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15 February 2013

Torna in sella dopo una doppia amputazione

Riprendiamo questo video per parlare di quei motociclisti che non si fermano davanti a nulla, nemmeno quando andare in moto potrebbe sembrare impossibile

Torna in sella dopo una doppia amputazione

Alan Kempster ha perso entrambi gli arti destri, gamba e braccio, in un incidente stradale. Un ubriaco lo ha colpito mentre Alan era in sella alla sua moto. A 48 anni è riuscito a ricominciare a guidare con l’obbiettivo di vincere una gara e ce l’ha fatta! Ma questa non è una storia eccezionale, è un esempio di come passione e impegno possano portare ovunque…anche in sella ad una moto!

IN MOTO. COMUNQUE
Diverse volte vi abbiamo parlato anche di un motociclista “nostrano”, Fulvio Marotto, che dopo aver perso gli arti inferiori e le dita delle mani a causa di una malattia degenerativa, ora guida come chiunque altro grazie a delle protesi che si è autocostruito. Se vi interessa approfondire l’argomento, vi raccontiamo di una nuova associazione che in Italia si interessa di questo argomento. “Diversamente disabili” è nata dal desiderio di due motociclisti – uno privo della gamba e uno del braccio – di partecipare insieme ad una gara di Endurance al Mugello. Lo hanno fatto ed ora il loro obiettivo è quello di riportare in sella altri motociclisti che come loro hanno subìto menomazioni.

Diversamente Disabili si presenta stasera 15 febbraio 2013 nella discoteca Noir Bellavita di Montecatini Terme (la locandina nella gallery) e saranno presenti il medico del Motomondiale, Claudio Costa, il pilota Dario Marchetti e la modela pilota Wiktoria Ziaja. La serata inizia alle 21 con la cena di gala e poi dalle 23.30 con la serata in discoteca. Per tutte le info diversamenteabili@gmail.com.
 

Diversamente Disabili, inoltre, organizza:

1) una Scuola Guida dedicata anche ai ragazzi diversamente abili che vogliono avvicinarsi o ritornare sulle due ruote;

2) un Team di piloti “speciali", pronto a schierarsi nel Trofeo Bridgestone, ovvero uno dei principali Trofei Nazionali motoristici nella prossima stagione agonistica;

3) una Onlus, con la finalità di fare prevenzione e formazione sui temi che riguardano la sicurezza stradale, oltre che incentivare lo sport motociclistico per diversamente abili. E fornire assistenza alle persone e alle famiglie che devono affrontare le loro stesse problematiche.

 

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