Comparativa Z1000 vs FZ1
Estetica
PREGI L’estetica è già di per sé eloquente: gli spigoli
vivi e
le forme da manga-robot della new entry Kawasaki Z1000 si contrappongono
alla conosciuta linea suadente della Yamaha FZ1. La nuda di casa
Yamaha,
a nostro giudizio, guadagna un punto nell’equilibrio delle forme
al
posteriore non appesantito dai grossi scarichi dorati della Z1000.
DIFETTI Dal Giappone non potevamo che aspettarci una cura costruttiva
di alto livello: unici nei sono, per Kawasaki, la zona degli iniettori
lasciati a vista e il forcellone povero seppur coperto dalle marmitte;
per Yamaha gli specchietti che offrono poca visibilità e sono delicati.
Comfort
IN SELLA la sensazione di padronanza è comune
ad entrambe,
ma salendo sulla Z1000 ci si sente un po’ più dentro la
moto, la
forma della sella contribuisce a trasferire il peso del pilota
sull’anteriore
con il manubrio più alto rispetto all'avversaria. Sull’FZ1 la sella piatta
e soprattutto le pedane troppo avanzate, come sulla sorella FZ6, sono di
impaccio nella guida più aggressiva, ma fanno guadagnare punti in comfort.
LE VIBRAZIONI sono il tallone d’Achille che i progettisti
hanno tentato di risolvere, riuscendoci in parte, variando
il sistema di ancoraggio del motore al telaio. Diciamo solo in parte
perché, da poco prima dei 6.000 a poco dopo i 9.000 ci sono e interessano
le pedane (soprattutto la sinistra), la sella, il serbatoio e il manubrio.
Le moto permettono comunque spostamenti autostradali di medio-lungo
raggio a patto di rimanere nelle velocità consentite dal Codice. Il
cupolino della Kawa devia il flusso d'aria e permette di raggiungere
i 145 km/h.
Prestazioni
FRIZIONI MORBIDE E MODULABILI, in particolare quella della Z1000, ed
ecco si muovono i primi metri: tutto facile, tutto intuitivo. Il peso
percepito è minore in sella alla Kawasaki anche se pesa 4,8 kg in più
della vecchia versione e ben 11 kg in più della FZ1. La Z1000 richiede
nelle manovre alle basse velocità meno impegno di quanto serva per governare
la rivale comunque anch’essa sorprendentemente agile. I passi
alpini
sono il luogo ideale per sfruttarle a pieno.Si adattano a tutte le situazioni
ma il senso di queste due macchine da divertimento giapponesi è: staccata,
curva secca e gas per impostare il tornante dopo fino al rifugio
LA COPPIA di cui dispongono, per il vero non esagerata, permette
di inserire una marcia all’inizio del passo e di dimenticarsi del cambio
fino in cima. Il motore Yamaha (il medesimo montato sulla R1) dà
l’idea
di essere più corposo per il cupo rumore di aspirazione ma i dati dicono
il contrario (10,38 kgm a 8.000 giri per Kawasaki e 9,50 kgm a 9.250 per
Yamaha rilevati all’albero dal nostro Centro Prove).
DIFFERENZE DI PRESTAZIONI Il motore Kawasaki non è derivato da quello della
supersportiva di casa ma prettamente pensato per questa nuda.
L’erogazione
è regolare, ma resta un po’ appuntito come, per intenderci,
un motore 600; la risposta al gas di Yamaha è, invece, quella
classica di un motore 1.000. I tecnici di Akashi, nella ricerca di
corposità in basso e, crediamo, per le norme antinquinamento, hanno rinunciato
ai CV assoluti e i valori rilevati all’albero sono, infatti, scesi
dai 131 del 2003 ai 124 del 2007, restando comunque lontani dai 136
a 11.500 giri dell’FZ1.
IMPOSTAZIONI SPORTIVE Quello che alle basse velocità era un difetto
si trasforma per la Yamaha in un grande pregio e il carico sull’avantreno
infonde fiducia al pilota che può osare qualcosa in più in staccata e in
ingresso curva. Stabile e rassicurante sul veloce l’FZ1 è meno
svelta nei cambi di direzione dove la Z1000 sembra avere poche rivali;
occorre però caricare e frenare la forcella perché, con la taratura
standard, quando si pinza affonda per poi estendersi troppo velocemente
una volta rilasciati i freni. Questo ovviamente pregiudica la stabilità
in ingresso curva e, nelle percorrenze veloci, se c’é qualche
avvallamento
si scompone in modo evidente. Basta però un clic all’estensione della
forcella per acquistare una solidità più che buona dell’avantreno e poter
affrontare in pista curvoni a 200 Km/h.