I meno giovani però ricorderanno che nei primi anni del duemila Yamaha presentò qualcosa di simile, offrendo per la prima volta il suo sistema Yamaha Chip Controlled Shifting), sulla FJR1300. Si trattava di un sistema in grado di automatizzare il lavoro svolto dalla frizione e dal cambio convenzionali atraverso attuatori elettrici. Se guardiamo il concetto illustrato ora nella nuova domanda di brevetto per la MT-07, l’idea è piuttosto simile, ad eccezzione della disposizione degli attuatori e dell'elettronica di controllo, che Yamaha molto probabilmente brevetterà.

Dal lato pratico, il funzionamento di questo sistema è abbastanza semplice, con comandi al manubrio indicati con il numero 181 nelle illustrazioni del brevetto, mentre appena sopra la trasmissione troviamo due attuatori elettrici: uno a sinistra, il cui compito è quello di azionare il cambio e uno a destra, per la gestione della frizione. Un modulo di controllo traduce poi i comandi dei pulsanti in input da dare a frizione e cambio per effettuare il lavoro. Il brevetto Yamaha suggerisce che il sistema potrebbe essere utilizzato anche in modalità completamente automatica, controllando i tempi dei cambi di marcia e la meccanica che li realizza. Inoltre, tale sistema potrebbe essere adottato su tutta la gamma CP2 della Casa: XSR700, Tracer 7, Ténéré 700.

Oltre al cambio semiautomatico, la MT-07 illustrata nella domanda di brevetto presenta anche notevoli differenze stilistiche e tecniche rispetto al precedente modello. Seppur abbozzate, le sovrastrutture mostrano una nuova sella, nuovi convogliatori d’aria laterali, un nuovo radiatore e una forcella a steli rovesciati.