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28 July 2017

Scandaloso: emendamento per vietare le strade bianche alle moto

Approvate in Commissione Trasporti della Camera proposte di modifica al Codice della Strada che penalizzano le moto. Un emendamento propone la definizione di viabilità forestale per cui “sentieri, mulattiere o tratturi siano destinati all'esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali”, vietando così il transito alle moto. La FMI promette battaglia. Passa invece l'uso del “targhino” nelle gare di enduro
1/15 Il calendario 2017 di Motociclismo FUORIstrada

Basta moto sui sentieri?

Dopo la grande conquista dello sconto sul ticket autostradale riservato ai motociclisti, arriva una brutta tegola per la categoria. Ad essere colpiti potrebbero essere gli enduristi. In questi giorni, in commissione Trasporti alla Camera sono passate alcune proposte di modifica al Codice della Strada e leggendo bene il testo dell’emendamento notiamo che le modifiche richieste agli articoli 2 (comma 3) e 3, in particolare al comma 48, sono pensate per escludere il passaggio delle moto (non solo, ma a noi quelle interessano) sulle strade sterrate. In particolare si legge la definizione di viabilità forestale: “sentiero, mulattiera o tratturo: strada che, per caratteristiche dimensionali e tecniche, è destinata all'esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi di cui all'articolo 47, comma 2, per scopi connessi ad attività agro-silvo-pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile, nonché ai fini dell'accesso al fondo e all'azienda da parte degli aventi diritto

In pratica l’emendamento chiede che venga modificato il significato delle parole “sentiero, mulattiera o tratturo” nel Codice della Strada, per vietare il passaggio delle moto e ad altri mezzi motorizzati non inclusi nelle categorie di cui sopra. Subito la FMI si è mossa a difesa dei motociclisti e dell’enduro legale: giudicando questa limitazione illogica e anticostituzionale, ha fatto forte opposizione direttamente in Commissione e continuerà a lottare in sede istituzionale e non. Secondo la Federazione questa “sarebbe infatti una limitazione intollerabile per le tante attività non solo motociclistiche, ma anche un principio sulla cui costituzionalità ci sono già sentenze che dicono il contrario”.
Un emendamento al Codice della strada discusso in questi giorni alla Camera propone di vietare il passaggio alle moto sui sentieri

“Difenderemo con tutte le nostre forze il diritto alla libertà di movimento”

Giovanni Copioli, Presidente FMI
Il Presidente della FMI Giovanni Copioli ha dichiarato: "Davvero sorprendente e inaccettabile questa modifica che vuole ridefinire il concetto di strada tenendo conto solo di una parte della popolazione, ledendo il diritto di percorrenza a chi invece rispetta le regole e la legge. Siamo pronti a dare battaglia e lo faremo con l'aiuto di tutte quelle forze politiche ed istituzionali che ci hanno riconosciuto come parte attiva e meritevole della società civile. Ora più che mai dobbiamo dimostrare unità ad ogni livello per affrontare questo ennesimo tentativo di impedire la legittima pratica del motociclismo. Come abbiamo già fatto con successo in Emilia Romagna siamo pronti anche ad una mobilitazione nazionale. Certamente non molleremo, difenderemo con tutte le nostre forze, il diritto, la libertà di movimento e la pratica sportiva motorizzata”.

Sì al “targhino” durante le competizioni

La targa sostitutiva deve avere fondo giallo, con cifre e lettere nere
Questa inattesa e sorprendente richiesta di modifica al CDS fa passare in secondo piano il fatto che è stato approvato l’emendamento che permette di utilizzare la targa sostitutiva durante le competizioni di enduro. In sostanza la legge permetterà di utilizzare sulle moto da enduro impegnate nelle gare una targa sostitutiva auto-prodotta, costituita da un pannello in PVC adesivo che riproduce il numero di immatricolazione del veicolo. Si tratta dunque di un concreto passo in avanti che consentirà di risolvere i problemi di perdita o di danneggiamento della targa originale che, come ben sappiamo, portano molto spesso ad una onerosa re-immatricolazione della moto stessa. Per essere perfettamente in regola, il targhino "deve avere fondo giallo, che distingue la targa sostitutiva, con cifre e lettere nere che devono mantenere le caratteristiche dimensionali identiche alla targa che si sostituisce, garantendo la visibilità e la posizione richiesta dal regolamento per le targhe originali". Questo provvedimento sarà definitivamente operativo non appena concluso l’iter legislativo.

La FMI ci tiene a ringraziare gli Onorevoli Roger De Menech e Marco Donati, firmatari dell’emendamento, oltre al Vice Ministro Riccardo Nencini che ha posto la fiducia del governo; un ruolo importante lo ha avuto anche l’On. Giorgio Brandolin, che durante i lavori in commissione ha sostenuto questa causa.

Il Presidente Copioli aggiunge: "Sono molto soddisfatto sia come Presidente che come appassionato di fuoristrada. È stato introdotto un importante riconoscimento per chi pratica il fuoristrada e sento davvero di rivolgere il mio ringraziamento a tutte quelle personalità che hanno reso possibile il passaggio di questo emendamento. Adesso però siamo già concentrati sulla battaglia degli Articoli 2 e 3 e proseguirà il confronto istituzionale per il corretto utilizzo del territorio di tutte le categorie. Ci attendono dure battaglie ma siamo pronti a combatterle”.
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