Gara 1 parte veloce ma non si finisce nemmeno il primo giro. Piove e viene data bandiera rossa dopo la caduta di 4 piloti. La gara viene interrotta e ripartirà “wet”, ma buone parti della pista sono asciutte, quindi i team hanno il dilemma di che gomme usare. Alla fine quasi nessuno monta le “rain”. Con un’eccezione importantissima in Kuba Smrz, che parte dalla pole con le Rain scommettendo sulla pioggia battente.
SECONDA PARTENZA: CHECA SCAPPA
La gara riparte e Checa si porta in testa, ma per la prima parte della gara si alternano davanti proprio lo spagnolo, Sykes, Haslam e Baz. Anche Camier è arrembante, ma di fatto i primi 12 piloti stanno in fila scambiandosi le posizioni almeno fino al 5° giro. È in questo momento che Checa ripassa in testa, mentre dietro si danno battaglia Melandri, in rimonta, Biaggi, Baz, Camier e Haslam. E i i piloti partiti con la rain (Guintoli e Smrz) cominciano ad essere raggiunti e doppiati. È una beffa, dato che proprio in questo giro ricomincia a piovere leggermente.
AUMENTA LA PIOGGIA, AUMENTA LO SPETTACOLO
Si va avanti tra sorpassi e controsorpassi fino al 13° giro, quando la pioggia aumenta e Checa rallenta vistosamente permettendo agli inseguitori di tornargli sotto. Haslam, Sykes e Camier “lo vedono” e spingono al massimo, fino a quando Haslam lo passa portandosi in testa, seguito anche da Baz, Sykes e Camier. Cade la pioggia: non sufficiente a bagnare sul serio la pista, ma abbastanza a far chiudere un po’ il gas a chi non si sente sicuro. Le traiettorie si fanno a dir poco fantasiose, i sorpassi si susseguono ad ogni curva, con Michel Fabrizio che risale fino alla terza posizione.
FINALE PAZZESCO
Ora piove davvero, ma la gara è “wet”, quindi non viene certo fermata. Ai piloti non resta che guidare sulle uova con le slick, con un occhio agli avversari e al risultato di gara, ma i sensi tutti allertati per restare in piedi. Il primo pilota ad andare per terra è Camier, mentre Haslam prende il largo, Badovini supera il compagno di team per il terzo posto e Loris Baz prova a farsi sotto al pilota inglese della BMW per la vittoria. A 3 giri dal termine Badovini è 2° e, tra una scodata e l’altra, tenta addirittura di andare in testa. La pioggia sconvolge ogni pronostico. Si va pianissimo, ma ogni 10 metri cambiano le posizioni.
ITALIANI SU E ITALIANI GIÙ
A 2 giri dalla fine in testa c’è Baz, seguito da Badovini e Fabrizio, che si porta addirittura al comando. Biaggi cade rovinosamente all’entrata del rettilineo di arrivo mentre Rea e Badovini riprendono Michel. Lotta furibonda per il podio, con Baz che vince, Fabrizio 2° e Badovini 3°. Ayrton perde il posteriore e cade appena dopo aver tagliato il traguardo, facendo cadere anche Rea. Una cosa mai vista: piuttosto si cade ma non si chiude il gas!
Dopo lo “zero” di Biaggi, si riduce il distacco tra il romano e il suo più immediato inseguitore, Melandri, ora a -12 (271,5 contro 259,5 punti). Anche Checa recupera 3 punticini su Sykes.
Tra qualche ora Gara 2 (Orari TV)
Silverstone - Campionato Mondiale Superbike Classifica Gara 1
1. Loris Baz 40'46.128 KawasakiZX-10R (Kawasaki Racing Team)
2. Michel Fabrizio 40'46.511 BMW S1000 RR (BMW Motorrad Italia GoldBet)
3. Ayrton Badovini 40'46.587 BMW S1000 RR (BMW Motorrad Italia GoldBet)
4. Jonathan Rea 40'46.667 Honda CBR1000RR (Honda World Superbike Team)
5. Carlos Checa 40'47.140 Ducati 1098R (Althea Racing)
6. Leon Haslam 40'48.747 BMW S1000 RR (BMW Motorrad Motorsport)
7. Marco Melandri 40'52.251 BMW S1000 RR (BMW Motorrad Motorsport)
8. Tom Sykes 40'55.298 KawasakiZX-10R (Kawasaki Racing Team)
9. Davide Giugliano 41'05.150 Ducati 1098R (Althea Racing)
10. Eugene Laverty 41'05.215 Aprilia RSV4 Factory (Aprilia Racing Team)
11. Maxime Berger 41'15.968 Ducati 1098R (Team Effenbert Liberty Racing)
12. Lorenzo Zanetti 41'16.286 Ducati 1098R (PATA Racing Team)
13. Hiroshi Aoyama 41'30.350 Honda CBR1000RR (Honda World Superbike Team)
14. Chaz Davies 42'06.515 Aprilia RSV4 Factory (ParkinGO MTC Racing)
15. David Salom 42'28.826 KawasakiZX-10R (Team Pedercini)
