di Giuseppe Cucco - 21 November 2017

Nuovo codice della strada: la politica appoggia le ragioni della FMI

Al convegno “Nuovo Codice della strada - La via della Convivenza” rappresentanti politici si sono espressi a favore del sub emendamento proposto dalla Federazione Motociclistica Italiana per cercare di non vietare il fuoristrada alle moto

“Nuovo Codice della strada – La via della Convivenza”

Torniamo a parlare dell’emendamento al Codice della Strada approvato dalla IX Commissione Trasporti Camera per modificare gli articoli 2, 3 e 194 del Codice della Strada. Un emendamento che, vi ricordiamo, vorrebbe riservare la circolazione su strade sterrate di larghezza inferiore a 2,5 metri solamente a pedoni, velocipedi e animali. Di fatto è un divieto di circolazione per le moto fuoristrada (ma anche ai 4x4…), un provvedimento che per noi è incostituzionale e che, secondo la FMI, può portare alla morte dell’offroad agonistico e amatoriale, con conseguenze disastrose anche dal punto di vista economico.

Ora, per fortuna, qualcosa sembrerebbe muoversi a favore di noi motociclisti. Pochi giorni fa si è svolto il convegno “Nuovo Codice della strada – La via della Convivenza”, organizzato dalla Federazione Motociclistica Italianaì in collaborazione con il Patrocinio della Camera di Commercio di Arezzo, di Confindustria ANCMA e con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestale.

Il tema erano appunto le modifiche al Codice della Strada, al tavolo dei relatori erano presenti tutti i protagonisti di un confronto che si è rivelato decisivo: l’Onorevole Michele Pompeo Meta, Presidente della IX Commissione Camera dei Deputati (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni), l’Onorevole Marco Donati, Membro della Commissione Camera dei Deputati (attività produttive, Commercio e Turismo), il Presidente della FMI Avvocato Giovanni Copioli, il Colonnello Claudio D’Amico dei Carabinieri Forestale e il Dott. Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale ANCMA. Erano inoltre presenti i rappresentanti di molte associazioni coinvolte come: Confartigianato, associazioni agricole, venatorie, associazione pesca, Legambiente e numerosi Moto Club e addetti.

La politica al fianco della FMI

Dovrebbero decidere le autorità locali

L’onorevole Pompeo Meta ha dichiarato: “Ho recepito le istanze di un settore importante come quello del motociclismo ed ho apprezzato i contenuti ed il metodo usati dalla FMI e dal suo Presidente nel portare avanti queste ulteriori modifiche. Abbiamo convenuto che debbano essere quindi le realtà territoriali e che quindi siano le autorità locali, quelle che hanno conoscenza delle realtà, a decidere la destinazione dei territori. Questo rientra in un più vasto disegno di modifica del Codice della Strada che riguarda la sicurezza con particolare riferimento all’uso dei telefonini da parte di chi guida e di un corretto e aggiornato sistema per far viaggiare in sicurezza i bambini. Mi auguro che adesso l’iter legislativo sia rapido in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura”.

Non possiamo bloccare l’enduro

“Un punto di svolta che ha chiarito le posizioni"

A termine del convegno il Presidente FMI Copioli ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto di questo confronto. Credo che sia un concreto punto di svolta dove le posizioni siano state chiarite. La politica ha recepito le nostre istanze e ci ha apprezzato sia nei contenuti che nei modi con cui in questi mesi abbiamo lavorato senza sosta e lottato per far valere non solo i nostri diritti ma anche quelli di tanti che usufruiscono dei territori. Per questo abbiamo titolato la via della Convivenza contro ogni proibizionismo preconcetto. Adesso sono fiducioso che il nostro sub emendamento riesca a terminare l’iter legislativo e possa passare prima del termine della legislatura. La Federazione non ha il compito e non può decidere per tutti ma ha il compito di sensibilizzare il mondo politico affinché quest’ultimo tenga in considerazione gli interessi ed i diritti di tutti e credo che in questo siamo riusciti perfettamente. Far decidere alle autorità locali era il nostro obiettivo e ritengo sia ragionevolmente anche la cosa più giusta. Continueremo a seguire con meticolosa attenzione la vicenda in modo che le nostre attività sia sportive che territoriali possano continuare a svolgersi nel rispetto delle regole e delle leggi per una vera e produttiva convivenza”.

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