a cura della redazione - 03 April 2018

"Trucchetti, caro Domenicali… le jap vanno più forte della V4"

Come mai la nuova 4 cilindri di Borgo Panigale non è riuscita a vincere la Comparativa Supersportive 2018? Un ducatista si interroga sulle scelte tecniche di Ducati e chiede spiegazioni a Claudio Domenicali

La lettera all'AD Ducati

Egr. Ing. Domenicali, da appassionato Ducatista e lettore di Motociclismo, vorrei risponderle attraverso la mia amata rivista. Lei scrive: “Passare dal bicilindrico al V4 aveva un grande potenziale ma presentava anche dei rischi […]”: perché quindi non rischiare fino in fondo e sfidare i concorrenti sui 1.000 cc? Perché il “trucchetto” di una maggiorazione di cilindrata di oltre il 10%? Il V4 ha una coppia pochissimo superiore a quello che Motociclismo ha definito il “quadricilindrico di riferimento” (BMW S 1000 RR). A Valencia, poi, la Panigale V4 – lungi dallo “stracciare” la concorrenza, come avremmo auspicato – sul giro si è fatta mettere dietro da una "jap", facendo pressoché bene come la concorrente italiana il cui progetto ha 10 anni!

Da italiano, non posso che essere orgoglioso dei vostri prodotti, ma ritengo che Ducati dovrebbe dimostrare onestà intellettuale e fare una sana autocritica. Continuate a farci sognare: forza Motociclismo e forza Ducati!


Andrea Fabbri, Buttigliera Alta (TO)

La risposta di Claudio Domenicali

Il commento di Motociclismo

Quando si parla di supersportive è naturale che il cronometro scandisca umori e ritmo del confronto. Stiamo dunque al tema. Valia, oltre che amico e grande collaudatore, è un pilota che ha corso il Mondiale SBK e vinto l’Italiano. Il suo talento, la profonda conoscenza della moto e il clima primaverile di Valencia nei giorni del press test, hanno prodotto quei “temponi” da urlo; ovviamente con la complicità della Panigale V4. E i nostri tester? Diciamo che le raccomandazioni del buon Valia (“Ragazzi, all’ultimo bananone tenete spalancato, lei a 200 km/h si mette di traverso ma poi sta lì. State sereni, fa tutto l’elettronica…”) non ci hanno comunque trasformati da tester in... teStoner. Anche perché far conoscenza con 216 CV “veri” il primo giorno sotto la pioggia e il secondo con 8°C non è quello che si dice un esordio facile. Tutto questo ci ha di sicuro rallentati (2 secondi?), ma non ha privato la comparativa del suo requisito fondamentale: stessi piloti e stesse condizioni meteo per tutte le moto. È tuttavia possibile, come dice Domenicali, che una moto “fuori dal comune” richieda un affiatamento più lungo. È stata anche la nostra sensazione.

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