Un errore da principiante, non certo da uno che ha conquistato nove titoli mondiali: quello che si è visto a Jerez fra Valentino Rossi e Casey Stoner non è stato un bel momento di spettacolo, specialmente perché la manovra compiuta dal pilota numero 46 è sembrata dettata dalla troppa foga di arrivare davanti, più che da una chiara coscienza di potercela fare.
Fatto sta che Valentino Rossi è caduto ed ha trascinato con sé Casey Stoner, attualmente fra i favoriti per il titolo mondiale, un pilota per cui uno “zero” in una tappa del campionato diventa un grosso problema. Specialmente se poi ad avvantaggiarsene arriva l’attuale iridato in carica, Jorge Lorenzo.
Piloti a terra, commissari che sopraggiungono di corsa e Valentino Rossi viene rimesso in sella subito, tanto che poi riesce a fare un quinto posto. E Casey Stoner? Guarda la scena dei sette commissari che fanno ripartire Rossi mentre lui aspetta (e perde la pazienza dimostrandolo con un gesto eloquente della mano) con la moto spenta a bordo pista. Per lui, gara finita, visto che quel solo commissario giunto in aiuto non è stato sufficiente per riavviare la Honda.
A fine gara, poi, Valentino Rossi con ancora il casco in testa raggiunge Stoner, che ormai era già in abiti civili nel suo box, per scusarsi. L’australiano gli risponde che la sua “ambizione è superiore al talento”. Una frase forte ma perfettamente comprensibile. Poco dopo, ai microfoni del dopo gara, Rossi replica a distanza dicendo “forse non sa esattamente chi sono io”. Tra i due non correva già buon sangue, l’episodio di Jerez non migliorerà certo le cose.
