Comparativa Enduro 250 2T
Come sono
Da sempre considerate l’arma totale
per l’enduro, ma insidiate dalle 450/500 a 4t nella lotta per la vittoria
assoluta, le 250 a 2t hanno ancora moltissime frecce al proprio arco. Provare
per credere.
La monocilindrica a due tempi da 250 cc
è stata per anni la regina dell’Enduro e del Cross.
Potenza oltre
i 40 CV, peso di poco sopra i 100 kg, erogazione brutale, con
entrate
in coppia gestibili solo dai veri manici ed esaltanti per questo. Adesso
non è più così: la riscossa del quattro tempi, iniziata con
Merriman
e l’Husqvarna 400 pochi anni fa, è diventata una vittoria quasi
schiacciante ed oggi tra 450/500 a 4 tempi e 250 2 tempi la
sfida
non è sancita solo in pista - con l’esaltante sfida 2003 tra Merriman
e Salminem chiusa per un soffio a favore del 4 tempi del Finlandese - ma
anche tra noi amatori.
Le moderne 450 sono più potenti
e gestibili nell’intero arco di erogazione, al prezzo di un peso
superiore
e di spese ingenti di manutenzione. Sul fronte opposto, una buona
250 2t, leggera, agile, con un motore dotato di un buon tiro resta
senza ombra di dubbio una moto adatta per fare l’enduro anche per
chi lo pratica a livello dilettantistico, per svago. Perciò abbiamo
messo a confronto le quattro europee, con i marchi Husqvarna
e KTM, vere icone della specialità, con le più “giovani”
TM
e Gas Gas, ormai conosciute e con il loro seguito di estimatori.
Delle quattro moto il progetto più nuovo
è quello di KTM che si presenta sul mercato con una moto completamente
diversa. Sono stati rivisti motore, ciclistica ed estetica. Infatti
se Husqvarna ha le linee un po’ datate, le novità estetiche della
TM, con le nuove grafiche, i nuovi convogliatori e il parafango posteriore
dalla linea molto tesa non riescono però a convincere pienamente.
Le novità introdotte da Gas Gas nelle grafiche, nel serbatoio-sella e nel
parafango posteriore, pur non stravolgendola la rendono più piacevole
della versione precedente.
Al classico telaio monotrave sdoppiato
di KTM e Husqvarna, con l’utilizzo di un tubi a sezione quadrata
per il trave centrale della prima e tutto in tubi a sezione circolare
per la seconda, la Gas Gas contrappone un telaio perimetrale in
tubi rettangolari e tondi, mentre la TM, per il suo perimetrale, utilizza
tubi di sezione ovale. Per tutti, telaietto reggisella e forcellone in
lega di alluminio, con quest’ultimo privo di leveraggio per la
KTM ormai “votata” al PDS. Sospensioni di livello per tutte: sulla
Husqvarna
ci sono una forcella Marzocchi Shiver da 45 mm di diametro degli steli
e un ammortizzatore Sachs al posteriore. Stessa scelta per Gas Gas
all’anteriore,
addirittura nella versione con trattamento superficiale per migliorare
la scorrevolezza, mentre per il mono si affida ad un Ohlins a tripla
regolazione.
La TM da noi provata montava una forcella
Ohlins da 46 mm che è però è prevista come optional; volendo, si
possono avere anche con diametri da 48 mm, mentre di serie c’è la Paioli,
mentre Ohlins di serie è il monoammortizzatore a doppia regolazione.
Per KTM la nuova WP da 48 mm all’anteriore sembra essere veramente più
efficace, parte bene, mentre il mono WP PDS richiede sempre un certo periodo
di rodaggio, dopo può risultare meno ostico che in passato. Per
KTM e TM troviamo un manubrio senza traversino, al contrario delle altre
due. Gli impianti freno sono della Brembo per Husqvarna e KTM, con
quest’ultima
che utilizza la nuova pinza posteriore più piccola e la pompa freno con
serbatoio integrato, tutto Nissin per la Gas Gas, mentre la TM al tutto
Nissin posteriore contrappone una pompa Nissin con pinza Brembo anteriore.
Le motorizzazioni godono tutte delle stesse
misure vitali: 66,4 mm di alesaggio per 72 di corsa, diventate un target
della cilindrata; Husqvarna a parte, utilizzano tutte il pacco lamellare
V-Force. Sicuramente votata alla ricerca di un sotto pastoso la
scelta del Keihin PWK da 36mm per la KTM, contro i 38mm tipici della categoria
e riscontrabili anche sulle altre tre: Keihin PWK per TM e Gas Gas, Mikuni
TMX per Husqvarna. Buona la possibilità di KTM di intervenire sulla
regolazione della valvola di scarico, in modo di poterla adattare
alle proprie esigenze o alle condizioni del terreno. Divisioni eque sulla
rapportatura del cambio con sei rapporti per Gas Gas e TM e cinque per
KTM e Husqvarna, con quest’ultima che utilizza anche il comando della
frizione meccanico in luogo dell’idraulica come le altre.
Come vanno
GAS GAS
Il vaso di espansione, i paramani di serie, il filtrino per la benzina, il serbatoio trasparente con indicati i litri, il pedale del freno con la testina snodata, lo sportellino con aggancio rapido per accedere al filtro aria, utile anche solo per l’ispezione: sono tutti particolari che ne fanno una vera moto da enduro, così come le protezioni sotto al motore che però, essendo parte integrante del telaio, un volta ammaccate restano lì, a vista. Le finiture generali lasciano però un po’ a desiderare come la qualità delle plastiche o l’utilizzo di viti con impronte diverse. È anche la più pesante del lotto, con i suoi 109 chili: è giunta l’ora di mettersi a dieta!
HUSQVARNA
Un restyling lo richiede, ormai a vederla è sempre lei… Merita di più perché nel complesso è anche realizzata bene, il telaio ha tutti i vari rinforzi ottenuti da stampati e non semplici lamierini o pezzi di tubo saldati. Al filtro ci arrivi con rapidità grazie alla sella a sgancio rapido, ha il disco freno posteriore flottante che risente meno degli eventuali maltrattamenti nelle lunghe discese dove magari se ne fa un uso smisurato. È esagerata la riserva di 4,5 litri sui 9,5 totali. L’avviamento richiede un pò di assuefazione in quanto la leva, in conseguenza all’uscita sul lato destro della catena, per essere mantenuta sullo stesso lato assume una conformazione particolare. I 108,40 kg accusati alla bilancia sono comunque troppi.
KTM
È il progetto più moderno, lo dimostrano anche i suoi 103 Kg… che devono essere di monito per le altre. Buona la possibilità delle quattro posizioni manubrio, come buona è la realizzazione generale e la componentistica ultimo grido. Filtro con ispezione rapida, bel cruscotto, manopole in tinta che denotano la cura anche nei particolari. Non ci piacciono le vitine che fissano il convogliatore direttamente nella plastica del serbatoio, fate attenzione a non “spanare” il serbatoio… Anche se c’è la possibilità di recuperare qualche cosina con i registri, il raggio di sterzo non è entusiasmante.
TM
Di particolarità ce ne sono da vendere: mozzi dal pieno, corona realizzata in casa e mozzo anteriore con relativo marchio in evidenza. Leva del freno anche lei dal pieno, radiatori con tubi trasversali di irrigidimento. Cerchi Excel anodizzati in blu, ma viti con impronta ad esagono incassato, alcune con testa esagonale e addirittura lo sfiato dell’aria delle Ohlins con impronta Torx. Per una enduro, il raggio di sterzo è limitato e fate attenzione perché la riserva è di soli 0,3 litri, come dire che si rimane a piedi qualche secondo dopo averla inserita... Forse, se per il motore si adottassero le fusioni in conchiglia come sulle 4T si potrebbero contenere i 108,20 kg registrati sulla bilancia.
Come vanno
Gas Gas: la più accessoriata e confortevole tira bene ai bassi, ma soffre un’incertezza ai medi e un allungo piuttosto lento. È poco sensibile sull’anteriore e faticosa nei cambi di traiettoria, ma è stabile e la si guida con facilità, specialmente in piedi sulle pedane. Le sospensioni assorbono bene e non evidenziano cali di rendimento. Il cambio è preciso e morbido negli innesti, ma abbastanza lontano dal riferimento KTM. La frizione è morbida, modulabile e stacca bene e anche l’impianto frenante, sotto pressione, si è dimostrato efficace.
La Husky si è rivelata molto “aperta”, si capisce subito che ha una ciclistica più da linea che da paletto. Di sostanza ne ha fin troppa, gira bene sotto, ma è troppo violenta nel passaggio dai bassi ai medi: devi usare la frizione per addolcirla. Leggera e sensibile sull’avantreno, stenta ad inserirsi, poi gestirla è un gioco. Davanti è un binario e il comportamento del posteriore è intuibile e progressivo, ma le tarature sono disomogenee perché la forcella è morbida nella prima parte ma riluttante a subire i trasferimenti di carico, mentre l’ammortizzatore è leggermente più morbido in compressione e meno progressivo nel finale. Il carico sulla leva della frizione è minimo, ma ha troppa corsa: devi staccare almeno due dita dalla manopola per impugnare la leva. I freni non potentissimi, ma efficaci.
La KTM parte senza fatica al primo colpo e non urla come le altre. Violenti la manopola del gas e non succede nulla: va via progressivamente, come un quattro tempi, più facile e meno stancante. È incollata a terra, segnale evidente di un setting delle sospensioni finalmente più enduristico rispetto ai precedenti modelli. In sella ti muovi bene: sia seduto sia in piedi. Leggera, agile sullo stretto, sul veloce non perdona.
TM è accattivante, dal punto di vista estetico e con una posizione di guida aggressiva, ha il baricentro alto e non è maneggevolissima perché senti il peso tra le gambe e devi guidarla di polso o di forza. In piedi, sembra di essere al primo piano, le pedane sono troppo alte. Fortissima in quanto a potenza e allungo, più adatta al kartodromo che alle mulattiere, paga uno scarso tiro ai bassi, un’inesistente sotto coppia, ma si riscatta con una violenta frustata dai medi agli alti. Il suo punto forte sono i freni: potentissimi ed efficaci, ma un po’ troppo esuberanti per questa disciplina.
Dati tecnici
Abbastanza allineati i prezzi, con la TM che sarebbe la più economica con
i suoi 6.673 euro che però, con le Ohlins da 46 mm come quella
della
prova, passa a 7.060 euro (e 7.110 con le 48mm). Tocca alla Husqvarna il
miglior prezzo con 6.847 euro contro i 6.970
di KTM, mentre
la Gas Gas costa 7.100 euro.
Gas Gas
EC 250
|
Husqvarna
WR 250
|
KTM EXC 250
|
TM EN 250
| |
Motore | ||||
Alesaggio x corsa mm |
66,4 x 72
|
66,4 x 72
|
66,4 x 72
|
66,4 x 72
|
Cilindrata totale cc |
249
|
249
|
249
|
249
|
Rapporto di compressione |
n.d.
|
8,4:1 (a luci chiuse)
|
n.d.
|
15,5:1
|
Aspirazione |
lamelle V-Force
|
lamellare
|
lamelle V-Force
|
lamelle V-Force
|
Carburatore |
Keihin PWK 38
|
Mikuni TMX 38
|
Keihin PWK 36
|
Keihin PWK 38
|
Accensione |
elettronica digitale
|
elettronica digitale
|
elettronica digitale
|
elettronica digitale
|
Potenza max cv-giri |
n.d.
|
n.d.
|
n.d.
|
n.d.
|
Coppia max kgm-giri |
n.d.
|
n.d.
|
n.d.
|
n.d.
|
Frizione |
multidisco a bagno d’olio
|
multidisco a bagno d’olio
|
multidisco a bagno d’olio
|
multidisco a bagno d’olio
|
Cambio |
a 6 marce
|
a 5 marce
|
a 5 marce
|
a 6 marce
|
Ciclistica | ||||
Telaio |
perimetrale in acciaio
|
monotrave in acciaio
|
monotrave sdopp. in acciaio
|
perimetrale in acciaio
|
Forcella |
Marzocchi Shiver 45 mm
|
Marzocchi Shiver 45 mm
|
WP 48 mm
|
Ohlins 46 mm
|
Escursione mm |
295
|
300
|
300
|
n.d.
|
Sospensione posteriore |
ammortizzatore Ohlins
|
ammortizzatore Sachs
|
ammortizzatore WP
|
ammortizzatore Ohlins
|
Escursione ruota mm |
320
|
320
|
335
|
n.d.
|
Freno ant - post mm |
disco 260 - 220
|
disco 260 - 220
|
disco 260 - 220
|
disco 270 - 240
|
Prezzo in euro c.i.m. |
7.100
|
6.847
|
6.970
|
7.060 |