Test Gilera GP 800
Nuovo GP 800
OLTRE L'ECCELLENZA Negli ultimi anni il Gruppo Piaggio è stato
certamente
un riferimento per l’innovazione tecnologica. L'ultimo arrivato della
Casa di Pontedera è uno scooter marchiato Gilera: il GP 800.
Questo
mezzo eccezionale reinventa il segmento dei maxi-scooter attingendo
dal mondo delle moto per assimilarne i pregi. Basta un curvone a pieno
gas per rendersene conto: la stabilità e il rigore direzionale,
prima ancora delle prestazioni, non appartengono al mondo
scooter.
Concettualmente va oltre al TMax della Yamaha, che al momento del suo lancio
aveva lasciato un segno. Impossibile per noi lasciarci scappare
l’occasione
di provare in anteprima mondiale la grande novità della Casa dei due anelli.
Gli elementi alla base del progetto sono il motore bicilindrico a V
di 90° da 839 cc, montato centralmente, il forcellone in alluminio
e la trasmissione finale a catena, proprio come su una qualunque
moto.
Il test completo su Motociclismo di settembre
Comfort
SI STA BENE A BORDO La seduta è
comoda, piuttosto bassa
e ampia anche per il passeggero. In tema di comfort sottolineiamo il
ridotto tasso di vibrazioni e il buon riparo
aerodinamico.
Gambe e casco sono ben isolati dal vento, mentre le spalle sono un po’
esposte, anche alzando il plexiglas regolabile elettricamente.
Il test completo su Motociclismo di settembre
Prestazioni
SPINTA COSTANTE E PRESTAZIONI DA RECORD Ruotiamo il gas e
subito
si schizza in avanti, col motore che sale veloce di
giri, fino
ad attestarsi a quota 6.750 già dai 60 km/h. Non siamo ancora in grado
di dirvi “quanto fa”, ma nel corso del nostro test abbiamo
visto il
tachimetro sfiorare i 200 km/h. Va forte come una moto ed è
quello
che ci si aspetta da uno scooter con 75 CV. La spinta è costante
e consistente tanto a 50 km/h quanto a 140, dove la progressione
continua a salire senza il minimo segno di voler rallentare. Prontissimo
alle aperture di gas, ha un discreto freno motore, leggermente superiore
rispetto a quello di un classico scooter. Ottima la trasmissione.
Lo spunto da fermo è molto brillante e anche dosando il gas per
effettuare manovre a bassissima velocità, la spinta è sempre gestibile.
ALLA FRUSTA Ci siamo lanciati in un curvone a oltre 160 km/h (sulla
pista ovale interna allo stabilimento Piaggio), con la pedana a un soffio
da terra e una bella sconnessione a metà: bene, anzi molto bene,
l’ottima
forcella da 41 mm ha copiato a dovere il fondo e anche il posteriore,
che è l’elemento critico per la stabilità degli scooter, ha assorbito
la malformazione senza fare un plissé.
OTTIMO IMPIANTO FRENANTE Fornito dalla Brembo, con doppio
disco anteriore da ben 300 mm. Manca la frenata combinata e anche
l’ABS
(che con tutta probabilità sarà disponibile dalla fine del prossimo anno),
ma per potenza e modulabilità l’impianto è ai vertici assoluti.
Il test completo su Motociclismo di settembre