KAWASAKI ZX-6R 2009
Kawasaki zx-6r 2009
Peso eccessivo e un motore relativamente vuoto ai medi regimi erano i principali
difetti della vecchia 600 sportiva Kawasaki.
Gli ingegneri di Akashi hanno lavorato proprio su questi due aspetti e
la ZX-6R 2009 si presenta con numerose modifiche volte a restituirle
competitività.
Sul fronte del peso si sono risparmiati ben 7 chili lavorando su telaio,
sospensioni e carrozzeria; anche il motore è dimagrito di 3 chili con
l’utilizzo
di coperchi in magnesio e con molte parti interne ridisegnate e ridimensionate.
Lo scarico torna in posizione bassa per centralizzare le masse.
Per quel che riguarda la ciclistica il telaio ha visto ridursi l’angolo
del cannotto di sterzo da 25 a 24 gradi, alla ricerca di maggior maneggevolezza.
Variata anche la rigidità dello stesso, con la parte anteriore e posteriore
irrobustita mentre sono più flessibili i travi laterali. Se la potenza
massima non cambia, 128 i cv dichiarati, la curva di coppia è stata rinvigorita
soprattutto ai regimi più frequentemente utilizzati su strada attraverso
nuovi cornetti di aspirazione, alberi a camme dal diverso profilo e una
migliorata fluidodinamica della testata.
Novità assoluta per la forcella Showa che utilizza il sistema BPF (Big
Piston Fork) che facendo a meno della cartuccia interna permette di utilizzare
un pistone idraulico di maggior diametro e maggiore volume per i passaggi
dell’olio. I vantaggi riguardano la scorrevolezza, il miglior controllo
delle piccole escursioni ed un certo risparmio di peso. In pista la moto
rivela una guida precisa e per certi versi simile a quella della sorella
maggiore di 1000 cc. L’avantreno è sempre molto preciso e rigoroso nel
seguire i comandi impartiti dal pilota, copia bene le asperità
dell’asfalto
e trasmette grande sicurezza.
La maneggevolezza e buona e rispetto alla migliore concorrenza serve solo
un impegno fisico appena maggiore per ottenere rapidi cambi di direzione.
La situazione è molto positiva anche sul veloce, dove la stabilità è da
riferimento ed è facile gestire la traiettoria anche a piega già impostata.
Ottima la frenata, sia per la potenza del doppio disco anteriore sia,
soprattutto,
per il sostegno garantito dalla nuova forcella nella prima parte di escursione.
Il trasferimento di carico avviene in modo molto controllato e graduale,
trasmettendo al pilota la fiducia necessaria per frenare sempre più vicino
alla curva. Un importante contributo al mantenimento di un assetto composto
in staccata arriva dalla frizione antisaltellamento perfettamente tarata.
Il motore mostra effettivamente più schiena ai medi regimi e non ha perso
grinta in alto. Rilancia prontamente l’andatura e risponde in maniera
molto lineare all’apertura del gas. Si desidererebbe solo un allungo
maggiore;
attorno ai 15.000 giri indicati conviene passare al rapporto superiore
perché poco oltre questa soglia la potenza cala in modo avvertibile. Nel
complesso abbiamo trovato una ZX-6R decisamente più moderna ed al passo
con la concorrenza di quanto non fosse la precedente versione. Tre le varianti
cromatiche proposte per l’Italia: il classico verde, il nero ed il blu.
Non ancora fissato invece il prezzo che potrebbe verosimilmente aggirarsi
sui 10.600€.