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Il piacere delle vibrazioni

Oggi le moto non vibrano più. O vibrano molto poco. E quando sentiamo un leggero tremolio sul manubrio o sulle pedane, diciamo: peccato per le vibrazioni. Ma sono davvero un difetto così grave?

Il piacere delle vibrazioni

Tornate indietro nel tempo e pensate alla prima volta che siete saliti su un motorino. Se avete fatto il percorso normale era un cinquantino due tempi. Cosa ricordate di quel momento che - se siete qui a leggere queste note - vi ha segnato la vita? Innanzitutto l'emozione, mista a timore. Poi la strana sensazione di potenza, la spinta che arriva da quell'affascinante aggeggio che si chiama motore. Io ricordo anche le vibrazioni. Perché prima di mettere il sedere sul portapacchi d'acciaio del Benelli Gentleman di mio papà non le avevo mai provate. Certo, avevo viaggiato in treno, in auto, in bicicletta. Mezzi completamente diversi che hanno però in comune due cose: si muovono e non vibrano.

 

LA VIBRAZIONE DELLA VITA

Sulle auto il motore non sapete manco dov'è. Lo scoprite dopo che avete aperto i vari cofani. Sul motorino e sulle moto ci siamo seduti sopra, lo teniamo in braccio. E così si avverte quella magica vibrazione, capace di esprimere vita, potenza. Allora quella prima volta, tra le tante sensazioni, ecco che ho associato le vibrazioni al movimento, alla magia del motore. Moto - vibrazioni, per me è un binomio inscindibile.

 

CON IL TEMPO SI SONO ESTINTE

Poi succede che con gli anni non fai più caso a queste vibrazioni. Ci sono, le senti, fine. Poi le avverti sempre meno: infatti con lo sviluppo tecnico piano piano sono sparite, i grossi monocilindrici di oggi vibrano poco, già le bicilindriche non vibrano più. La prima moto che ho guidato sulla quale le vibrazioni erano sparite del tutto è stata la Kawasaki GPZ900R, un motore elettrico. Aveva perso un po' di carattere? No, perché ne arrivava a tonnellate da altre cose, le prestazioni, la guida, l'emozione della velocità. Non vibrava, ma pazienza.

 

STANNO BENE MA BISOGNA MERITARSELE

Tra le moto che vibrano sul serio mi ricordo le Harley-Davidson Softail con il 1340 Evolution. Fino a 80 km/h si resisteva, ai 120-130 era un martello pneumatico. Ricordo di un viaggio in autostrada con una Springer: dopo 40 chilometri sarei sceso, mi sarei tolto gli stivali e grattato i piedi con una raspa. E le mani? Anestetizzate. Fin troppe per una moto da turismo. Invece sulla Night Train che nel '98 ci aveva dato Carlo Talamo, stavano a pennello. Quella moto era terribile: incazzata nera, con un manubrio stretto che da fermo ci voleva il servosterzo, la forcella così distesa che nelle rotonde cascavi giù, gli scarichi aperti sfondati e le vibrazioni da paura: era una cosa stupenda. Eh sì, Carlo ci sapeva fare. Nel 2000 sono arrivati i nuovi motori Twin Cam con i contralberi. Ho provato la nuova Night Train: non c'è dubbio il comfort era molto migliorato, ma il fascino era andato a farsi benedire. Quell'anno, appena si sparse la voce che sarebbero arrivate le nuove Harley perfettine, in una giornata si sono svuotati i concessionari. I vecchi vibranti Evolution sono andati a ruba. Questione di gusti, ovvio, al mondo ci sarà sempre un manipolo di scriteriati che amano farsi massacrare dalle vibrazioni. Masochisti? Mah, io non me la sento di dar loro torto.

 

ERANO SPARITE, A MONZA LE HO RITROVATE

Con il tempo ci hanno tolto le vibrazioni e non ce ne siamo accorti. Pian piano i motori sono migliorati e oggi difficilmente c'è questo problema. Eppure nel '90 c'erano ancora. In quel periodo avevo una spettacolare Suzuki GSX-R 1100, che due anni fa ho ritrovato con grande piacere a Monza. Nel giugno 2011 Bruno Moto (www.brunomotoracing.com) ci porta in pista una special fatta proprio su quella base. Oltre all'emozione di aver ritrovato la mia vecchia moto, ho riscoperto le vibrazioni. Caspita, le avevo dimenticate! Ma sapete una cosa? Mica erano fatidiose, anzi. Davano un piacere mostruoso, quel motorone cattivo, tutto nervi che scalpitava e vibrava sotto il sedere dava un gusto speciale. Che carattere! Belle, belle queste vibrazioni! C'è il video in fondo all'articolo: le vibrazioni non si sentono, ma il bellissimo sound sì. 

 

LA MAGIA DELLE BIELLETTE

Le Guzzi non vibravano tanto, la nuova California 1400 non vibra per niente, quel nuovo sistema con i sostegni elastici e le biellette funziona perfettamente. Da fermi, e dico per fortuna, il maxi bicilindrico si sente che è vivo, ti sballotta qua e là, inclina la moto da una parte quando dai gas, come prima. Così ti ricordi che c'è il motore. Tutto però è morbido, ovattato. Mentre vai senti qualcosa, in autostrada non senti niente. Non è una cattiva soluzione, perché in autostrada chi le vuole le vibrazioni? Domanda (alla quale non so rispondere): sarebbe meglio che ci fossero un po' di quelle vibrazioni di una volta o darebbero solo fastidio?

 

SONO SOLO SENSAZIONI

Oggi è giusto che non ci siano le vibrazioni, sulle turistiche perché abbassano solo il comfort; sulle sportive perché il carattere arriva dai 170 CV che oggi - come minimo - ci offrono. Quindi io personalmente non mi lamento di questa scomparsa. Però se devo pensare con affetto ai bei tempi andati mi vengono in mente il portapacchi del Gentleman, il manubrio del mio primo motorino, il Mini Bike, sempre Benelli e una rugosa manopola Magura di una KTM 125, dalla quale sono sceso tremante. Un po' per le vibrazioni, un po' perché guidare un'enduro da competizione dopo due anni di cinquantino è stata una bella scoperta. 

 

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