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AMA Supercross 2016: Dungey vince San Diego 1 e diventa leader

Non basta un Reed (Yamaha) in forma strabiliante per evitare la vittoria del Campione in carica. Anderson (Husqvarna) è 3, ma diventa 5° in seguito ad una penalità. Sale dunque sul podio Cole Seely (Honda). Nella 250 Weast la vittoria va a Webb (Yamaha), seguito da Savatgy (Kawasaki) e Smith (Honda). Le foto ed i risultati dei main event

I temi del secondo round

Secondo main event dell’anno e secondo “zero” di James Stewart. L’americano della Suzuki non è ancora al top della forma e, dopo essere sceso in pista nelle prove per testare la sua condizione fisica, decide di non prendere parte alla serata di San Diego.
Secondo main event e secondo vincitore: si tratta di Ryan Dungey (KTM), ora leader della classifica generale anche grazie alla penalizzazione di Jason Anderson. Il pilota Husqvarna – presentatosi al via del secondo round con la tabella rossa in seguito alla vittoria nella gara d’apertura ad Anaheim 1 – è 3° al termine del main event, ma deve scontare una penalità di 2 posizioni per non aver rispettato una bandiera bianca con croce rossa esposta dai commissari di gara. Una leggerezza che, a lungo andare, potrebbe pesare sul risultato finale del suo Campionato.
Secondo main event e seconda vittoria per Cooper Webb (Yamaha) in 250 Weast: l’americano – già vincitore del torneo lo scorso anno – sembra non avere rivali nel 2016, come conferma la sua rimonta. Questi sono i temi principali del weekend di San Diego, dove i piloti torneranno il 13 febbraio per il 6° round del Campionato. La prossima settimana, invece, si fa ritorno all’Angel Stadium di Anaheim per il secondo appuntamento stagionale (qui il calendario completo). Nella gallery ci sono le foto più belle dell’evento, non perdetevele!
1/27 AMA Supercross 2016, San Diego 1: Zach Osborne (Husqvarna) in azione. Foto: Simon Cudby/Racer X

Cambio al vertice

È un Dungey solido, sicuro di sé, velocissimo e pressoché perfetto. Una macchina da vittoria, insomma. Probabilmente avrebbe vinto anche ad Anaheim 1 se non fosse stato steso da Canard. Fatto sta che l’americano si è preso la rivincita a San Diego, con tanto di interessi. Ora è lui il leader della classifica generale con 6 punti di vantaggio su Anderson. La prima guida KTM non sbaglia neanche un colpo nella serata di San Diego: non conquista l’holeshot, vero, ma non ci mette molto a prendere la testa della corsa. Cerca di scappare ma Reed resiste. Dungey sembra accontentarsi del risicato distacco di quasi 2” sul rivale della Yamaha, come a dire: “Tanto non cado e non sbaglio, 2” sono più che sufficienti per far sì che non mi dia fastidio”. Gara straordinaria anche per Reed: gli anni passano, le moto cambiano, lui si adatta e continua a salire sul podio. Forse non è un pretendente al titolo, ma ha esperienza come nessun altro! Anderson è autore di una buona gara: il pilota Husqvarna è costretto ad un main event tutto in salita dopo una partenza non felice. Riesce ad agguantare il terzo posto ma una banalità lo fa retrocedere di due posizioni: ingenuo (o semplicemente distratto). Seely sta dimostrando ottime qualità di costanza e velocità nonostante gli manchi un po’ di resistenza nel finale di gara (ad Anaheim 1 è stato passato da Dungey all’ultimo giro mentre era 2° e a San Diego 1 ha perso il 3° posto a due tornate dalla bandiera a scacchi). Delude, invece, il suo compagno di squadra Canard, praticamente mai inquadrato dalle telecamere. Così così Tomac: da lui ci si aspetta di più. È un diesel, ma non è mai stato al centro della scena. Anche per Roczen dobbiamo parlare di prestazione migliorabile: l’evitabile errore di guida lo penalizza, evitandogli di lottare per il podio. Musquin ci sta facendo la mano con la nuova moto: migliora la sua prestazione rispetto alla scorsa gara, entrando in top 10. Ancora male Barcia: termina 11° nel “panino” KTM formato da Brayton e Millsaps. Pourcel perde parecchie posizioni dopo una partenza brillante e chiude 13°, Wilson non va oltre la 15esima piazza e Bogle si ritira all’8° giro.

La gara

Justin Brayton (KTM) conquista l’holeshot a sorpresa, seguono Christophe Pourcel (Husqvarna), Vince Friese (Honda), Chad Reed (Yamaha), Ryan Dungey (KTM), Ken Roczen (Suzuki), Cole Seely (Honda), Jacob Weimer (Kawasaki), Jason Anderson (Husqvarna) ed Eli Tomac (Kawasaki). Nel corso del primo giro Dungey sale al 3° posto dopo numerosi scambi di posizioni; alla tornata successiva ha la meglio su Friese e Brayton, diventando il leader della corsa. Al giro successivo arriva la risposta di Reed, che passa al 2° posto, seguito da un Roczen in rimonta. La situazione ad 1/4 di main event è la seguente: Dungey ha un margine di 1,5” su Reed, mentre Roczen, Brayton, Seely, Pourcel e Anderson sono più staccati. Non tarda ad arrivare l’errore di Roczen: il tedesco arriva lungo in una curva, esce di pista e rientra 100 metri dopo in nona posizione: tutto da rifare. Poco prima di metà gara Anderson e Tomac superano Brayton e salgono, rispettivamente, al 4° ed al 5° posto. Roczen guadagna qualche posizione, ma i primi sono troppo distanti. A 4 giri dalla bandiera a scacchi Anderson supera Seely, conquistando la terza posizione, ma nel post gara viene penalizzato di due posizione a causa di aver saltato mentre era esposta la bandiera con la croce rossa.

250: un solo pilota in gara

Cooper Webb (Yamaha) non ha rivali: il Campione in carica della 250 Weast firma la seconda vittoria consecutiva su due gare disputate sino ad ora. Parte male, è in mezzo al gruppo, ma giro dopo giro guadagna posizioni e si porta in testa alla corsa. Ma non si accontenta: continua a spingere, stacca gli avversari e chiude il gas solamente dopo la bandiera a scacchi. La sua guida manda in visibilio il pubblico di San Diego: semplicemente perfetto. Joey Savatgy (Kawasaki) è autore di un’ottima gara: parte nei primi 4, poi viene passato sia da Zach Osborne (Husqvarna) che da Webb. La fortuna è dalla sua parte: a due giri dal termine Osborne cade d’anteriore in uscita di curva. Una caduta davvero anomala, specie per un professionista di tale calibro, ma che regala il secondo posto a Savatgy. Jordon Smith (Honda) guadagna così la terza posizione dopo aver primeggiato nella prima parte del main event grazie ad una splendida partenza. Osborne chiude al 6° posto a oltre 16” dal leader.

AMA Supercross 2016, San Diego 1 – classifica main event 450

Qui sotto trovate la classifica del main event 450. Si tenga conto delle due posizioni di penalità per Jason Anderson, che da 3° passa 5°.

AMA Supercross 2016, San Diego 1 – classifica Campionato 450

Ecco qui la classifica di Campionato prima della penalizzazione di Anderson. L'americano dell'Husqvarna è dunque a quota 41, con Seely a 40 e Tomac a 36.

AMA Supercross 2016, San Diego 1 – classifica main event 250

AMA Supercross 2016, San Diego 1 – classifica Campionato 250

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