Benché i primi progetti risalissero già al 1897, tutti sospesi a causa della Prima Guerra Mondiale, è solo all’inizio degli anni Cinquanta che Angelus Scheiber, nonno dei gemelli Alban e Attila che hanno dato vita al Museo, si impegna nel progetto di costruire una strada attraverso il Passo del Rombo, con l’idea di “andare a sciare al mattino sui ghiacciai della Ötztal e nel pomeriggio andare a rilassarsi all’ombra delle palme di Merano”. Alla fine di ottobre 1955 iniziano i lavori per la costruzione della strada, inaugurata il 17 luglio 1959. Ma si devono attendere ben nove anni per il necessario collegamento con l’Alto Adige, anche se sul ripido versante italiano esiste già una strada militare, dimessa, fatta realizzare negli anni Trenta da Benito Mussolini. Il 15 settembre 1968 i lavori anche sul nostro versante sono ultimati, garantendo così il collegamento tra la Val Passiria e quella dell’Ötztal. Sul versante austriaco fino al punto di valico dove oggi sorge il Museo, la strada è percorribile senza limitazioni.
Da parte italiano, a causa delle condizioni della strada, ripida e stretta, e della presenza di diversi ponti, il transito è consentito alle auto e alle moto, mentre i caravan e furgoni devono avere massa complessiva inferiore a 8 tonnellate, larghezza max di 2,55 metri e altezza max di 4 metri. La strada è aperta tutti i giorni dalle ore 7 alle 20, indicativamente da inizio giugno a fine ottobre. C’è un pedaggio, che comprende sia il tratto italiano sia quello austriaco: 14 euro per le moto (19 andata e ritorno) e 16 per le auto (21 andata e ritorno).