Per realizzare la Otokomae, Gonzales è partito dalla parte anteriore della moto, dove ha sostituito alcuni componenti di serie con altri appartenenti ad altri modelli Yamaha; tra di questi troviamo il manubrio e i riser della
MT-09, la forcella, i freni a disco, la pompa dei freni e frizione della YZF-R6 e, per finire, il faro anteriore con supporto della storica
MT-01 munito di una copertura fumé. Il serbatoio rimane quello di serie, ma è stato ben nascosto mediante un guscio costruito ad hoc per l’occasione, una protezione utile anche a dare un aspetto più muscoloso alla moto. Il radiatore, dipinto di nero, si fonde benissimo con il blocco motore, mentre, per liberare spazio nell’area centrale, la scatola filtro originale è stata rimpiazzata con un filtro racing. I cerchi a raggi sono Borrani e sono equipaggiati con gomme Michelin Anakee 3; questa accoppiata
conserva la linea e lo spirito classico della XSR 700, ma richiama al tempo stesso uno stile scrambler. Nuovo anche lo scarico, corto a tromboncino, realizzato da SC Project.
Il telaietto posteriore della XSR 700 è stato eliminato (vi ricordiamo che seguendo la filosofia Yard Built non è possibile tagliare il telaio), per lasciare il posto ad una nuova struttura più corta che funge anche da supporto per la luce posteriore e le frecce. All’anteriore invece gli indicatori di direzione sono alloggiati direttamente sugli steli della forcella. La posizione di guida è stata rialzata di 15 mm, grazie agli ammortizzatori Project Gears Racing, ed è stata aggiunta una nuova sella biposto in cuoio, ma la porzione riservata al passeggero è davvero minuscola. In rispetto della tradizione Yamaha, per la livrea di questa special sono stati utilizzati i classici colori blu e giallo appartenenti alla divisione racing della Casa, ma sono stati applicati alla moto però con un tocco moderno e giocoso.