24 May 2013

Stelvio: pedaggio solo rinviato, si riaccende la protesta

Il provvedimento tanto discusso, che avrebbe fatto scattare il pedaggio per transitare sulla mitica strada, sembrava fosse sfumato. Invece si tratta soltanto di un rinvio al 2014 e il Coordinamento Italiano Motociclisti torna ad alzare la voce

Stelvio: pedaggio solo rinviato, si riaccende la protesta

Nonostante sia ancora stretto tra la morsa del freddo e della neve e ovviamente chiuso, a differenza di altre strade (cliccate qui per conoscere quelle già transitabili), il Passo dello Stelvio torna a far parlare di sé. La questione, ormai nota, è quella relativa al pedaggio per transitare sul versante altoatesino, inizialmente previsto dal primo gennaio 2013. La situazione si è poi evoluta prima con vivaci proteste e poi con la speranza di veder saltare il provvedimento. Ma sembra che la questione sia ancora tutta da definire e, dopo il rinvio al 2014, il CIM (Coordinamento Italiano Motociclisti) lancia nuovamente l’allarme, urlando il suo fermo “NO” al pedaggio.

QUESTO PEDAGGIO NON S’HA DA FARE
Il CIM in particolare punta il dito contro Luis Durnwalder, Presidente della Giunta della Provincia di Bolzano, che non ha intenzione di demordere nella volontà di applicare la tassa. Sempre secondo il CIM, la cosa desta ancora maggior stupore se si raffrontano gli investimenti eseguiti dalla Regione Lombardia sul versante di sua competenza e lo stato di degrado del versante altoatesino. Inoltre, la richiesta del pedaggio potrebbe poi portare a “pericolose” emulazioni da parte di altre Regioni transalpine.

 

DIRETTAMENTE DA WWW:CIM-FEMA.IT

Ma ecco, nelle vibranti parole che si possono leggere sul sito del Coordinamento, come viene vista la questione dall'associazione.

 

 

La Giunta Provinciale di Bolzano con al suo vertice il molto duraturo Luis Durnwalder NON ha intenzione di demordere nella sua volontà di applicare un pedaggio per l'attraversamento della strada del Passo dello Stelvio! La cosa ha dell'incredibile se si raffrontano gli investimenti eseguiti dalla Regione Lombardia sul versante di sua competenza, e lo stato di degrado del versante altoatesino.

Ci domandiamo il perché una delle zone più ricche d'Italia NON riesca ad avere le risorse per finanziare "interventi di manutenzione e valorizzazione della strada dal punto di vista turistico, ambientale e culturale", come sostiene la Giunta altoatesina?!

Poveretti.... e allora vai con la "gabella medievale" travestita da tassa ecologica, applicata a chi proviene dalle altre "ricche" regioni d'Italia o dalle nazioni confinanti.

Il Coordinamento Italiano Motociclisti DICE NO a questa richiesta che porterebbe a pericolose emulazioni da parte di altre Regioni, sia Italiane che transalpine, e che nel caso delle due ruote sarebbe applicata in modo INDISCRIMINATO parificandoci alle quattro ruote, come è uso fare in questa Nazione!!!

Chiediamo fin da ora ai motociclisti ITALIANI, in primis, ma a TUTTE le associazioni che vogliono VERAMENTE tutelare le due ruote ed un motore, di ATTIVARSI con noi per mettere una LINEA di confine a queste continue vessazioni applicate nei nostri confronti.

E' necessario fare un fronte comune, anche con le associazioni di albergatori e ristoratori del versante lombardo per DIRE NO ad una richiesta UNILATERALE, non motivata in quanto NON necessaria.

Inoltre chiediamo ai media di sostenerci in questa battaglia di difesa dei nostri diritti di mobilità sul territorio NAZIONALE e dare AMPIA diffusione al presente comunicato. Occorre fare qualcosa ADESSO, per fare sentire la nostra voce, la voce dei motociclisti Italiani, poiché fare articoli e interventi dopo che il pedaggio sarà istituito, sarà inutile.

Ricordiamo che la raccolta firme con la petizione online è ancora attiva, e se non lo avete già fatto, potete sottoscriverla ora.

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