre 2011. Sostanzialmente non ci sono variazioni significative ed è interessante sapere che i guadagni arrivino dalle vendite di moto e scooter. Sono 88.600 i veicoli a due ruote venduti e 233,5 i milioni di euro di fatturato (+5,9% e +8,5% rispetto al primo trimestre 2011).
Non è però guardando all’area EMEA che si possono trarre indicazioni positive. Il Gruppo, pur mantenendo la posizione di leader in Europa, soffre come tutti e fa registrare vendite in calo dell’8,3% nello scooter e del 7,7% nella moto rispetto al 2011. Il tutto è però compensato da aumenti record in Asia (+58,0% e +54,8% rispettivamente per vendite e fatturato) e in America (+69,8% e +156,5% per vendite e fatturato)

A frenare sono soprattutto le vendite di veicoli commerciali: -38,7% per l’Italia, -18,7% per l’Europa e -8,8% per l’India, dove però Piaggio Vehicles Private Ltd. rimane il principale produttore di veicoli a tre ruote, con una quota del 33,6%. La “Piaggio indiana”, oltretutto, cresce del 33% nell’export. Sta di fatto che il numero di veicoli commerciali venduti complessivamente è di 53.700 unità nel primo trimestre 2012: -17,8% rispetto ai primi tre mesi del 2011, per un fatturato nel periodo pari a 109,6 milioni di euro (-19,7%).

Per cercare di invertire la rotta dove si fatica e cavalcare invece l’onda dove le cose vanno meglio, il Gruppo Piaggio continua con la politica degli investimenti e del contenimento delle spese. In questo senso vanno intese le aperture di nuovi stabilimenti. Quello per la produzione motori in Vietnam, ad esempio, che affianca lo stabilimento per l’assemblaggio veicoli la cui produzione passerà da 200.000 a 300.000 unità all’anno. Poi c’è il nuovo impianto indiano di Baramati per la produzione della Vespa a bassi consumi e ridotte emissioni specifica per il mercato indiano (inizialmente 150.000 veicoli, 300.000 nel 2013). Si tratta di un’evoluzione del modello LX, equipaggiato con motore 125 cc 4 tempi a 3 valvole, unità particolarmente silenziosa ed “eco friendly” con consumi eccezionalmente bassi: oltre 60 km/litro. La Vespa “indiana” costa 66.600 rupie indiane (pari a circa 1000 euro)

In effetti il Piano Industriale 2011/2014 prevede una sempre più forte internazionalizzazione (acquisti, manufacturing e progettazione, centri stile e marketing in Europa, Asia e USA), la crescita di produttività è concentrata in India e nei mercati emergenti, soprattutto grazie alla presentazione di nuovi modelli a 2, 3 e 4 ruote specifici per quelle zone e rivolti ai segmenti a maggior tasso di crescita. Nei cosiddetti mercati maturi si punta al mantenimento e consolidamento delle posizioni per gli scooter ma anche alla crescita nel settore moto, grazie alle gamme Aprilia e Moto Guzzi (numeri più piccoli rispetto agli scooter, ma potenzialità di crescita notevole già manifestatasi ultimamente con il gradimento che i motociclisti stanno riservando soprattutto ai modelli della Casa dell’Aquila). A livello di tecnologia, il Gruppo Piaggio punta sullo sviluppo di nuovi motori termici a basso consumo e impatto ambientale, ma anche sullo studio e l’offerta di motori elettrici ed ibridi.

www.piaggiogroup.com

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