Motociclismo d'epoca

3-2023 MOTOCICLISMO D’EPOCA 85 Enciclopedia tecnica della motocicletta Volume 1 IL MOTORE I motori a cilindro torico Non si può dire che siano stati molti i motori a cilindro torico progettati e costruiti in questo primo secolo di motori motociclistici. Oggi fra l'altro sembra che l'interesse per questo tipo di motore sia del tutto scomparso. Diciamo innanzitutto che in geometria si definisce toro un solido a forma di anello che si ottiene facendo ruotare una circonferenza attorno a una retta del suo piano, ad essa esterna. Se questa spiegazione vi sembra poco chiara vi diremo che una camera d'aria di un pneumatico, gonfiata a dovere, ha proprio la forma di un toro e come un toro ha la sezione circolare. Nel 1927 Norman Browne progettò un motore a tre coppie di cilindri a segmenti di toro con pistoni arcuati contrapposti, raffreddamento ad acqua e ciclo a due tempi. Tra i vari esperimenti della BSA degli anni Trenta c'è anche un motorino ausiliario di 34 cc con asse centrale fisso e cilindro torico rotante. Il cilindro era diviso in due camere da due corti pistoni fissi che avevano una estremità piatta e una estremità a forma di deflettore. Nelle due camere anulari del cilindro scorrevano invece due pistoni arcuati a segmento di toro che avevano pure una pag. 37 Il motore BSA di 34 cc a due tempi con il cilindro torico rotante: 1) camma dell'i nterruttore di contatto; 2) distributore oscillante; 3) imbiellaggio; 4) luce di travaso; 5) camera di combustione; 6) camera di aspirazione e precompressione della miscela. Nel disegno a destra lo schema del sistema adottato per la trasformazione del moto dei pistoni in rotazione del toro e del sistema di trasmisione. Il motore Omega completo visto in trasparenza. La parola toro, che definisce un solido a forma di anello con sezione circolare, ci viene dal latino torus che in origine significava fune. Il motore rotativo Selwood de1 1961.

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