Se lo scooter viaggia come un aereo: PGO studia due ruote dotato di motore con valvola a cilindro rotante
Il due ruote con le ali
IL DUE RUOTE CON LE ALI Fra la serie di motori non convenzionali che
potrebbero arrivare in produzione nei prossimi anni vi è anche il motore
RCV (Rotating Cilinder Valve, valvola a cilindro rotante), parente
non troppo lontano dei motori con valvole a fodero impiegati sui caccia
della seconda guerra mondiale. Si tratta in questo caso di una tecnologia
adatta soprattutto alle piccole cilindrate (è infatti già stata impiegata
su alcuni aeromodelli a motore), ma che l’ideatore Keith Lawes vorrebbe
estendere al settore delle due ruote. Interesse per questa soluzione è
stato mostrato dal costruttore taiwanese PGO, sempre interessato alle tecnologie
alternative. Grazie all’interessamento del dottor Chih-tsao Chen,
responsabile
dell’R&D della Casa, possiamo ora fare il punto sullo sviluppo del
progetto.
Il motore RCV dovrebbe, nelle intenzioni di PGO, affiancare e magari sostituire
i 50 e 125 cc destinati agli scooter dei prossimi anni. Se la versione
50 è già in avanzata fase di sperimentazione, il più ambizioso 125 sta
incontrando qualche difficoltà a raggiungere gli standard di prestazione
prefissati.
Precedenti
PRECEDNTI La tecnologia RCV è un’evoluzione di quella delle
valvole
a fodero. In pratica, nel motore RCV al posto delle classiche valvole (‘a
fungo’) c’è un cilindro rotante che apre e chiude alternativamente
le
luci di ammissione e scarico. Negli anni Ottanta già il brevetto GV Technology
aveva mostrato di poter superare i classici problemi di lubrificazione
problematica e di tenuta che affliggevano queste soluzioni, con la
conversione di una Yamaha XT 500 che non ebbe alcun seguito a dispetto
dell’interessante riduzione dei consumi (-30%) raggiunta. Il motore RCV
vuol essere la risposta definitiva, grazie ad un principio coraggioso –
far ruotare la camicia del cilindro – e ad una brillante intuizione
–
una tenuta flottante che compensa sia le dilatazioni termiche che le tolleranze
di produzione.
Come funziona l'RCV
COME FUNZIONA L’RCV L’interesse di PGO è comprensibile,
perché l’RCV
ha diverse caratteristiche che lo rendono interessante per uno scooter.
Il rapporto tra gli ingranaggi è tale per cui la rotazione del cilindro
avviene a velocità dimezzata rispetto a quella dell’albero motore e della
manovella: il motore RCV è così in grado di realizzare un ciclo a 4 tempi
pur con elementi tipici del 2T, come appunto le luci fisse (i fori di
aspirazione
e scarico che sono tappati o aperti dal pistone, anziché da una valvola
come nel 4T). Il fatto che la presa di potenza possa avvenire da un elemento
che ruota a velocità dimezzata rispetto all’albero motore agevola il
lavoro
del CVT e ne aumenta il rendimento. A differenza di una distribuzione a
valvole e molle, poi, il sistema a cilindro rotante assorbe una potenza
bassa (non ci sono assi a camme né molle di contrasto) e pressoché costante
al variare del numero di giri ed è quindi perfetto per un motore da scooter
a variatore, che funziona quasi sempre in regime di coppia massima.
Vantaggi RCV
VANTAGGI RCV Come tutte le soluzioni nate in ambito
aeronautico,
anche quella delle valvole a fodero permette in teoria di avere luci più
ampie e quindi più potenza, oltre a ridurre gli ingombri della testa, migliorare
il raffreddamento e superare i limiti delle molle valvola agli alti regimi
di rotazione (a dire il vero solo teorici per i regimi raggiunti dagli
scooter). Ma i vantaggi non finiscono qua: la camera di combustione, priva
di valvole, che non offre punti caldi e consente di aumentare la compressione;
e il motore RCV si propone insomma come un motore 4T in grado di avvicinare
le prestazioni di un 2T mantenendo al contempo i costi – sia costruttivi
che di esercizio – relativamente bassi.
Svantaggi RCV
SVANTAGGI RCV I problemi per cui le valvole a fodero furono abbandonate
sono in fondo la stessa accoppiata che ha frenato il successo del Wankel:
lubrificazione e tenuta. Lawes sostiene di aver risolto tutto grazie alle
sue tenute flottanti e alle qualità dei materiali moderni, che sfruttano
anche l’esperienza fatta nei classici segmenti per motori 2T. Ma il fatto
che dopo almeno 2 anni di lavoro non si sia ancora arrivati nemmeno a parlare
di una versione commerciale del motore RCV la dice lunga sulle difficoltà
di industrializzare una tecnologia così innovativa, sia pure con obiettivi
di performance ampiamente abbordabili.