Yamaha YZF-R1 model year 2006
Com'è
La Supersportiva di Iwata è un concentrato di tecnologia anche se non sembra
cambiare molto. Invece – prima e unica moto di serie ad adottarlo
–
sfoggia il sistema elettronico di aspirazione variabile (YCC-I). Ha
anche il comando elettronico del gas (YCC-S). Tante modifiche
anche
alla ciclistica. Ma soprattutto sono state abbandonate le 5 valvole
per cilindro in favore delle 4.
Difetti? Maneggevolezza solo discreta e troppe vibrazioni alle pedane.
Prezzo da definire
Non sembra rivoluzionaria la nuova Yamaha YZF-R1. La carena, pur se
rivista nel disegno – e con nuove feritoie - ricorda quella della più
piccola R6. Il frontale, come la vista da dietro, sono simili alla precedente
R1.
Invece questa millona supersportiva è tutta nuova e ricorre a soluzioni
tecnologiche raffinate.
C'è l’acceleratore elettronico e i cornetti d'aspirazione a lunghezza
variabile a comando elettronico. E ancora: frizione antisaltellamento,
nuovo forcellone, telaio rivisto in più punti e freni radiali con pinze
a 6 pistoncini.
Addio 20 valvole…
Tra le tante raffinatezze i tecnici di Iwata hanno però dato l’addio alle 20 valvole: una vera rivoluzione anche questa, se si pensa che le 5 valvole per cilindro era uno dei fiori all’occhiello della produzione sportiva Yamaha. D’altra parte, durante lo sviluppo, è stato verificato che le 4 grosse valvole in titanio davano gli stessi vantaggi delle 5.
... Benvenuta nuova aspirazione
È il motore motociclistico più moderno oggi in produzione. Molte funzioni sono gestite da centraline elettroniche, come, peraltro, sulla R6. In più c’è anche l'aspirazione a lunghezza variabile (clicca sul disegno per conoscere i dettagli).
La frizione sfrutta ora il sistema antisaltellamento, lo stesso adottato sulla versione SP del 2006.
Come va
Con 180 CV dichiarati (189 CV con l’air-box in pressione) e la curva di
coppia rinvigorita dall’aspirazione variabile, la nuova R1 punta
decisamente
in alto.
Pronta all’avviamento, ha una tonalità di scarico e un rumore di
aspirazione
molto civile, fin troppo per una moto così.
L’unico difetto riscontrato è il fastidioso tasso di vibrazioni
alle
pedane a partire da 8.000 giri/min (che, tuttavia, non peggiorano al
crescere del regime), avvertibili, ma meno, anche ai manubri.
L’erogazione è lineare e si esce forte dalle curve già a partire
da 7.000 giri. Per un mille non è un regime tanto basso, ma da lì in avanti
c’è di che divertirsi, con una progressione continua e
costante
fino ai 14.200 giri del limitatore.
I freni stupiscono per potenza e l’ottima modulabilità in ogni
frangente.
Perfetto il sistema antisaltellamento che dà una grossa mano nelle
staccate al limite, senza alcuna reazione alla leva.
Cambio e frizione sono esenti da critiche: rapido negli innesti e preciso
il primo, ben gestibile in partenza la seconda.
La ciclistica punta più alla stabilità che alla maneggevolezza
(l’avancorsa
cresce da 97 a 102 mm).
In sintesi
LA SCHEDA
Motore: 4 cilindri 4T frontemarcia raffreddato ad acqua. Distribuzione
a 4 valvole per cilindro. Alesaggio per corsa 77,0 x 53,6 mm, cilindrata
998 cc, rapporto di compressione 12,7:1, potenza max 180 CV a 12.500 giri
(189 CV con l’air-box in pressione), coppia max 11,5 kgm a 10.000 giri
(12,1 kgm con air-box in pressione). Lubrificazione a carter umido, capacità
olio 3,83 litri. Alimentazione: serbatoio benzina da 18 litri, di cui 3,4
di riserva. Iniezione elettronica.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi elicoidali. Secondaria a catena,
rapporto pignone/corona 2,647 (45/17). Frizione: dischi multipli a bagno
d’olio con dispositivo antisaltellamento. Cambio: a 6 marce.
Telaio: Deltabox in alluminio. Inclinazione dello sterzo di 24°,
avancorsa
102 mm, interasse 1.415 mm. Forcellone in alluminio con bracci asimmetrici,
ammortizzatore regolabile con alte e basse velocità in compressione. Forcella
rovesciata regolabile da 43 mm. Escursione ruota anteriore 120 mm, posteriore
130 mm. Freni: anteriore a doppio disco da 310 mm con pinze a 6 pistoncini
e 4 pastiglie, singolo posteriore da 220 mm con pinza a monopistoncino.
Ruote: da 17”, pneumatico anteriore 120/70ZR17 (58W), posteriore
190/50ZR17
(73W).
Dimensioni (in mm) e peso (in kg): lunghezza 2.060, larghezza 720,
altezza 1.110, altezza minima da terra 135, altezza sella 835, peso a secco
173.
Prezzo da definire.