10 February 2004

Elmeca-Gilera 125

Elmeca-gilera 125


Nata dall’accordo fra la Gilera e l’azienda elettromeccanica ELMECA, questa moto raccoglie il testimone dei mezzi ufficiali della Casa di Arcore che avevano ben impressionato nella prima metà degli anni Settanta. L’ELMECA (ELettro MEccanica CAfasse) produceva pompe per le stazioni di rifornimento carburante. La prima versione ha le plastiche arancioni ed il telaio nero, una scelta cromatica poco gradita dagli appassionati.

Lo striminzito forcellone posteriore, di sezione insufficiente, in alcune occasioni ha dato segni di cedimento. Gli ammortizzatori posteriori inizialmente sono Girling, poi si passa ai Marzocchi a gas ed ai Corte & Cosso.
L’imbiellaggio dell’ELMECA è ovviamente identico a quello delle Gilera ufficiali rimaste in campo fino al 1974, progettato da Luigi Piazza. Sul lato sinistro dell’albero è fissato il disco rotante che lascia aperta l’aspirazione per 205°(travaso a 140° e scarico a 194°). Il telaio al cromo molibeno è rinforzato nella zona del cannotto di sterzo. Con il forcellone pesa complessivamente 10,9 kg.

Dopo appena due anni di impegno ufficiale nella Regolarità con le nuove monocilindriche a due tempi la Gilera nel novembre del 1974 decide di ritirarsi dall’attività agonistica. Il testimone viene raccolto alla fine del 1975 dall’ELMECA, un’azienda elettromeccanica di Cafasse in provincia di Torino il cui titolare, Piero Chiantelassa, è appassionato di fuoristrada.
Secondo l’accordo, all’ELMECA vengono forniti telai e motori Gilera ufficiali con cui vengono assemblate le moto da competizione recuperando sul mercato freni, sospensioni e tutti gli altri accessori necessari.
Chiantelassa si occupa anche della commercializzazione delle moto.

La produzione delle Gilera-ELMECA dura tre anni e si interrompe con la decisione della Casa di Arcore di rientrare ufficialmente nelle competizioni (nel Motocross però) a partire dal 1978, ma già dopo la prima stagione le moto soffrono moltissimo la concorrenza a causa del loro mancato sviluppo.
Fra tutte le ELMECA, quella di maggior successo è senza ombra di dubbio la 125, prodotta e venduta nel maggior numero di esemplari. Solo nel 1976 circa 600 sia da Regolarità che da Cross.
Il motore dell’ELMECA 125 progettato da Luigi Piazza è un monocilindrico a due tempi raffreddato ad aria con testa e cilindro in lega leggera e canna riportata in ghisa. L’alimentazione è a distributore a disco rotante con tre travasi e luce di scarico dotata di traversino di rinforzo. Il carburatore è un Dell’Orto PHB 32 AS, la frizione multidisco in bagno d’olio e il cambio a 6 rapporti.
È accreditato di una potenza max di 23,5 CV a 9.750 giri. Per distinguersi dalle Gilera ufficiali, le ELMECA del 1975 hanno serbatoio e parti in plastica verniciati in arancione ed il telaio di nero. Una soluzione cromatica sgradita dagli appassionati che accoglieranno invece con soddisfazione la versione dell’anno successivo, i cui colori ricordano quelli delle Gilera ufficiali.
Nonostante l’impegno e la passione degli uomini dell’ELMECA, la fabbrica di Cafasse non ha i mezzi adeguati per affrontare le corse ad alto livello come fanno le Case concorrenti e senza le vittorie nelle competizioni l’immagine rimane penalizzata. Nel 1977 viene presentata l’ultima versione della 125 con un telaio rivisto nella parte posteriore per poter montare gli ammortizzatori Corte & Cosso ed il motore leggermente potenziato per poter reggere il confronto con l’agguerrita concorrenza.

Caratteristiche tecniche
Riferite alla versione del 1976

Motore: monocilindrico due tempi raffreddato ad aria. Alesaggio per corsa 54x53,6 mm.
Cilindrata totale 122,7 cc.
Rapporto di compressione 13:1.
Potenza max 23,5 CV a 9.750 giri.
Ammissione a disco rotante.
Alimentazione: carburatore Dell’Orto PHB 32 AS. Miscela al 4%.
Accensione: elettronica Motoplat 6V-35W.
Frizione: multidisco in bagno d’olio.
Cambio: a 6 rapporti.
Telaio: doppia culla continua in tubi d’acciaio al cromo molibdeno.
Sospensioni: forcella telescopica Ceriani da 35 mm; posteriore forcellone oscillante con due ammortizzatori idraulici Girling, Marzocchi a gas o Corte & Cosso.
Freni: anteriore a tamburo 123 mm; posteriore a tamburo 150 mm.
Ruote: a raggi con cerchi in alluminio Akront. Anteriore 21”; posteriore 18”.
Pneumatici: anteriore 3.00- 21; posteriore 3.75-18.
Dimensioni (in mm) e peso:
peso a secco 98 kg.
Prestazioni: velocità massima 116 km/h.
Consumo 5 litri ogni 100 km.
Prezzo: 1.476.300 lire.
Note: Provata da Motociclismo fascicolo 9/1976.
Dati rilevati:
potenza max 23 CV a 9.750giri.
Velocità max 113,712 km/h con pignone da 14 denti e 116,129 km/h con pignone da 15 denti.
Accelerazione 0-400 metri 17,315 secondi.
Peso 104 kg.

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