di Mario Ciaccia - 27 September 2017

Nel Monferrato tra castelli e colline

Nel Monferrato con con una Triumph Tiger 800 XR. Un itinerario in Piemonte in una terra di castelli e di vini Patrimonio dell'Unesco. Un posto ideale per girare in moto in autunno, tra colline, vigneti e (con un po' di fortuna) grandiose viste sulle Alpi

Il nord da est a ovest

Dopo aver raccontato tutto il bello di viaggi in moto in Puglia, Calabria e Sardegna, ci siamo spostati più a nord, proponendo itinerari in Emilia Romagna e poi, da est a ovest, in Friuli e Lombardia. Proseguendo verso occidente, oggi parliamo di Piemonte. Precisamente di Monferrato, territorio ricco di sorprese per chi ama la natura, il buon cibo, il buon vino, la cultura, la storia. E ovviamente le belle strade, perché in un viaggio in moto il divertimento nella guida è un aspetto fondamentale. La parola a Mario Ciaccia (qui le foto del viaggio).

Il bello della pianura (e dintorni)

Patrimonio dell’Umanità

Il termine "Monferrato" potrebbe derivare dal latino "Mons Ferax" (monte fertile) o "Mons Ferratus" (dai ferri lasciati dai conquistatori romani), dall'italiano "Monte Farro" (per via delle coltivazioni) o dal piemontese "Mun Frà" (riferito alla leggenda di un cavallo ferrato con dei mattoni!). Questa zona è famosa per la bellezza del paesaggio, per l'abbondanza dei castelli e per il culto del vino, con intere colline coltivate a viti e cantine scavate nel tufo piene di vini DOC tipo Barbera, Grignolino, Rubino, Gabiano, Malvasia, Bonarda, Freisa, Moscato e Barbesino. Per questi motivi, nel 2014, il Monferrato, le Langhe e il Roero (che formano, tutti insieme, il tessuto collinare tra Po e Liguria) sono stati inseriti nella lista dei luoghi patrimonio dell'umanità dell'Unesco.

Se la moto è troppo bella

Castelli, castelli ovunque!

Comunque, quel giorno in Monferrato Luca era tutto contento, la crisi era al di là da venire. Su queste colline si gode a guidare la moto, affrontando tornanti, “esse” ed ampi curvoni. Arrivi in cima e, magari, attraversi un paese con case bellissime, piazzate su entrambi i lati della strada, come nei film di cow boy: un esempio su tutti Cantavenna, dove si trova l'antica Locanda del Rubino. Scollinare significa anche avere la visione su qualche castello: è impressionante quanti ce ne siano, sempre in posizione strategica, generalmente ben conservati e con l’immancabile torre di difesa ed avvistamento. In questo giro abbiamo iniziato subito con quello di Casale Monferrato (1357), a pianta esagonale, in riva al Po. Avremmo toccato, in teoria, il castello medioevale di Pontestura, ma di lui resta solo il prato che lo ospitava. Poi abbiamo iniziato a salire sulle colline, sempre stando vicini al Po, ma vedendolo dall'alto, rimanendo ammirati dallo spettacolo della Pianura Padana completamente allagata dalle risaie, con i paesini simili ad isole e le Alpi innevate di sfondo. Ecco quindi i castelli di Camino (nato intorno all'anno 1000 e rimaneggiato fino al Settecento) e di Gabiano (risalente all'VIII secolo e modificato fino al Novecento).

Il Cervino ci sovrasta

Una pianura asimmetrica

Compagna di viaggio

La Triumph Tiger 800 è un'enduro stradale con una ciclistica non estrema (ruota anteriore da 19) e quote di compromesso tra stabilità e maneggevolezza, con un motore dall'erogazione sempre piena e piacevole, tanto ai bassi quanto agli alti regimi (magia del tre cilindri). La posizione eretta la rende comoda e permette di guardare il paesaggio, con un ottimo controllo nelle curve strette. Per un giro di questo tipo è perfetta. La versione utilizzata in questa occasione non è la più recente (che vedete invece qui), che è stata arricchita di parecchi accessori di solito riservati alle 1200 (come la Tiger Explorer, per restare in Triumph), come manopole e sella riscaldata, controllo di trazione e un motore che consuma molto poco (ad esempio, per il viaggio in Cornovaglia abbiamo usato la più recente Tiger 800 XCx). Il guadagno in termini di maneggevolezza, rispetto a una 1200, è sensibile. Calano la protezione aerodinamica e le prestazioni ma, quando si hanno quasi 100 CV con un bel tiro ai bassi regimi, c'è poco da lamentarsi.

Dove mangiare

Da gustare

Dove dormire

Da vedere: abbazia di Vezzolano

  • Vezzolano, 34 Albugnano (AT)
  • Tel. 011.99.20.607
In una piccola valle dell’astigiano, si trova il più importante monumento romanico del Piemonte: l’Abbazia di Vezzolano. La leggenda (priva di qualunque riscontro), vuole che sia stata fondata per volere di Carlo Magno nel 773: colto da una crisi epilettica nel corso di una battuta di caccia nei pressi di Albugnano, a guarigione avvenuta, Carlo avrebbe ordinato di far erigere un’abbazia in onore della Madonna. È possibile effettuare un visita all'abbazia e al chiostro liberamente con biglietto d'ingresso gratuito oppure a pagamento grazie a una visita guidata in gruppo di circa un'ora, a cura dell'Associazione Culturale La Cabalesta.

Le 3 cose da fare

  • Way point: Motociclismo con Garmin, azienda leader mondiale nella tecnologia GPS, vi segnala, numero dopo numero, i migliori way point del viaggio. In questo caso N45 04.725 E7 58.196 del castello di Camino, uno dei più belli.
  • Panorami: il Belvedere Motta ad Albugnano: dalla vetta del Monferrato si vedono tutte le Alpi. Da Cantavenna e Rocca delle Donne viste sul Po.
  • Visite: il castello di Casale Monferrato e l'Abbazia di Vezzolano sono tra i siti culturali più interessanti della zona.

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