Iniziando la risalita lungo la costa meridionale incontriamo Penzance e il suo lungomare vittoriano. Qui c’è la più importante flotta di pescherecci della Cornovaglia, ma di turisti se ne vedono pochi, nonostante il fascino marinaro autentico e i prezzi più bassi della regione. Da qui la A30 prima e la A394 poi sono lingue d'asfalto regolari e con poche curve, comunque godibili. Alla nostra destra la St Michael's Mount, incoronata da un'abbazia benedettina (
www.stmichaelsmount.co.uk), emerge dalle acque di Mount's Bay, nelle ore di bassa marea è raggiungibile attraversando a piedi una strada rialzata lastricata di ciottoli. Passiamo radenti alla Lizard peninsula, storico covo di contrabbandieri e teatro di numerosi naufragi, ora piccolo paradiso di insenature e villaggi dai tetti di paglia, un luogo in cui vale la pena perdersi in traiettorie casuali. Da Falmouth la A394 ci porta fino a Penryn e da lì la A39 risalire verso est. All'altezza di Carnon Downs svoltiamo sulla B3289, immersa in faggete infinite, e attraversiamo il fiume Fal caricando le moto su un traghetto a catena (King Harry Ferry,
www.falriver.co.uk solo andata £5). Entrati nella penisola di Roseland il paesaggio cambia drasticamente: guidiamo in un paradiso verde e ondulato, dove le strade (a volte strettissime) s'infilano in siepi alte che contrastano la forza del vento. Dopo una notte a St. Austell, concludiamo il viaggio con la visita ad un posto stupefacente: l'Eden Project, la più grande e avveniristica serra del pianeta, nonché simbolo più famoso della Cornovaglia (più avanti approfondiamo). Pioggia e nebbia non ci hanno abbandonato, ma la Cornovaglia è meravigliosa anche così, con le sue atmosfere da romanzo fantasy.