Motociclismo d'epoca

p.i. 04/04/2023 ISSN 1123-4571 Anno 29 - numero 3 - mensile - Aprile 2023 - 8,20 in Italia Ossa Yankee 500 La Spagna fatica a pensare in grande

2 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 Sommario p.i. 04/04/2023 ISSN 1123-4571 Anno 29 - numero 3 - mensile - Aprile 2023 - 8,20 in Italia Ossa Yankee 500 La Spagna fatica a pensare in grande Copertina.indd 1 28/03/2023 10:23:33 10 28 62 72 Anno 29 - numero 3 - Aprile 2023 4 LA FOTO 6 NEWS 10 NORTON RGC TWIN SPECIAL E RGC AUSTIN FOUR di Alan Cathcart 28 SUZUKI TS 400 di Gualtiero Repossi 42 OSSA YANKEE 500 di Massimo Pescia 62 ABBIGLIAMENTO VINTAGE PARTE 2 di Marco Riccardi 72 ACE CAFE LONDON di Gualtiero Repossi • In copertina: Ossa Yankee 500. Nata enduro per gli States, diventa una stradale che usa un vivace bicilindrico 2T. Ma arriva troppo tardi. (foto di Gianluca Bucci)

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3 84 108 130 MOTOCICLISMO D’EPOCA via Polonia 7 - 20157 Milano - tel. 02-40321100 - www.motociclismodepoca.eu Stampa: TIBER Spa via della Volta 179 - 25124 Brescia Distributore: SO.DI.P. Spa via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel 02/660301 Distributore per l’estero: SO.DI.P. Spa via Bettola 18 - 20092 Cinisello Balsamo (Mi) Tel +39 02/66030400 - Fax +39 02/66030269 e-mail: sies@sodip.it - www.siesnet.it Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1, LO/MI. © Copyright 2023 Sportcom s.r.l. Milano. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non si restituiscono. SPORTCOM S.R.L. via Felice Orrigoni 4 - 21100 Varese Tel. 333/5633002 AMMINISTRATORE UNICO Noemi Tedeschi DIRETTORE GENERALE Enzo Lucibello COMEDI S.r.l. Via Polonia 7 - 201257 Milano - tel. 02-87175030 info@comedi.it - www.comedi.it PER LA PUBBLICITÀ SU m 84 ENCICLOPEDIA TECNICA DELLA MOTOCICLETTA 98 ELENCO PROVE & RIEVOCAZIONI 108 DOSSIER ”NESSIE” di Alan Cathcart e Gualtiero Repossi 130 IL NUOVO MUSEO MOTO GUZZI di Marco Riccardi 144 MODELLISMO 146 LIBRI & VIDEO 148 LE NOSTRE QUOTAZIONI 166 IL VOSTRO MERCATINO DIRETTORE RESPONSABILE Marco Riccardi CAPOSERVIZIO Gualtiero Repossi HANNO COLLABORATO Paolo Capelli, Alan Cathcart, Massimo Pescia FOTOGRAFIE Gianluca Bucci, Paolo Capelli, Kel Edge, Phil Master, Museo Moto Guzzi, Archivio Motociclismo COORDINAMENTO TECNICO Alberto Origgi SERVIZIO GRAFICO Sabrina Brambilla

NORTON RGC TWIN SPECIAL E RGC AUSTIN FOUR

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 11 Bob Collier è stato un valente tecnico che ha lavorato al Reparto Ricerca e Sviluppo Norton nel secondo dopoguerra. Autore nel tempo libero di numerose special molto interessanti, soprattutto nella scelta dei motori, non ha mai avuto la soddisfazione di veder industrializzato un suo progetto o di trovare applicazione ad una delle sue tante invenzioni Di Alan Cathcart, fotografie di Kel Edge e Archivio Motociclismo, traduzione di Gualtiero Repossi Genio incompreso

28 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 SUZUKI TS 400 La Scrambler dagli occhi a mandorla

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 29 Nata per il mercato americano, dove è stata presentata nel 1971, la Suzuki TS 400 viene importata per la prima volta in Italia quattro anni dopo. Ottimamente rifinita e capace di buoni spunti velocistici, è però lontana dalle prestazioni offerte dalle moto da Regolarità di grossa cilindrata dell’epoca e troppo in anticipo sui tempi per restare coinvolta nel boom delle moto da Enduro di Gualtiero Repossi, foto Archivio Motociclismo

42 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 BICILINDRICHE 2T / YANKEE 500 Z – OSSA YANKEE 500 La Yankee 500 Z in vendita nel 1972 dopo quattro anni di sviluppo. Da questa moto prende corpo il progetto della moto stradale che Ossa presenterà nel 1976 (foto nella pagina seguente).

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 43 Arriva sul mercato nel 1976 da un progetto nato negli USA nel lontano 1968 con ben altri obiettivi. Ormai fuori tempo massimo rispetto a una domanda indirizzata verso altre tipologie di moto, utilizza un bicilindrico 500 cc 2T concepito per una enduro specialistica. Soffrirà di numerosi problemi meccanici e chiuderà la carriera dopo solo tre anni, nel 1979, con poco più di 2.100 pezzi prodotti di Massimo Pescia – foto di Gianluca Bucci e archivio Motociclismo Troppo tardi

62 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 Seconda parte dell’abbigliamento dedicato alla moda che riprende capi e linee ”classiche”. Questo è il turno delle proposte che arrivano dalle aziende motociclistiche di Marco Riccardi, foto Archivio Motociclismo ABBIGLIAMENTO/VINTAGE D'AUTORE Tutto fatto in Casa Che l’abbigliamento sia una parte ”interessante” del business delle due ruote non lo scopriamo ora. Praticamente lo è da sempre, e non parliamo del coinvolgimento delle tante maison che fanno parte del nostro mondo a due ruote. Le nostre Case di abbigliamento sono al vertice di questa industria, che ha nell’Italia il suo atelier più creativo e consistente in termini di proposte, estremamente qualificate in fatto di tecnologia, materiali e sicurezza. Anche le aziende motociclistiche si sono attrezzate per affrontare il settore della ”moda”, quanto il senso di appartenenza al Marchio sia importante, anche in termini di fatturato. Harley-Davidson ne ha fatto una fetta importante dei suoi ricavi, BMW ha un completissimo catalogo al pari di Triumph che onora non solo le Bonnie. Ducati e Guzzi non sono da meno nelle proposte che s’ispirano al passato, e pure la rinata Indian insiste sulla tradizione.

72 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 LA STORIA DELL’ACE CAFE LONDON

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 73 Costruito nel 1938 e bombardato due anni dopo. Ricostruito nel 1948, chiuso nel 1969 e rinato nel nuovo millennio. L’Ace Cafe London è stato il locale simbolo di una generazione e di un movimento, quello dei Rockers, che con le motociclette e la musica rock voleva mettersi alle spalle la Seconda guerra mondiale. Vessati e sfruttati dalla stampa, che ne alimentava futili rivalità, inseguiti dalla polizia, i Rockers ed il loro mitico ritrovo sulla North Circular Road di Londra sono oggi icone di loro stessi e una rodata macchina commerciale di Gualtiero Repossi Live fast, love hard, die young

84 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 Terzo estratto dal primo volume dell’enciclopedia scritta da Abramo Giovanni Luraschi. L’argomento è ancora il motore, presentato in alcune configurazioni che non hanno avuto applicazione in campo motociclistico: motori a cilindro torico, stellare, pulsante, a energia solare, Stelzer e a pistoni assiali LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Enciclopedia tecnica della motocicletta

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 85 Enciclopedia tecnica della motocicletta Volume 1 IL MOTORE I motori a cilindro torico Non si può dire che siano stati molti i motori a cilindro torico progettati e costruiti in questo primo secolo di motori motociclistici. Oggi fra l'altro sembra che l'interesse per questo tipo di motore sia del tutto scomparso. Diciamo innanzitutto che in geometria si definisce toro un solido a forma di anello che si ottiene facendo ruotare una circonferenza attorno a una retta del suo piano, ad essa esterna. Se questa spiegazione vi sembra poco chiara vi diremo che una camera d'aria di un pneumatico, gonfiata a dovere, ha proprio la forma di un toro e come un toro ha la sezione circolare. Nel 1927 Norman Browne progettò un motore a tre coppie di cilindri a segmenti di toro con pistoni arcuati contrapposti, raffreddamento ad acqua e ciclo a due tempi. Tra i vari esperimenti della BSA degli anni Trenta c'è anche un motorino ausiliario di 34 cc con asse centrale fisso e cilindro torico rotante. Il cilindro era diviso in due camere da due corti pistoni fissi che avevano una estremità piatta e una estremità a forma di deflettore. Nelle due camere anulari del cilindro scorrevano invece due pistoni arcuati a segmento di toro che avevano pure una pag. 37 Il motore BSA di 34 cc a due tempi con il cilindro torico rotante: 1) camma dell'i nterruttore di contatto; 2) distributore oscillante; 3) imbiellaggio; 4) luce di travaso; 5) camera di combustione; 6) camera di aspirazione e precompressione della miscela. Nel disegno a destra lo schema del sistema adottato per la trasformazione del moto dei pistoni in rotazione del toro e del sistema di trasmisione. Il motore Omega completo visto in trasparenza. La parola toro, che definisce un solido a forma di anello con sezione circolare, ci viene dal latino torus che in origine significava fune. Il motore rotativo Selwood de1 1961.

108 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 MEAD & TOMKINSON LAVERDA-DIFAZIO E “NESSIE” (1974-1981) Strade alternative

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 109 Al Bol d’Or del 1974 debutta uno strano prototipo, spinto dal tre cilindri Laverda Mille e dotato di una ciclistica poco convenzionale realizzata dal tecnico inglese Jack Difazio. Inglesi sono anche gli artefici del progetto - Mike Tomkinson e i suoi figli - in grado di offrire spunti tecnici interessanti nella “Golden Era” dell’Endurance. La loro moto corre fino all’inizio degli anni Ottanta, passando dal motore Laverda al quattro cilindri Kawasaki, anticipando progetti ben più famosi e blasonati come quelli Elf e Bimota Tesi di Alan Cathcart e Gualtiero Repossi, foto di Gianluca Bucci, Phil Master e Archivio Motociclismo

130 MOTOCICLISMO D’EPOCA 3-2023 Rinnovato per il centenario del Marchio di Mandello del Lario il museo Moto Guzzi presenta oltre 190 pezzi tra modelli di serie, da competizione e prototipi. Oltre a 40 motori di produzione e sperimentali. È stato riordinato per aree tematiche con interventi che hanno richiesto, per riportare le Guzzi all’antico splendore, più di 11.000 ore di lavoro di un team di appassionati tecnici di Marco Riccardi, foto di Gianluca Bucci MUSEI/MOTO GUZZI La Storia siamo noi

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 131 Ci sono musei ipertecnologici, che mostrano con ”effetti speciali” la genesi di un modello o la sua trasformazione. Ci sono altri che tengono in massima rilevanza la ricerca e l’originalità storica. Quello dedicato alla Moto Guzzi è uno di questi e contiene perle preziose, come ci si aspetta da un’azienda che ha più di cento anni sulle ruote delle sue moto. Il fatto poi che questo museo sia inglobato nella fabbrica, che da sempre è in questo luogo sul lago di Como, è un ulteriore vantaggio, anzi una garanzia che la Storia della Guzzi sia rispettata, che la fede dei Guzzisti sia sempre alimentata. Cento anni di passione Il rinnovamento del museo è stato fortemente voluto da Roberto Colaninno, presidente del Gruppo Piaggio, che ha messo a disposizione un budget per rimettere in ottime condizioni tutte le moto, i prototipi, i motori e pure le memorabilia che erano state esposte. Sono occorse 11.000 ore di lavoro, intervenendo su ogni modello. Rifacimenti più o meno ”pesanti” oppure ”minimi”. Ritocchi di colori, cambi di accessori, modifiche ai vari pezzi e pure diverse viti e dadi, il tutto alla ricerca della massima autenticità. Nadir Bortoluzzi, il curatore del museo, è diventato "matto” per confrontare disegni e foto, per stabilire la veridicità di un particolare o di un certo tipo di montaggio. Ogni moto è stata corredata da una scheda tecnica, aggiornata nelle informazioni. Il modello che ha richiesto maggiore dedizione è la bicilindrica 250 del 1946, che è stata sottoposta a 126 ore di intervento. ”Ma quella che mi ha dato più soddisfazione - ci dice Bortoluzzi - è la bicilindrica 500 di Omobono Tenni. Avevamo a disposizione anche la sua tuta in pelle. L’ho portata a casa per cucirla e rimetterla in buone condizioni, proprio come la sua moto”. Alla Norge, la GT 500 del 1928 con la quale Giuseppe Guzzi, fratello del fondatore Carlo, è arrivato sino al Circolo Polare Artico è stato rifatto il colore, il forcellone, il braccio di ancoraggio dell’ammortizzatore. Ai ciclomotori Trotter sono state ricostruite le ormai introvabili carenature dei motori. Ad altre, tante moto, anche i filetti (fatti a mano) sul serbatoio. Ora attendiamo che pure i prototipi e le moto sperimentali abbiano una degna collocazione: lo sarà a fine anno. L’esposizione dedicata alle moto da competizione, disposte in ordine cronologico. In primo piano la straordinaria V8 500 con motore otto cilindri. Nella stessa stanza si trovano anche modelli da record come le piccole motoleggere 65 e 75. Il museo è stato aperto al pubblico nel 1979, nel 2019 viene totalmente rinnovato.

p.i. 04/04/2023 ISSN 1123-4571 Anno 29 - numero 3 - mensile - Aprile 2023 - 8,20 in Italia Ossa Yankee 500 La Spagna fatica a pensare in grande

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