di Fabio Meloni - 10 March 2023

Confronto al banco: Honda Hornet 600 vs Honda Hornet 750

Da nuda sportiva di media cilindrata, la Hornet è diventata oggi una “entry” tra le più performanti. Ma quanto è davvero rilevante la differenza tra le due in termini di prestazioni del motore?

Si è fatto un gran parlare della nuova Honda Hornet, in particolare in riferimento all’eredità che raccoglie. La precedente, equipaggiata con un quattro cilindri in linea di derivazione CBR600RR, era un punto di riferimento tra le nude di media cilindrata. Le sue concorrenti erano, tra le altre, la Triumph Street Triple 675, la Kawasaki Z750, la Suzuki GSR600 e 750. Ci si aspettava che la nuova versione avrebbe raccolto il testimone e sfidato ad armi pari Ducati Monster, KTM 890 Duke, Triumph Street Triple 750, Yamaha MT-09. Così non è stato: oggi la Hornet è una “entry” spinta da un bicilindrico di 750 cc e se la vede con le varie Kawa Z650, Yamaha MT-07, Triumph Trident.

Molti hanno urlato allo scandalo. Senza entrare nel merito della decisione di Honda di “declassare” un modello così iconico, è interessante osservare il confronto tra le curve dei due motori, il quadricilindrico e il bicilindrico. Quest’ultimo esce a testa alta, probabilmente sorprendendo molti suoi detrattori. In termini di potenza massima, la differenza con la vecchia unità è di circa 7 CV (91,5 CV alla ruota contro 84,2). Mentre a livello di coppia è in vantaggio da “zero” a 10.000 giri/min. Il picco è di 68,1 Nm alla ruota contro 58,1. In realtà, lo svantaggio della 600 in termini di coppia alla ruota è minore perché, forte di un range di erogazione più ampio (il limitatore interviene a 13.250 giri/min anziché 10.250), può utilizzare una rapportatura complessivamente più “corta”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA