di Leonardo Lucarelli - foto Tommaso Pini - 20 April 2018

Puglia in moto: il Salento

Una meta imperdibile per un viaggio in moto in Italia è la Puglia. Noi siamo stati nel Salento: natura straordinaria, città e porti con bellezze a non finire, strade che sono pura poesia, cibo memorabile. Lecce e dintorni con una Kawasaki Versys 650 e la formula aereo+moto a noleggio

Prima vola, poi goditi il territorio

Avete mai pensato ad un viaggio in moto… “ottimizzato”? È quello pensato per essere vissuto in pochi giorni, mirato, che dia la garanzia di quel tot di curve e paesaggi che ci rendono felici, magari anche di strutture ospitali e propositive, in grado di guidarci alla scoperta della meta scelta o di offrirci il servizio di noleggio moto, evitandoti i lunghi trasferimenti. Se aggiungiamo un veloce volo per arrivare in loco, ecco la formula “Fly&Ride”. Qui la applichiamo ad un viaggio in Puglia, precisamente nel Salento, partendo da Lecce (qui le foto del viaggio, mentre l'itinerario lo trovate qui).
Il "kit" vincente è assicurato da due realtà ben radicate nella città: una è Palazzo Rollo, storico edificio nel cuore della città, che funziona da B&B e offre anche un utile servizio di noleggio moto (salentorent.it); la seconda è Tourango. it, portale che mette i viaggiatori a contatto con esperti locali (guide turistiche autorizzate, associazioni, cooperative, aziende, agenzie viaggi, tour operator, gestori di strutture tipiche). Della Puglia abbiamo un ottimo ricordo, per averla percorsa in lungo e in largo durante la comparativa cruiser dell’estate 2014, anche per questo ci siamo tornati.

La poesia della strada

Dalla città in... Calessino ai due mari

Tra cale e tratturi

Da qui in poi la strada è uno spasso, stretta fra l'azzurro del mare e i lussureggianti anfratti costieri, con un asfalto perfetto. All'altezza di Porto Badisco saremmo tentati di tirare dritto, ma sarebbe un errore. Qui ci aspetta Massimiliano, per un fuori programma acquatico in kayak. Che c'entra con la moto? Beh, serve equilibrio, sei un tutt'uno con il mezzo e lo manovri con tutto il corpo… Per la pausa pranzo, un centinaio di metri più un là, al Bar “da Carlo” con 15 euro mangiamo in tre, anche i ricci di mare più buoni che abbiamo mai assaggiato, pescato da Grazio. Adesso resta solo la fame di curve e possiamo saziarla nei 45 km di costiera che ci separano da Leuca. Ci godiamo la guida piegando dolcemente, lasciando scorrere lo sguardo sugli uliveti che arrivano fino al mare avvolti dal profumo inconfondibile di oleandro. I porticcioli si susseguono l'uno dietro l'altro, alcuni ricavati da vecchie cave di pietra come se fossero stati segati nella roccia: Porto Anfora, Castro Marina, Porto Miggiano. Tricase ci saluta dall'alto della roccia calcarea a cui è abbracciata. Seguiamo poi le indicazioni per Corsano, scoprendo gli antichi tratturi lungo i quali si contrabbandava il sale dalla costa all'entroterra (segnalati da un cartello lungo la SP358) e perdendoci tra le Pajare, torri tronche in pietra tipiche del basso Salento che potrebbero sembrare dei trulli a base quadrata, ma con muri incredibilmente spessi (qui le pietre abbondano!) e un'unica minuscola apertura per entrare. In passato furono fienili e rimesse per gli attrezzi, ora sono in gran parte abbandonate anche se alcune ultimamente vengono ristrutturate per essere poi affittate.

Le curve migliori

Si sta avvicinando quel momento della giornata in cui si cercano strade del gusto: proponiamo alla nostra guida, Marialba, di cenare su una delle tante spiagge. “Proseguiamo ancora un po' - ci dice - arriviamo alla fine della terra, sono certa che vi piacerà, poi mangeremo”. Non ha mentito: Santa Maria di Leuca è favolosa. I 296 gradini che conducono alla basilica di Santa Maria de Finibus Terrae sono investiti dalla luce rossa del tramonto, sembrano sospesi nel cielo, con una vista sensazionale che lascia intravedere la costa dell'Albania. “E vedrete dove vi porterò domani...”. Quello che ci aspetta il giorno dopo è tutta la costa ionica: 86 km di curve che si stendono in un paesaggio superbo, imponente, fresco e lussureggiante. Se mai esiste una fetta di Puglia lontana dalle immagini stereotipate dei trulli, è questa. Passiamo una giornata fantastica: a volte ci fermiamo e passeggiamo nei centri storici (Gallipoli, Nardò, Galatina), il resto del tempo guidiamo tra dune basse ricoperte di erbe aromatiche, fiori e cespugli che digradano in strette spiagge sabbiose intervallate da baie di scogli, pascoli quasi privi di alberi e ancora pinete che arrivano fino al mare.

Idee “Terra Terra”

Appunti di viaggio: ospitalità a portata di moto

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