È durata poco la collaborazione fra Suzuki e Volkswagen firmata a fine 2009, nemmeno il tempo di vedere dei frutti. È la stessa Suzuki ad annunciarlo in un comunicato firmato dal presidente e amministratore delegato che si dichiara “deluso dal dover prendere questa decisione ma le azioni di Volkswagen non hanno lasciato altra scelta. Hanno continuato a rifiutare i nostri tentativi in numerose occasioni per risolvere i problemi attraverso il negoziato. Sono ancora più amareggiato per aver stretto la mano del dottor Winterkorn per suggellare questo accordo visto che non ha onorato il suo impegno a garantire a Suzuki l’accesso, secondo quanto originariamente concordato. In assenza della collaborazione di VW non ci sono più le basi per continuare. E così non c’è neanche più motivo da parte di VW di trattenere le quote di Suzuki. Ora, passeremo alla parte del lavoro che ci impegnerà nel ripristinare il rapporto precedente fra Suzuki e VW, quello cioè di due parti indipendenti che non dovranno limitare le proprie aree di intervento. Invito il dott. Winterkorn a fare altrettanto”.
Inoltre, l’Ansa informa che Suzuki si rivolgerà ad una corte internazionale di arbitrato allo scopo di sciogliere la partnership firmata a dicembre 2009. Suzuki, anticipa il quotidiano finanziario Nikkei, ha chiesto la sospensione dell'incrocio azionario a settembre dopo le frizioni nate dagli accordi di collaborazione sui motori con la Fiat, ricevendo una secca risposta negativa dalla casa tedesca. Volkswagen possiede il 19,9% del capitale della più piccola società nipponica.
