a cura della redazione - 17 August 2018

“Guardo Valentino e mi chiedo come faccia a trovare la motivazione dopo così tanti anni!”

In un'intervista esclusiva Kevin Schwantz ci racconta quali erano i suoi circuiti preferiti, i riti scaramantici, qual'è la miglior moto che ha mai guidato e... i segreti per andare forte in moto!

Cosa ti manca di più in un weekend di gara?
“La festa della domenica specialmente in caso di vittoria (ride, ndr). In caso di sconfitta non si festeggiava granché! Mi manca la competizione, gareggiare con i migliori piloti del mondo, vincere un Gran Premio; abbiamo battuto tutti, io come pilota ma anche noi come team. Ero assorbito 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e 365 giorni all’anno dal mondo delle competizioni, poi, quando mi sono ritirato, mi sono reso conto che da lì in avanti avrei vissuto una vita normale. Guardo Valentino e mi chiedo come faccia a trovare ancora la motivazione dopo così tanti anni!”

Conta di più la motivazione o il talento per un pilota?
“Assolutamente la motivazione. La grande motivazione serve a nutrire il talento. E chi ha grande motivazione può ottenere risultati migliori di chi ha solo talento”. 21Cosa proprio non sopporti, nella vita di tutti i giorni o nel mondo delle gare? “Nella vita e nelle corse non sopporto quelli che non danno il 100% in quello che fanno: che sia un lavoro d’ufficio o nell’ambito delle gare, se non dai il massimo la cosa mi irrita notevolmente”.

Qual è la parte del corpo più importante nella guida della moto?
“Se escludiamo la mente, direi i piedi; lo dico con cognizione di causa, visto che mi sono infortunato sia agli arti superiori che a quelli inferiori. Coi piedi si guida tantissimo la moto forzando sulle pedane. Ad Assen mi sono ferito al piede, fratturandomi alcune dita, e dovevo usare il tallone per compensare ma il dolore molto forte mi impediva di spingere come volevo sulle pedane”.

Qual è la fase di guida decisiva?
“Frenata e percorrenza sono momenti determinati, ma per me l’accelerazione in uscita di curva è fondamentale: in frenata puoi guadagnare del tempo e dei metri ma con grande rischio, mentre accelerare bene in uscita ti fa guadagnare di più rischiando meno”.

Cliccate qui per leggere quanto ci ha detto Kevin Schwantz in merito al suo ultimo pensiero prima dello spegnimento dei semafori in gara.

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