di Beppe Cucco - 14 January 2022

Hitachi Astemo guarda al futuro

Il colosso giapponese, di cui fanno parte Showa, Nissin e Keihin, lavora in parallelo su due ambito. Da un lato migliora i dispositivi già esistenti sul mercato, dall'altro pensa a soluzioni per mettere in comunicazione sospensioni, freni e motore

Alla fine del 2019 Honda aveva annunciato la fusione con Hitachi, per creare un unico fornitore di componentistica automotive. Grazie a questo nuovo accordo la Casa di Tokyo ha trasferito i marchi Showa, Nissin e Keihin in una nuova società: la Hitachi Astemo. L’unione permette di unire le tecnologie delle sospensioni Showa, dei freni Nissin e dei motori Keihin con le tre attività principali di Hitachi: powertrain, telai e sistemi di sicurezza. Ed è così che il nuovo colosso giapponese ha dato vita alle novità del futuro, mostrate ad Eicma 2021, che presto potrebbero arrivare sulle moto di serie.

Al Salone, lo scorso novembre, Hitachi Astemo ha portato diverse novità, tutte incentrate sullo sviluppo di tecnologie moderne che presto potremo vedere su moto e scooter di serie. Da una parte si pensa a migliorare i sistemi già esistenti di cui alcune delle moto più vendute sul mercato sono equipaggiate, stiamo parlando di sospensioni, freni, ecc ecc; dall'altro si pensa a soluzioni per mettere in comunicazione tutti questi componenti (quelli che fanno parte del gruppo Hitachi Astemo, ovviamente), unendo così tutto il know-how dei vari marchi della compagnia. A tal proposito, al Salone di Milano abbiamo visto qualche interessante novità portata dal Gruppo giapponese, come una centralina unica che integra la gestione di sospensioni, ABS e motore e un innovativo sistema di regolazione dell'altezza della sospensione posteriore. Quest’ultima innovazione è stata presentata in forma di concept, ed è un sistema pensato per scooter di piccola cilindrata.

So che ora starete pensando “che senso ha regolare la sospensione posteriore su scooter di piccola cilindrata?”. È la stessa domanda che ho fatto ai tecnici giapponesi presenti in fiera, che mi hanno risposto che in Asia è prassi comune caricare sugli scooter tutta un’intera famiglia, e per questo motivo hanno pensato ad un modo per ribilanciare la ciclistica del veicolo. Più o meno si tratta del lavoro che fanno le sospensioni elettroniche su moto di livello premium, ma in questo caso c’è bisogno di abbassare i costi. Così Hitachi Astemo ha pensato di affidare il lavoro di gestione della sospensione posteriore alla centralina che già gestisce il sistema ABS. In questo modo, avendo un solo cervello elettronico che gestisce più componenti hardware del veicolo, i costi di produzione vengono abbassati notevolmente.

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