AMA Supercross 2016: Dungey vince davanti a Roczen e Musquin
Terza vittoria stagionale su quattro
Ryan Dungey (KTM) è devastante. Lo confermano i suoi risultati: 2° ad Anaheim 1, vittoria a San Diego 1, vittoria ad Anaheim 2 e vittoria anche a Oakland. È semplicemente inarrestabile, anche per un Ken Roczen (Suzuki) in forma. Il tedesco chiude al 2° posto dopo qualche sorpasso da capogiro. Completa il podio, un po’ a sorpresa visti i risultati degli scorsi main event (dovuti per lo più a brutte partenze), il francese Marvin Musquin (KTM). Cliccando qui potete guardare le foto della giornata di Oakland.
450: rientra Stewart, ma solo per metà gara...
Si sa, se Dungey centra l’holeshot si combatte solo per il 2° posto. Ed è così anche ad Oakland, con lo statunitense al comando del main event 450 dalla prima all’ultima curva. Musquin azzecca la partenza e dimostra di avere il ritmo per lottare per il podio: seguono James Stewart (Suzuki, al rientro dall’infortunio di Anaheim 1), Cole Seely (Honda) e Roczen. Al secondo giro si mescolano le carte in gioco, con il tedesco della Suzuki che si porta al 3° posto. Tre tornate più tardi supera anche Musquin dopo vari attacchi che infiammano il pubblico dello stadio californiano. Nel frattempo Chad Reed (Yamaha) sale al 5° posto. Poco prima di metà gara Stewart perde la posizione anche su Jason Anderson (Husqvarna), i suoi tempi si alzano di 2” abbondanti. Al termine del giro rientra ai box e si ritira, probabilmente fisicamente esausto per aver stressato il suo corpo con una giornata di Supercross. Il top della forma, per JS7, è ancora un miraggio. Nel finale Anderson supera Reed, mentre Eli Tomac (Kawasaki) sale al 7° posto. A tre giri dalla fine Seely perde due posizioni: prima su uno straordinario Anderson (in gran forma e in rimonta), poi sul più esperto Reed. Dungey vince a mani basse davanti a Roczen e Musquin. Impressionante, comunque, il ritmo dei primi due; una spanna superiori ai diretti inseguitori.
250: sorpresa Savatgy
Al quarto round stagionale arriva la prima sconfitta di Cooper Webb (Yamaha). La gara si mette subito bene per lo statunitense, 2° alla prima curva dietro a Christian Craig (Honda) e davanti a Joey Savatgy (Kawasaki), Alex Martin (Yamaha) e Zach Osborne (Husqvarna). Nel corso della quarta tornata Craig si sdraia perdendo l’anteriore in un tornante a sinistra e riparte 6°. Sbaglia anche Osborne, che scivola 12°. A metà gara finisce per terra anche Jordon Smith (Honda), 5° nel momento della caduta. La strada sembra tutta in discesa per Webb, ma a 3 giri dalla bandiera a scacchi ecco il colpo di scena. Improvvisamente le telecamere si focalizzano su un primo piano di Webb, intento a riaccendere la sua YZ250F. La Yamaha fatica a ripartire, Webb “pedivella” a più non posso ma non c’è nulla da fare: è costretto al ritiro. Savatgy non solo vince il suo primo main event, ma conquista anche la tabella rossa per 2 punti! Colt Nichols (Yamaha) e Craig completano il podio della serata, mentre Osborne chiude in top 5.