Svizzera - Lago di Ginevra
Territorio eterogeneo
CONCENTRAZIONE ETEROGENEA La
Svizzera sa di mucca, cioccolato, banche e casinò. Senza contare che di
solito ci si va o per il verde dei suoi alpeggi o per le sue bianchissime
piste da sci. Pochi sanno di tutti i suoi toni pastello che dal giallo
portano verso l’arancione e il rosso, anche quello carico dei suoi
vini… E il bello è che basta una manciata di ore per trovarsi sulle strade
di montagna più belle d’Europa, e avere a disposizione, nel raggio di
pochi chilometri, amenità che solo grandi distanze solitamente riescono
a snocciolare: montagna, lago, collina, città e, per questa volta, anche
i piccoli borghi sparsi sulle colline del versante elvetico del Lago di
Ginevra, o Lemano. È anche meta ideale per un week-end e senza l’incubo,
almeno per chi viene dal nord Italia, di code e traffico al rientro:
l’unica
coda che dovrete fare sarà quella al bancomat per rimpinguare la cassa.
Ma questa è un’altra storia…
Martigny: vini e castelli
A MARTIGNY: VINI, CASTELLI E MOTOSCALATE Calando nella Confederazione
elvetica dai verdi pascoli del Sempione, se avete tempo a disposizione,
potete saggiare i primi colli pieni di vigneti a partire da Briga, divertendovi
a imboccare le tante stradine che costeggiano il Rodano e che vi faranno
entrare nella placida atmosfera del nostro itinerario. Altrimenti conviene
farsi trovare già armati di bollino verde acquistato in dogana per catapultarsi
in autostrada (si fa per dire, lavori in corso e limiti valgono anche qui)
almeno fino a Martigny, crocevia obbligato per chi viene dal Monte Bianco,
dal Sempione o dal Gran San Bernardo e perfino dal Gottardo, attraverso
il passo del Furka. Nella cittadina vallese, fondata dai Galli in epoca
preromana e famosa per la Fondazione Gianadda, una mecca per gli appassionati
d’arte moderna, incontriamo la bella torre di Batiaz: quel che rimane
di un castello medioevale che domina Martigny da uno sperone di roccia.
Anche i castelli, quasi tutti di origine Savoiarde, oltre al nettare di
Bacco, saranno un leit motiv di questo viaggio. Gli appassionati di motoscalate,
invece, potranno fare una lunga deviazione sulla famosa strada del Col
de la Forclaz, una diramazione in direzione sud-ovest della strada che
sale fino a 1.500 metri con un mix di tornanti e viste magnifiche sulla
città, oltre che sui ghiacciai, prima di portarvi fuori strada, verso la
Francia.
Lago di Ginevra est
LAGO DI GINEVRA SPONDA ORIENTALE Torniamo però ai più miti vigneti,
andando incontro ai colori sempre più dolci del lago di Ginevra, qui ancora
fuori dalla nostra vista ma facile da scorgere allungando verso Villeneuve.
L’estremità orientale dello specchio d’acqua, nel suo punto più
tranquillo,
con le sue sponde verdi e basse, è incantevole. Lasciamo la regione
dell’alta
Savoia e la sua costa più buia e fredde, tipicamente alpina, e muoviamo
in direzione di Losanna, lungo il litorale del lago più esposto al sole,
dove si mitiga il clima e il paesaggio. Ovviamente non ci siamo dimenticati
del famosissimo Castello di Chillon: semplicemente lo scopriremo
l’indomani
arrivandoci con il battello dal lago, ammirandone così meglio la sua unicità,
che è quella di essere costruito su un isolotto roccioso, in mezzo
all’acqua,
a pochi metri dalla riva. Lasciamo scorrere quindi il maniero, alla nostra
sinistra, proprio nel punto in cui le acque si fanno più scure, per via
delle boscose pendici che lo sovrastano da settentrione. Se riuscite a
non farvi distrarre dai bianchi piloni di cemento dell’autostrada, vi
ritroverete in pochi minuti nel clima da belle-époque della splendida Montreaux,
la “regina della Riviera Svizzera”. Una passeggiata a casco aperto
nelle
sue vie è rilassante, il giusto aperitivo per quello che ci attende: superate
le ultime rotonde della città, infatti, ci vengono incontro le colline
verdi (o rosse a seconda della stagione) del Canton.
Turismo enogastronomico
LE VIE DEL GUSTO La prima vera sosta la facciamo a Vevey, con il meglio
dei vigneti terrazzati. Qui potrete dedicarvi alla ricerca di una buona
brasserie, dove fare la prima conoscenza con la “formaggeria”
svizzera,
magari a colpi di “raclette” vallesana, il piatto di formaggio fuso
sulla
griglia, di solito accompagnato da verdure e patate bollite. Per il dopopranzo,
ci aspetta un lungolago verde e rigoglioso, pieno di prati, muretti e panchine
su cui passare qualche ora a leggere. Da non perdere la foto ricordo alla
piccola statua del grande Charlie Chaplin, che proprio qui, a Corsier,
nella parte alta di Vevey, ha trascorso la sua vita dal ‘52 al ’77.
Proseguiamo
in direzione di Losanna; questa volta, però, a passo d’uomo e con il naso
che va su e giù tra il lago e le vigne, attraversando l’incantevole
regione
del Lavaux, meta di questo viaggio. Con la moto non vi sarà difficile farvi
cullare dalle numerose strade panoramiche che serpeggiano dolcemente tra
i filari della zona, passando da un borgo all’altro, come Cully, capoluogo
del distretto. Con i suoi oltre 800 ettari ininterrotti di vigneti, distribuiti
sul territorio di 14 comuni, la regione non è solo la più ampia zona vinicola
della Svizzera ma, dal giugno scorso, anche “patrimonio mondiale”
riconosciuto
dall’UNESCO. Qui strade asfaltate e sentieri ben segnalati si snodano
su morbidi e romantici saliscendi, attraverso declivi baciati dal sole,
fra cantine tipiche, locande e qualche agriturismo in cui passare la notte.
Se a questo aggiungete l’assenza quasi totale di traffico, tolto il
tranquillo
flusso di auto sulla strada costiera, eccovi chiaro il motivo per cui spesso
la Svizzera viene descritta come un piccolo paradiso, non solo fiscale.
Losanna-Chillon in battello
LOSANNA CHILLON IN BATTELLO Nel porto di Losanna ci imbarchiamo su
un battello a vapore della Compagnie Générale de Navigation sur le lac
Léman (www.cgn.ch)
di nome “Vevey”, costruito nel 1910 e mosso da un motore a vapore a
due
cilindri da 1400 CV, con due gigantesche ruote, per raggiungere con calma
il castello di Chillon per la consueta visita alle mura e ai cortili resi
famosi dai soggiorni di Byron e di Victor Hugo. Gita che, liberandoci dai
doveri della vita astemia di ogni bravo motociclista, ci permetterà di
trascorrere qualche ora all’insegna dei panorami mozzafiato e della
migliore
gastronomia svizzera. Il tutto delicatamente innaffiato con il vino locale,
declinabile in 8 denominazioni d’origine controllata e “cru”,
suddivise
a seconda della zona e dell’orientamento di ciascuna vigna: Chasselas,
Pinot Nero, Dezaley, Gamay, Calamin, Epesses, Villette, St Saphorin, e
così via, saranno i nomi che, a memoria, riportiamo nel cuore, ma anche
nel palato, fino a casa. Per chi ha spazio nelle borse, possibilmente rigide,
sarà facile infilarci un paio di bottiglie di questo prezioso nettare,
che nelle piccole cantine viene venduto a prezzi che oscillano dai 15 ai
50 euro a bottiglia, a meno che non si desideri qualcosa di molto speciale
e, a quel punto, senza limite di prezzo.
Bloc Notes
DOVE DORMIRE
Alternativa agli hotel cittadini, tutti molto costosi (dai 200 franchi
in su a persona), sono le locande e gli agriturismi a conduzione familiare,
dove è facile ottenere ospitalità anche per una sola notte. È consigliata
comunque la prenotazione.
Epesses
Alberge de la Crochettaz, Route de la Corniche, tel. 021 7993434.
Cully
Hotel au Major Davel, Place D’Armes 8, tel. 021 7999494
DOVE MANGIARE
Da bravi motociclisti ne abbiamo frequentati pochi, preferendo abbondanti
colazioni e occasionali degustazioni nelle vinerie e brasserie sparse in
ogni angolo della regione. Ma per chi non bada a spese ecco qualche indirizzo
(il portafoglio è vostro, noi vi abbiamo avvertito):
Puidoux
Restaurant du Lac de Bret 1 , tel. 021 9461126.
Villette
Restaurant La Villette, Rte de Lausanne 199, tel. 021 7992183.
Cully
Restaurant La Cambuse, Port de Moratel 8, tel. 021 799 2279.
Chez Brigitte, Rue du Temple 9, tel. 021 7991244.
DA NON PERDERE
Informazioni turistiche sulla regione
Lake Geneva Region Tourist Office, Avenue d’Ouchy 60, Lausanne 6,
tel. + 41 (0)21 613 26 26, www.lake-geneva-region.ch
Switzerland Tourism, Tödistrasse 7, Zurich, tel. +41 (0)44 288 13 24,
www.MySwitzerland.com
Valais Tourism, Rue Pré-Fleuri 6, Sion, tel. +41 (0)27 327 35 68, www.wallis.ch
Numeri e altre informazioni utili
Prefisso da aggiungere a tutti i numeri telefonici svizzeri chiamati
dall’Italia:
0041 Meteo: 162 Valuta: Franco Svizzero, pari a 0,61 euro Tassa autostradale
(Bollino verde valido un anno): 40 franchi svizzeri Orari negozi: dalle
8,30 alle 18,30 orario continuato. Il sabato chiudono alle 16,00. Lingua
parlata: francese e tedesco.
GUIDA AI VINI LOCALI
L’elenco che vi proponiamo non è un invito alla guida in stato di
ebbrezza:
quando la moto è a riposo, infatti, mettere il naso in uno di questi luoghi
è utile per capire l’economia e la cultura della regione.
Cully
Cave de la Cour, Frederic Blondel, Rue du Temple 10, tel. 021 799 3494.
Puidoux
Arc en Vins SA, ZA Le Verney D, tel. 0219463344.
Epesses
Le Caveau des Vignerons, Rue du Vieux-Bourg, tel. 079 3784249.
Chexbres
Chappuis Daniel, Route du Chenevrex 39, tel. 021 9463952.
Rivaz
Chappuis Vincent et Fils, En Bons Voisins, tel. 021 9461757.
Le Treytorrens En Dezaley
Chevalley Jean-Francois Domaine de la Chenalettaz, tel. 021 7991300.
St Saphorin
Domain des Faverges, Les Faverges, tel. 021 9462974.
LINK
www.cgn.ch
www.goms.ch
www.sainte-croix.ch
www.sierre-anniviers.ch
www.swisswine.com
www.unesco.org
www.wallis.ch