Aprilia Shiver 900, nuda per tutti
Cresce la potenza
Tra le novità presentate da Aprilia allo scorso Salone di Milano troviamo la Shiver 900. Rispetto al modello precedente, la nuova versione della naked bicilindrica di Noale cresce nelle prestazioni, grazie al nuovo motore V2 da 896 cc (lo stesso che troviamo sulla nuova Dorsoduro 900), e si rinnova nell’estetica, ora con sovrastrutture e finiture più curate. Nuova anche la strumentazione e per quanto riguarda l’elettronica arriva il traction control di serie. Dei dettagli di questa moto però vi abbiamo già parlato lo scorso autunno in occasione della sua presentazione ad Eicma (cliccate qui per rileggere l’articolo e per vederla in azione nel video ufficiale delle Casa), quindi ora non ci resta che dirvi come va. Eccovi le prime impressioni di guida; per il test completo e tutti gli approfondimenti vi rimandiamo a Motociclismo di giugno, in edicola in questi giorni. Cliccate qui invece per le foto della prova.
Un’ultima cosa prima di salire in sella, il prezzo: la nuova Aprilia Shiver 900 è già in vendita ad un prezzo di 8.590 euro c.i.m.*. Tre le livree disponibili: grigia, bianca o verde.
*: il prezzo “chiavi in mano” si ottiene aggiungendo al prezzo “franco concessionario” le spese per la messa in strada, che Motociclismo quantifica forfettariamente in 250 euro.
Adatta anche ai principianti
Che la Shiver punti a conquistare un ampia fetta di pubblico lo si capisce subito, appena si sale in sella. La seduta è abbastanza bassa e non ci dovrebbero essere problemi anche per le donne a toccare terra. La prima bella sensazione che percepiamo appena avviato il motore è poi il suo borbottio di scarico, personale, e più gratificante rispetto a quello a volte un po’ anonimo emesso da molte moto giapponesi della stessa categoria. Nel momento in cui dobbiamo spostare la moto ci troviamo davanti ad uno dei piccoli difetti della Shiver: l’ampiezza del raggio di sterzo è limitata. Ma questo handicap scompare appena si ingrana la marcia e si parte, grazie anche alla posizione di guida perfetta, con braccia moderatamente flesse, busto leggermente inclinato in avanti e gambe piegate e ben aderenti alla moto.
Più divertente il nuovo motore, ma…
L’aumento di cilindrata ci regala un bicilindrico davvero godurioso da usare su strada, nulla a che vedere con il vecchio settemmezzo. La nuova unità da 900 cc accetta senza problema la piena apertura del gas fin dai regimi più bassi (cosa impensabile prima) e poi regala una bella schiena ai medi, che si traduce in uscite di curva e allunghi più divertenti. Non stiamo parlando di un bicilindrico di quelli arrabbiati, ma ora abbiamo sotto al sedere un motore completo e maturo. Peccato che fermi al semaforo il calore trasmesso al pilota sia davvero fastidiso… Ma ce ne scordiamo in fretta appena ripartiti, grazie al divertimento che sa regalare la straordinaria elasticità del motore.
Tra le curve la Shiver non spicca per maneggevolezza, eppure si lascia condurre facilmente e con piacere da una svolta all’altra. Sembra correre su di un binario, grazie al rigore della sua ciclistica e alle sospensioni tarate a puntino (il giusto compromesso tra comfort e sportività). Buona la potenza dell’impianto frenante, ben assistito dall’ABS, mai troppo invasivo. Nulla da dire nemmeno sul TC, che funziona a dovere.
Per tutti rilevamenti strumentali delle prestazioni (a cura del nostro centro prove, ovviamente), correte a prendere Motociclismo di giugno!
Abbigliamento
Per questa prova abbiamo utilizzato:
- Casco: LS2 Breaker
- Giacca: Clover Airblade-2
- Guanti: Clover Raptor-2
- Pantaloni: Clover Jeans SYS-3
- Scarpe: TCX 24/7 Vintage Seriess X-Blend Waterproof