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Michele Pirro: “Mi sento a tutti gli effetti un pilota ufficiale Ducati”

Il collaudatore di Borgo Panigale risponde alle domande poste dai lettori di Motociclismo prima della gara della MotoGP al Mugello. Una cosa è certa: il ruolo di tester gli piace, ma quando corre come wild card pensa solo a… dare gas!

Michele pirro: “mi sento a tutti gli effetti un pilota ufficiale ducati”

Alla vigilia della tappa del Mondiale MotoGP al Mugello vi avevamo invitato a partecipare con noi ala nostra consueta intervista in diretta. Questa volta il protagonista sarebbe stato Michele Pirro, che avrebbe risposto in tempo reale alle vostre domande poco dopo la conclusione della gara della MotoGP. Purtroppo, a causa di un briefing tecnico più lungo del previsto -che in quel momento aveva la priorità su tutto il resto- Michele Pirro non è potuto essere disponibile per la diretta streaming. Peccato per chi aspettava l’intervista live per fare le domande, mentre a chi ne aveva già postate abbiamo promesso che Michele avrebbe risposto in altra maniera. Eccoci quindi giunti al momento in cui Pirro soddisfa la vostra curiosità: di seguito le risposte ai quesiti che ci avete inviato. Nell’attesa speriamo che vi siate goduti la gallery delle ragazze

 

Domanda di Dada Adriana

Non ti mancano le gare? Quando ti rivedremo correre in un campionato completo?

Sicuramente correre è il desiderio di ogni pilota e non nascondo che mi piacerebbe correre un campionato completo. Al momento in Ducati c’è la priorità di sviluppare la moto il più velocemente possibile e per questo ci stiamo impegnando moltissimo. L’arrivo dell’Ing. dall’Igna ha dato una direzione concreta allo sviluppo e tutti noi confidiamo nella sua grande esperienza e professionalità. Tuttavia ci sono fattori da considerare, quali i regolamenti che sono cambiati e il fatto che in futuro gli pneumatici non saranno più Bridgestone ma Michelin. Lo scenario è in continua evoluzione e per noi potrebbe essere un vantaggio.

 

Domanda di Bandolero Loco 

Considerando che tu fai il tester di Ducati: come mai Andrea Iannone riesce ad essere così incisivo con una Ducati Pramac mentre Dovizioso e Crutchlow hanno delle difficoltà? Lo stile di guida fa davvero tutta questa differenza su una Desmosedici?

Sicuramente Iannone sta facendo molto bene ed è bravo a sfruttare le potenzialità della gomma morbida nelle prove. Non credo che Dovizioso sia più in difficoltà di Iannone, perchè in gara è sempre stato più concreto. Inoltre la procedura di qualifica falsa un po' i valori e in gara tutto torna ad essere più veritiero. L’esempio è la prestazione di Valentino Rossi, partito decimo ma in grado di salire sul podio. Per quanto riguarda Cal, deve ancora prendere confidenza con la moto che tutti gli altri guidano da più di un anno.

 

Domanda di Pier Francia Peio 

Tu che sei stato da entrambe le parti della barricata, mi spieghi brevemente le affinità e le differenze tra il pilota e chi come te sviluppa la moto e la collauda?

Fare le gare ti permette di lavorare esclusivamente per migliorare il feeling con la moto ed ogni modifica è orientata alla performance pura. Ottenere un tempo migliore o un passo più veloce e costante è il parametro che conferma che gli interventi sulla moto sono andati nella giusta direzione. Collaudare significa anche concentrarsi su particolari aree della moto e molto spesso hanno l’obiettivo di portare informazioni “pure” ai tecnici e non necessariamente performance in termini di tempo sul giro. C’è da dire anche che il livello della MotoGP è altissimo e solo correndo al ritmo di gara ti porta ad avere quella condizione ottimale per esprimerti al 100%.

 

Domanda di Leonardo Campobello 

Valentino vorrebbe che le GP fossero autolimitate a 320 km/h perché non ha nessun senso andare a 350. Tu cosa ne pensi? 

Effettivamente 350 km/h sono moltissimi, ma è anche una caratteristica della nostra moto. Tuttavia non credo che cambi molto andare da 350 a 320 sono due valori comunque molto alti e i rischi ci sono in entrambi i casi.

 

Domanda di Gabriele Bresciani 

A me la MotoGP non piace, secondo te cosa manca al campionato per interessare anche chi, come me, ha la passione per la moto ma non è attirato dai GP?

Questione di gusti. La gara di domenica al Mugello è stata bellissima secondo me. L’ho rivista e devo dire che per battere un Lorenzo come quello di domenica c’è voluto un Marquez straordinario. Anche Valentino che ha provato in tutti modi a chiudere il gap, credo che sia stato per il pubblico uno spettacolo emozionante.

 

Domande di Gianluca Piperno 

Ritengo il collaudatore importante come il pilota impegnato nel campionato, quanto peso hanno le tue considerazioni ed i tuoi test sullo sviluppo finale della moto che andrà in gara? Quanto Pirro c'è nella moto schierata in gara?

Dal punto di vista tecnico le informazioni sono condivise, per questo saranno le considerazioni di tutti i piloti a mettere le basi sulla prossima moto. Poi ogni pilota mette a punto la moto in funzione del proprio stile di guida e di ciò che vuole ottenere, sia che si tratti di un giro singolo (time attack) o passo gara.

 

La tua carriera di pilota ci racconta di sacrifici e gavetta. Tanta. Ma anche di flessibilità e grandi capacità di adattamento a moto anche molto diverse fra loro. Queste capacità ti vengono riconosciute da Ducati con l'ingaggio come collaudatore. Quindi ti chiedo, al di là degli attestati di stima e delle soddisfazioni personali, ti manca l'investitura a "Pilota ufficiale?" Senti di poter affrontare una stagione completa da pilota nella MotoGP o ritieni di essere più utile e proficuo come collaudatore?

Mi sento a tutti gli effetti un pilota ufficiale e Ducati ha espresso nei miei confronti grande considerazione. Al momento abbiamo la priorità di lavorare allo sviluppo e tutte le energie sono concentrate su quello. Se ci sarà l’occasione cercherò di farmi trovare pronto a correre anche tutto il mondiale.

 

Domande di Michele Frigerio 

In queste ultime gare Iannone sta facendo la differenza rispetto ai due Ducatisti ufficiali, state provando cose differenti o è Iannone a fare la differenza?

Iannone è molto bravo a sfruttare la gomma morbida ma le prestazioni in gara non sono tanto differenti da quelle di Dovizioso. Credo che il risultato di domenica al Mugello lo confermi.

 

C'è chi dice 349,6 km/h, chi 354, la Brembo addirittura 361! Ma non sarebbe meglio per la Ducati concentrarsi sulla guidabilità? Tu che sei il collaudatore cosa ci puoi dire?

È quello che stiamo cercando di fare e che contiamo di riuscire a fare. Chiaramente abbiamo meno esperienza degli altri su alcuni particolari come il telaio in alluminio che Ducati ha adottato quando arrivò Valentino. Bisogna tenere in considerazione che la Desmosedici è nata con un telaio a traliccio e poi con un motore portante, solo successivamente si è arrivati al perimetrale di alluminio.

 

Domande di Cornelius Reed 

Un collaudatore che fa una gara la fa per collaudare in corsa o per cercare di vincere?

Un collaudatore fa delle prove e dei test. Un pilota fa la gara! Quando si fa una gara si entra in un automatismo diverso dal collaudatore. Le procedure e i tempi per mettere a punto in funzione delle condizioni della pista si accorciano e bisogna essere estremamente concentrati su ciò che sta accadendo, con l’obiettivo di fare una performance pura.

 

Cosa cambia nella mentalità di un pilota quando dallo status di collaudatore passa a quello di pilota? sapendo che comunque non vincerai, tiri al massimo o un po' di voglia di risparmiare la moto (e magari anche te stesso) ti rimane?

Sicuramente correre da pilota dà stimoli maggiori e ti spinge più verso il limite. E comunque a giocarsi la vittoria in MotoGP al momento sono in pochi, anzi pochissimi.

 

Dicci la verità: anche se avete girato solo in 4 fa sempre effetto vedersi in cima a una classifica della MotoGP... Mi riferisco alle Prove Libere 2, ovviamente.

Certo! Ci sono condizioni in cui il livello delle prestazioni si appiana e potrebbe succedere anche che alcune condizioni particolari si presentino in gara, per questo ho preferito uscire lo stesso.

 

Domanda di Valchisun Cota 

Quali sono gli ultimi aggiornamenti sulla GP14 e la differenza tra la moto che utilizzi te e quella delle due prime guide?

Al momento non ci sono grandi differenze, a parte strategie elettroniche e setting. Siamo abbastanza allineati.

 

Domanda di Antonio Santelia 

Da tuo conterraneo so che il nostro coriaceo carattere da pugliese impulsivo è sempre predominante nelle nostre scelte, ti chiedo ti sei pentito di scendere da una perfetta Honda per andare a soffrire su una si bellissima Ducati ma tanto difficile per tutti i piloti MotoGP?

Ho preso questa decisione sapendo che avrei lavorato al centro di un grande progetto e con una grande azienda, che fa parte di uno dei più grandi Gruppi del mondo. Il Gruppo Audi Wolkswagen.

 

Domande di Fabio Avossa 

Pensate che con l'adozione degli pneumatici da 17" e, probabilmente, con carcasse e mescole di diversa filosofia, Ducati possa trovarsi meglio o non piuttosto vedersi i piani un po’ stravolti ora che state pensando a rivoluzionare la moto per il 2015 e invece già vi trovate a dover pensare a qualcosa di diverso per il 2016? Non c'è il timore che la vostra attenzione possa essere rivolta direttamente al 2016?

Ogni cambiamento per noi può essere un’opportunità! Ma lo vedremo solo quando si proveranno.

 

La Ducati trae qualche vantaggio dal disco da 340 mm?

Personalmente non credo, ma è anche una sensazione soggettiva.

 

Si potrebbe tentare una strategia con gomme soft, inizio gara attendista e poi attacco finale?

Bisogna valutare bene, ma potrebbe essere una strategia.

 

Ci puoi rivelare qualcosa sul "marchingegno" che è montato sul codino? È veramente un mass damper?

Su questo aspetto non posso esprimermi…

 

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