a cura della redazione - 09 November 2017

Bentornata "Suzuki Katana"

Abbiamo riportato in vita una delle moto simbolo degli anni Ottanta: la Katana 1100. Nata sulla base della GSX-S1000F, la nuova "Suzuki Katana" è realizzata da Motociclismo in collaborazione con Rodolfo Frascoli e Engines Engineering

Un'idea folle

Dalla scorsa primavera ci siamo lanciati in un progetto molto ambizioso, un’idea folle: abbiamo voluto riportare in vita una delle moto degli anni Ottanta più interessanti e innovative, addirittura troppo audace e controversa nel design per quel tempo, la Suzuki Katana 1100. L’idea di partenza non è stata quella banalmente di clonarla, ma con questa operazione abbiamo voluto rendere omaggio a una delle moto più interessanti e innovative mai costruite.

Come base di partenza per la "nostra" Katana abbiamo scelto un’altra Suzuki, la GSX-S1000F, una sport tourer con motore quattro cilindri in linea raffreddato a liquido da 146 CV a 10.000 giri. È una moto che abbiamo definito "Strepitosa nelle curve" (comparativa categoria Sport Tourer, settembre 2015) e dotata di un "... bel motore sportivo, con tanta coppia già in basso, medi da aggrapparsi al manubrio e cattiveria da vendere in alto". L’idea della "nuova Katana" ha quindi un’ottima base di partenza, e a disegnare le linee del nostro progetto ci ha pensato poi una mano d'eccezione: Rodolfo Frascoli, il padre della Moto Guzzi Griso, delle Triumph Speed Triple e Tiger 1050. Ad aiutarci nell’impresa abbiamo trovato in Engines Engineering, la struttura alle porte di Bologna nata nel 1979 e diretta dall'ingegner Alberto Strazzari; una azienda specializzata nella costruzione, nel collaudo e nelle prove su strada dei prototipi.

Ora, dopo mesi di lavoro, il nostro progetto è giunto al termine e diamo il benvenuto alla "Suzuki Katana". Cliccate qui per le immagini della moto, più sotto nell’articolo vi raccontiamo come è nata la moto.

Dalla carta al digitale

La "Suzuki Katana" inizia a prendere forma

Martello e scalpello

Il passaggio finale

Dopo mesi di lavoro siamo dunque arrivati al passaggio finale, il prototipo è stato "congelato" nella linea delle sovrastrutture che sostituiscono sella, serbatoio e codino. Dallo stato “grezzo” abbiamo poi dovuto costruire le nuove sovrastrutture. Questi componenti sono stati realizzati in fibre composite (con il “manichino” della moto che ha fatto letteralmente da stampo), ma anche ricavati dal "pieno" sfruttando la scansione elettronica che è stata fatta dei vari particolari e utilizzando i disegni costruttivi generati dal computer per abbinarli alle macchine utensili di Engines Engineering. Il passo successivo è stato quello di rendere marciante il prototipo. Oltre a verificare che tutto fosse a posto, questo step ci ha permesso pure di mettere a punto il nuovo assetto di guida. L’ultima tappa è stata poi quella di verniciare e tirare a lucido la "nostra Suzuki Katana".

La nuova “Suzuki Katana” è in mostra presso il nostro stand a Eicma (Pad.15, stand A48), venite a vederla da vicino, vi aspettiamo!

Il parere degli appassionati

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