Autovelox: fotografo professionista
La situazione
Legge 168/2002. Imprimetela bene nella
vostra memoria perché è quella che mette fine ai ricorsi per la mancata
contestazione immediata dell’eccesso di velocità. Il fine è nobile (la
sicurezza stradale) ma ancora una volta si preferisce punire anziché
prevenire.
La nuova legge, approvata nell’estate
2002, prevede che sulle autostrade e strade extraurbane principali, possano
essere installate apparecchiature Autovelox automatiche.
L’effetto
pratico della nuova legge è che le forze dell’ordine non sono più
obbligate
ad essere presenti durante il funzionamento del rilevatore e della
relativa macchina fotografica. Cade di conseguenza l’obbligo di
fermare
immediatamente il trasgressore per elevare la contravvenzione, che
potrà essere spedita successivamente per posta.
L’unico obbligo degli enti gestori
delle strade è la segnalazione delle postazioni con appositi avvisi.
Attenzione, abbiamo usato la parola “avvisi” e non
“segnaletica”.
Sì perché la circolare del Ministero degli Interni del 3 ottobre
(prot. N300/a/1/54584/101/3/3/9) afferma che gli avvisi possono essere
“pannelli a messaggi variabili, comunicati scritti o
volantini,
annunci radiofonico o da parte dei mass media ecc.”. Massima
attenzione
e prudenza quindi, perché la circolare non parla di cartelli stradali,
è sufficiente un annuncio radiofonico… L’enunciato però è un
po’
vago ed in disaccordo con lo spirito della legge, perciò è probabile che
in assenza di adeguata segnaletica stradale i multati avranno comunque
buoni motivi per fare ricorso.
Non finisce qui. Alle strade extraurbane
secondarie e a quelle di competenza comunale si può applicare
la stessa legge purché siano individuate dal Prefetto d’accordo con
la Polizia Stradale. Quest’ultima infatti segnala ai Prefetti le
strade
che per l’alto numero di incidenti necessitano di un controllo
della velocità dei veicoli in transito ma che non consentono alle forze
dell’ordine di fermare subito il trasgressore a causa della particolare
conformazione della strada (sequenza di curve, assenza di piazzole
di sosta ecc.).
E i soldi?
Le contravvenzioni elevate grazie all’utilizzo
dell’Autovelox dovrebbero servire a finanziare infrastrutture e
progetti
per la sicurezza stradale: studi e ricerche sul tema, manutenzione
della rete viaria e piani per il miglioramento della circolazione. Peccato
che solo il 20 % dei Comuni comunichi allo Stato come utilizza,
per i suddetti fini, il denaro incassato con le multe.
Non è un mistero che le casse di molti
Comuni vengano rimpinguate con i soldi degli utenti della strada.
Colpevoli
di aver superato i limiti, certo, ma che limiti? A volte la velocità massima
consentita dalla segnaletica è così bassa da essere addirittura
difficile
da rispettare. Per non parlare del fatto che alcune pattuglie
anziché
vigilare sul flusso del traffico servendosi dell’ausilio
dell’Autovelox
(facendo quindi prevenzione) fanno veri e propri appostamenti
nell’evidente
intento di elevare il maggior numero di multe possibile.
Inoltre, vedersi recapitare una multa per
eccesso di velocità a distanza di mesi, produce più l’arrabbiatura
del trasgressore che un reale effetto positivo sulla corretta condotta
di guida.
Il nocciolo della questione sta tutto nel
delicato equilibrio tra diritti e doveri. L’utente della strada
accetterebbe
di buon grado maggiori controlli (e nei casi di trasgressione, le multe)
se questi investissero tutti gli aspetti della sicurezza stradale:
uso delle cinture di sicurezza, dei seggiolini per bambini, verifica dello
stato del veicolo e delle condizioni psicofisiche del conducente e, da
parte degli enti gestori delle strade, maggiore manutenzione delle
stesse. Difficile giustificare una multa per eccesso di velocità su strade
piene di buche, prive di guard-rail (di per sé pericolosi
per i motociclisti), senza segnaletica orizzontale o allagate
dopo appena una giornata di pioggia. Prima di tutto occorrerebbe
prevenzione.
Gli apparecchi
Esistono tante apparecchiature di tipi
differenti per controllare la velocità di un veicolo. Una delle prime
e la più famosa è appunto l’Autovelox, nome proprio
dell’apparecchio
prodotto dalla Sodi Scientifica. Si tratta di una “scatola”
con due
fotocellule posizionata su un cavalletto, oppure dentro un automobile
ferma a lato della strada o, infine, dentro postazioni fisse come quelle
che si vedono in autostrada.
Ci sono poi le pistole laser. Le
più sofisticate sono in grado di “puntare” un veicolo fino
a 1.000
metri di distanza ma essendo sprovviste di macchina fotografica
obbligano
le forze di polizia a fermare subito il trasgressore per contestargli la
contravvenzione.
Esiste poi il misuratore radar.
E’ quello strumento che permette di rilevare a distanza, da una vettura
in movimento, la velocità di un altro veicolo. In Italia è utilizzato
dalla Polizia Stradale, sia su auto con i colori della Polstrada che su
auto “civetta” molto veloci (Subaru Impreza Turbo).
L’ultimo grido è il Provida 2000.
Si tratta di un’apparecchiatura che, montata sulle vetture della Polizia,
consente di realizzare documentazione filmata dei veicoli trasgressori
accompagnata dall’indicazione istantanea della velocità.
All'estero
Nel senso della prevenzione è molto diffusa
nel Regno Unito un’apparecchiatura che si chiama
Sicurvelox.
In questo caso il misuratore di velocità è collegato, anziché ad una macchina
fotografica, ad un pannello luminoso a lato della strada che
comunica
al conducente la velocità istantanea e l’importo della contravvenzione,
in caso di eccesso di velocità, se fossero presenti le forze dell’ordine.
In Italia ce ne sono solo quattro: due a Verbania, uno a
Bergamo
e uno a Sesto Fiorentino. Se l’effetto deterrente verrà dimostrato non
è escluso che ne saranno installati altri.
In Francia l’eccesso di velocità
non è punito con la sola multa, per chi supera i limite di oltre 40
km/h è previsto addirittura l’arresto immediato del conducente.
Lo Stato francese ha da poco acquistato 400 nuove pistole laser.
Le multe più salate vengono comminate in
Finlandia. Qui, per chi supera i limiti di oltre 20 km/h, l’importo
della multa viene stabilito in base allo stipendio del trasgressore
in modo da evitare disparità di trattamento. Ad esempio, con 2.500 euro
di stipendio mensile la multa può arrivare a 555 euro. Se poi l’eccesso
di velocità è di oltre 50 km/h l’importo potrebbe arrivare a 1.295 euro.
Le percentuali sono valide anche per gli stranieri. Anche nel paese
dei 1000 laghi vengono utilizzate le auto civetta mentre le postazioni
fisse devono essere segnalate da apposita segnaletica stradale. La polizia
è comunque usa a nascondersi con strumentazione fissa tipo autovelox. Stessa
cosa succede in Norvegia dove addirittura non è previsto che le
postazioni fisse vengano segnalate e l’importo massimo della multa, in
caso di superamento di oltre 35 km/h, è di 548 euro. In Olanda
e Belgio le postazioni fisse non solo non vengono segnalate ma addirittura
sono camuffate da bidoni della spazzatura. Le multe però sono
relativamente
economiche: 156 euro se si supera di 30 o più km/h il limite.
Parere Aduc
Vincenzo Donvito è presidente dell’ADUC
- Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Gli abbiamo chiesto
un parere sulle ultime novità legislative in tema di autovelox.
“Allo stato dei fatti si è conclusa
una stagione e se ne è inaugurata un’altra. Da quella
dell’evidenziazione
di una norma che non funzionava ed era applicata in maniera discrezionale,
siamo passati a quella dell’incertezza del diritto. Prima i ricorsi che
venivano presentati e spesso vinti, mettevano in luce il metodo
‘allegro’
(mancanza di contestazione immediata, assenza di segnaletica, pattuglie
nascoste ecc.) che gli accertatori utilizzavano, al solo scopo di incassare
soldi invece che educare al rispetto del Codice e garantire la sicurezza
di ognuno. Oggi, con le nuove norme in vigore dal 1° agosto e la circolare
del Ministero degli Interni del 3 ottobre, non è praticamente più possibile
contestare: chi è in strada e incrocia un autovelox è a totale discrezione
degli accertatori che, vista l’istituzionalizzazione di ciò che prima
veniva contestato e su cui si vinceva, sono premiati e confermati nel loro
metodo”.