Prova comparativa: Honda SH300i contro Aprilia Scarabeo 300s
ALLESTIMENTI
ALLESTIMENTI Pochi scooter possono sfidare con successo un’icona
come
L’SH300i, il terzo mezzo a due ruote più venduto in Italia, secondo solo
all’SH150i. Aprilia tenta la sfida schierando lo Scarabeo 300s, forte
di un prezzo di 4.690 euro chiavi in mano (contro i 5.150 dell’SH300i
ABS con bauletto di serie) e un apprezzamento da parte del pubblico che
è valso a questo scooter una gamma propria. La differenza di prezzo è in
parte giustificata dalla migliore dotazione di serie offerta dall’Honda:
sull’Aprilia l’ABS non è disponibile neppure come optional e il
bauletto
posteriore da 35 litri costa 92 euro (ma c’è anche un modello da 47 litri
a 196 euro). L’estetica, dicevamo, è un valore aggiunto che
l’Aprilia
fa pesare sull’SH ancora appoggiato sul cavalletto. I tratti vintage,
la qualità delle plastiche, i dettagli curati (fra cui gli specchietti
ed i particolari cromati che cercano un’affinità stilistica con il mezzo)
fanno ombra allo scooter dell’ala dorata, che pure vanta fattura e
materiali
di prima scelta ed una linea gradevole. Altra differenza tra i due è il
diametro dei cerchi. Lo Scarabeo ha un cerchio da 16”
all’anteriore,
da 14” al posteriore, l’SH ha cerchi da 16”. La scelta
dell’Aprilia
non ne condiziona significativamente le doti dinamiche ma, al contrario
dell’Honda, gli permette di disporre di un sottosella capace di contenere
un casco integrale.
COMFORT
COMFORT La posizione di
guida fra i due scooter è molto simile. Entrambi offrono una sella comoda
e spaziosa e un manubrio alto e vicino al piano di seduta, che obbliga
ad una posizione eretta e dona un controllo assoluto nelle manovre. I retroscudi
sono ben distanziati dai piani di seduta e non sono d’intralcio neppure
per le gambe di chi supera il metro e ottanta di altezza. Lo stesso non
si può dire della pedana dello Scarabeo, il cui canale centrale (che ospita
il serbatoio) lascia meno libertà di movimento rispetto a quella piatta
dell’Honda.
IN CITTÀ
IN CITTÀ I due concorrenti sgusciando tra le auto,
l’Aprilia
si prende un vantaggio ai semafori, quando scatta il verde, grazie ad uno
spunto migliore che lo avvantaggia nei primissimi metri. Poi,
il
monocilindrico dell’Honda si impone con una potenza e un allungo
impareggiabili
da qualsiasi altro scooter di 300 cc. Le sospensioni più rigide
dello Scarabeo regalano piacere di guida e precisione superiori a
quelle
dell’SH ed il serbatoio basso rende la distribuzione dei pesi ottimale:
nonostante un aggravio di 4,2 kg rispetto al concorrente, lo Scarabeo
è più maneggevole. Sulle buche e sul pavè, gli ammortizzatori
dell’Honda
offrono un comfort migliore di quello del concorrente, che denuncia
una taratura così sostenuta da far sobbalzare il passeggero sui dossi e
indugiare negli ingressi in curva quando l’asfalto non è perfettamente
liscio. La situazione migliora diminuendo il precarico degli ammortizzatori
posteriori, ma solo marginalmente, perché le ghiere sono già quasi del
tutto allentate.
SUL VELOCE
SUL VELOCE Appena la strada
si apre chi viaggia sullo Scarabeo apprezza molto il piccolo parabrezza
di serie che, senza intralciare minimamente la visuale, è in grado di proteggere
spalle e testa fino ai 100 km/h indicati. Non altrettanto bene l’SH, che
è privo di appendici per la protezione aerodinamica e che già a 70 km/h
permette all’aria di lambire le spalle. Sull’Aprilia invece, è la
protezione
delle gambe ad essere sacrificata, a causa del canale centrale della pedana
che costringe chi guida a tenerle più aperte di quanto non consenta l’SH,
su cui, di conseguenza, le ginocchia sono meglio protette. Viaggiando a
velocità sostenuta su entrambi si avverte un tasso ridotto di vibrazioni
(il che consente agli specchietti di svolgere bene il loro lavoro). Nei
curvoni veloci lo Scarabeo sfoggia una stabilità che lo scooter nipponico
non riesce ad eguagliare: basta una sconnessione accentuata per far innescare
all’SH un fastidioso ondeggiamento.
NEL MISTO
NEL MISTO Tra le curve il
duello diventa agguerrito. Lo Scarabeo è più veloce ad entrare in curva
grazie alla maneggevolezza che deriva dal serbatoio basso e ha
una
trasmissione più pronta del rivale gli fa guadagnare qualche metro
in accelerazione.
FRENI
FRENI La situazione si ribalta
quando bisogna tirare i freni: l’Aprilia richiede spazi maggiori
dell’SH
per fermarsi. Il freno anteriore è poco potente e obbliga ad esercitare
una pressione decisa sulla leva. Il posteriore lavora meglio, risulta più
modulabile e, grazie alla frenata combinata, non blocca facilmente. Honda
dispone invece di un impianto ABS
Combinato (ovvero ABS + CBS, frenata combinata),
che fornisce sia all’anteriore sia al posteriore potenza e modulabilità
di riferimento. In più è equipaggiato con un’efficacissimo ABS, che non
fa temere a chi guida l’SH nessun tipo di fondo stradale.