Campania: gli altopiani dei Monti Picentivi, il bello del Salernitano
PICENTINI: DIMENSIONE INASPETTATA
PICENTINI: DIMENSIONE INASPETTATA Ecco il tipico giro da gustarsi con
moto piccole e leggere, meglio ancora se da fuoristrada. Un giro che parte
ad appena dieci km dal mare blu del Golfo di Salerno, da una pianura mica
troppo carina - fabbriche, campi disordinati, brutte case - e che in poche
curve entra in una dimensione del tutto inaspettata, in un ambiente montano
particolarissimo. I Picentini sono dei monti tondeggianti e ricchi di foreste
che iniziano subito ad Est di Salerno e che raggiungono, in un paio di
punti, i 1.800 metri sul mare (la vetta assoluta è il Cervialto, raggiungibile
con una strada sterrata vietata al transito). Le strade che li attraversano
sono poche e altrettanto si può dire dei centri abitati; nonostante la
loro struggente bellezza, non sono sfruttati turisticamente ad eccezione
che nella conca di Piano Laceno, località sciistica con impianti da 500
metri di dislivello. In questo ennesimo altopiano nascosto si trovano un
lago paludoso ed un complesso di alberghi e villette mica troppo belli;
da Avellino c’è una comoda strada che arriva al Piano, mentre da Salerno
il viaggio è lungo e disagevole perché attraversa zone assolutamente selvagge,
su strade strette e conciate male, con cartelli stradali ricoperti di ruggine.
Piano Laceno non sarà bellissimo, ma a chi ci arriva da questa parte dà
la sensazione di un’oasi nel deserto, con i bar, gli alberghi, le
seggiovie
e, soprattutto, le automobili dei villeggianti. Negli altri centri non
si vedono forestieri.
ACERNO
ACERNO Il primo tratto della traversata si snoda tra colline coltivate
a ulivi, con le caratteristiche reti rosse per la raccolta dei frutti.
Indipendentemente dal fatto che si parta da Salerno, Eboli o Battipaglia
si passa comunque per Montecorvino Rovella, porta d’accesso dei Picentini.
Il paese è arrampicato su una collina a 300 metri di quota e il paesaggio
non è nulla di che. La successiva tratta per Acerno, paese a 730 metri
sul mare, non commuove particolarmente. Il paesaggio non è male, ma non
è qui che i Picentini danno il meglio di sé. Sulla rivista “Fuori”
abbiamo
anche parlato della possibilità di raggiungere Acerno da Eboli e Campagna,
attraverso una selvaggia regione montuosa, ma per quel percorso occorre
una moto da fuoristrada vero. Acerno è nel cuore dei Picentini e si trova
a metà della strada tra Battipaglia e Montella, che rappresenta il modo
più rapido per attraversare la catena. Ma non il più bello, perchè tutta
la zona dei mini-altopiani si trova più a est. Ci si arriva dalla inquietante
strada che da Acerno va verso Calabritto, a ridosso delle montagne, sospesa
sopra la gola del fiume Tusciano.
PIANO DI GAUDO E PIANO MIGLIATO
PIANO DI GAUDO E PIANO MIGLIATO Si
continua senza troppo
entusiasmo, poi la strada, che ricordiamo è iniziata a livello del mare,
riprende a salire, supera due tornanti e finalmente il paesaggio cambia.
Dal secondo tornante si stacca la sterrata che entra nel bosco. Proseguendo
su asfalto, si sale al Piano di Gaudo, a circa 1.100 metri di quota, bellissimo
e completamente selvaggio. Tenendo la sinistra al bivio, si scende in un
bosco e dopo poco compare un secondo bivio, segnato da cartelli andati
completamente in malora. Si volta a sinistra, sulla strada asfaltata per
Piano Laceno e si viaggia in costa dentro un bosco, stando attenti alla
continua caduta sassi dai fianchi della montagna, fino a toccare un altro
altopiano, quello di Piano Migliato, ancora più bello del precedente. C’è
una strada sterrata che lo attraversa integralmente e che scende
sull’asfalto
per SS Maria dei Grienzi: qui non occorre una enduro leggera, anche una
Transalp va benissimo, non perdetevi questa deviazione e se avete in mente
un pic nic, questo posto è perfetto.
INVITO AL PIC NIC
INVITO AL PIC NIC Proseguendo, la strada per Piano Laceno si fa sempre
più sconnessa e attraversa splendidi boschi, con invitanti sterrate, spesso
vietate, che si staccano a destra e sinistra, fino ad aprirsi in un terzo
altopiano, questa volta senza nome. Una strada sterrata priva di qualsiasi
difficoltà lo attraversa integralmente; anche qui l’invito al pic nic
è esplicito, ma il fatto che tutto il piano sia costeggiato dall’asfalto
lo rende meno affascinante del Migliato.
PIANO LACENO
PIANO LACENO Il quarto altopiano è quello del Piano Laceno. Si tratta
del più ampio e del più civilizzato: è probabile che prima di diventare
stazione turistica e sciistica avesse un fascino a livello degli altri
tre, mentre oggi, per quanto bello, non può essere fiero delle sue costruzioni.
C’è pure un albergo abbandonato sulle rive del lago che fa venire i
brividi!
Ma non è tutto: oggi i Picentini fanno parte di un Parco Regionale, ma
diversi anni fa si era pensato di costruire un autodromo sfruttando la
strada che circonda il lago, la Provinciale 368. Arrivandoci dal Piano
di Gaudo sembra incredibile che qui volessero farci correre persino la
Formula Uno!!!
MONTAGNONE
MONTAGNONE La parte più affascinante di questa traversata deve ancora
arrivare ed è rappresentata dal Montagnone, raggiungibile dalla strada
che conduce dal Piano Laceno a Lioni e deviando per la Madonna di Fontigliano.
Tutta la zona del Montagnone è costellata da minuscoli altopiani simili
a crateri, collegati tra loro da una pista erbosa o sassosa, che rappresenta
una delle esperienze più affascinanti che si possano fare in moto. Infatti,
la pista si arrampica sui bordi di questi crateri, quindi scende sul fondo,
li attraversa, risale sul bordo opposto e passa al cratere successivo.
Fantastico, davvero! Non ci sono difficoltà, anche la solita Transalp ci
può venire. Oltre il Montagnone, si intercetta la statale numero 7 che
porta ad Avellino: le montagne non sono finite, i Picentini sì.
Bloc Notes
Bloc Notes
Dove mangiare
PIANO LACENO (AV)
•Lo Spiedo: tel. 0827/68073,
•Il Fauno: tel. 0827/68029,
•Il Lago: tel. 0827/68055.
Si può anche mangiare ai ristoranti delle stazioni di arrivo delle due
seggiovie:
•Il Settevalli a quota 1450 m, tel. 0827/61181.
•L’Amatucci sul monte Raiamagra, a 1.670 m, tel. 0827/62665.
EBOLI (AV)
•Il Panigaccio: che prende il nome da un antico piatto toscano a base
di farina, acqua
sale, cotto a legna fra due “testi” di terracotta, tel. 0828/361542.
Ricordate, inoltre, che Battipaglia è una delle capitali della mozzarella
di bufala.
Dove dormire
BAGNOLI IRPINO (AV)
• Grand Hotel Grisone****: tel. 0827/68158.
• Hotel Belvedere**: tel. 0827/62050.
• Agriturismo Capitano: tel. 0827/62685
• Agriturismo Sierro dell’Aurora: tel. 0827/603031.
EBOLI (AV)
• Hotel Torre Blu: è poco caratteristico ma trovandosi ai piedi dei Monti
Picentini è comodo, oltretutto si trova all’uscita di Eboli della
Salerno-Reggio
Calabria, tel. 0828/369092.
Indirizzi utili
I Picentini occupano le provincie di Salerno e Avellino e parte
dell’Irpinia,
per un totale di 64.000 ettari. Fanno parte di un parco regionale. Ci sono
molti siti internet che possono aiutare a pianificare un giro: www.bagnoli-laceno.it,
www.irpinia.it,
www.eboli.it.