Motociclismo

34 SPECIALE EICMA Kawasaki Tra le quattro sorelle giapponesi è quella che sta spingendo di più con la mobilità elettrica applicata alle moto “vere”. In testa a tutte la prima ibrida in produzione di serie. Ma ci sono anche la Ninja 400 e la nuova piattaforma 500 NINJA 7 HYBRID È la risposta a quanti si domandavano “Ma se tra le auto l’ibrido termico-elettrico è diffusissimo, come mai nelle moto non lo ha fatto nessuno?”. La risposta è che due motori e una batteria occupano più spazio di uno solo, e pesano parecchio, cosa che sulle moto è un grosso problema. Ma Kawasaki ha sfidato questo tabù. La sua ricetta è stata non esagerare con le dimensioni di entrambi i propulsori, per cui quello termico è un bicilindrico in linea di 451 cc e 59 CV a 10.500 giri/min, quello elettrico è molto piccolo e sviluppa 9 CV nominali (12 di picco) e la batteria ha una capacità di 1.370 Wh (in pratica è come due batterie di e-bike). Il tutto ha comunque comportato un peso notevole (dichiarati 227 kg con il serbatoio da 14 l pieno di benzina) e un interasse elevato, come si vede già ad occhio: 1.535 mm, contro i 1.380 mm della Ninja 400 endotermica. I due motori sono collegati da una frizione elettroattuata, che permette di usare il cambio in automatico o in manuale a 6 marce (con comando al manubrio e senza leva della frizione) a seconda delle modalità di guida. In modo Eco-Hybrid, i due motori lavorano insieme ed è possibile usare entrambi i tipi di cambio. PREZZO: stimato intorno ai 12.000 euro DISPONIBILITÀ: gennaio 2024 NUOVO MODELLO DATI 2 cilindri 451 cc 69 CV con e-boost 227 kg o.d.m. Motociclismo / Edizione Straordinaria 2023

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